IntraText Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText | Cerca |
Alfabetica [« »] entricisi 1 entrò 2 eppure 2 era 51 erano 17 erba 2 erbe 4 | Frequenza [« »] 53 m' 53 tutto 53 uno 51 era 50 ancora 50 nella 50 parte | Giovanni Boccaccio Il Corbaccio Concordanze era |
Parte
1 I| più da presso discernessi, era di statura grande e di pelle 2 I| aspetto; e il suo vestimento era lunghissimo e largo e di 3 I| fosse il luogo là dov'io era, che quello che qua tingono 4 I| alcuna cosa, tanto mi s'era avvicinato che io, ottimamente 5 II| col volere del quale egli era quivi venuto.~ ~Allora mi 6 II| avventura mai simile, quando io era tra voi, nol mi vedesti, 7 II| leggi ne mostrano, quella ch'era stata tua donna non fu più 8 II| in magnificenzia mai non era alcuna sua pari stata; e, 9 II| come nella prima cosa m'era stata favorevole, così mi 10 II| prodezza né gentilezza c'era (alla cortesia, quantunque 11 II| intelletto m'avvidi ch'io era; e certo questo non è da 12 IV| quella una e sola femina ch'era al mondo, la cui gola e 13 IV| da quella che prima a me era venuta, e di cui io molto 14 IV| indomito animale; ma perduta era ogni fatica, già tanto s' 15 IV| ogni fatica, già tanto s'era il male radicato, che più 16 IV| intorno a ciò facea, non era altro che aggiugnere legne 17 IV| s'io ti dicessi come ell'era solenne investigatrice e 18 IV| mutare, seguitò:~ ~– Né era la mia cara donna, anzi 19 IV| e, senza che la casa mia era piena di fornelli e di lambecchi 20 IV| quello che nello stomaco era di cibo preso, ma appena 21 IV| unta ne venìa che non v'era ita. Erano sommo suo disiderio 22 IV| certi peluzzi levandone; né era mai che due o tre con lei 23 IV| donde dopo molte lagrime era stato cacciato fuori.~ ~ 24 IV| mosca in sul viso, questo era sì grande scandalezzo e 25 V| cui caluto non ne fosse, era da ridere l'averla veduta, 26 V| la fante, poi che molto s'era il viso e la gola e 'l collo 27 V| alle zambracche, e a lei era assai poca cura di dovermi 28 V| fosse stato udito, questa era sì gran festa e sì grande 29 V| fatto, ti ragionava; questa era la gran costanzia, la somma 30 V| dell'animo di costei; questo era il grande studio e la sollecitudine 31 V| l'amico tuo ti disse ch'era magnifica, per magnifica 32 V| errore avreste riconosciuto. Era costei, e oggi più che mai 33 V| dove alla parte opposita era il male, pènsalti tu. Sono 34 VI| ho la verità, che forse t'era nascosa, che, se dal tuo 35 VI| impostemi; e, come nascoso era il dolore, così essendo 36 VI| poscia che io levato l'era stato dinanzi; la qual cosa 37 VI| maladiceva la vita che tanto m'era durata e sé oltre ad ogn' 38 VI| vecchiezza menare che non l'era paruto potere la giovanezza, 39 VI| facessi, il crederesti; ma non era da così gravemente prenderlo, 40 VI| sentii novellare. Egli era già una pezza della notte 41 VI| richiesta di colui, con cui era, levatasi e acceso un torchietto 42 VI| tua cosa matta bestialità era tenuta. E, oltre a questo, 43 VI| tenuta. E, oltre a questo, v'era assai peggio: che per te 44 VI| detto, quando la mente tua era ancora del tutto inferma, 45 VI| per ciò che, quando quello era, ella spendeva de' miei; 46 VI| quello a che l'anima tua s'era dechinata, a che viltà, 47 VII| in quanto prima noiosa m'era la stanza e gravi le catene 48 VII| il pericolo nel quale io era, né ancora la mia viltà, 49 VII| quello delle mie cose, che era da dirne, che non sono io; 50 VII| dirne, che non sono io; né era da tanta fede prestargli 51 VII| conoscimento, che in parte m'era tornato migliore, al tutto