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Giovanni Boccaccio
Comedia delle ninfe fiorentine

IntraText - Concordanze

terra

   Parte
1 I | Delle quali il cielo e la terra sono pieni; e ènne il numero 2 I | a me indegno mostrati in terra, racconterò nel mio verso. 3 III | del monte, mentre sopra la terra dimorava Appollo, con sollecito 4 III | trastullo, ora stendendoli in terra, ora sé fra loro stendendo, 5 III | sé disse:~- Iddii sono in terra discesi, e io più volte 6 IV | quando in torta via~per la terra d'Aonia ch'egli infonde,~ 7 V | fece vicino; e poggiato in terra il noderoso bastone, sopra 8 VII | stigii li quali, con la terra congiunti, hanno potenzia 9 VII | cerri de' luoghi loro; e la terra, guazzosa per le versate 10 VII | Monton frisseo, rendé alla terra il piacevole vestimento 11 VII | riprendere il cielo, e tutta la terra, dipinta, da argentali onde 12 VIII | mare~ora si pasce, e in terra pigliando~il cibo quale 13 XII | alzò la testa: e già non in terra ma in cielo riputava di 14 XII | di quelle l'una, posto in terra l'arco, la faretra e le 15 XV | verrebbe qui dèa che la terra non desse altri segnali? 16 XV | sommità loro; né s'è mossa la terra, né queste donne l'hanno 17 XV | verde rovescio, ricade verso terra, libera lasciando la mano 18 XVI | lui saliti,~e ancora la terra il fa palese~e il mar simigliante 19 XVIII | egee, nel quale siede la terra bellissima del cui nome 20 XVIII | alti mari pigliava né in terra del picciolo legno discendere 21 XVIII | cominciai a rivocare in ferma terra. Ma egli, o per salvatichezza 22 XVIII | luminante il cielo e la terra, acciò ch'egli fosse della 23 XVIII | cagione della rivestita terra da Ariete e poi spogliata 24 XVIII | de' Tebani lasciando la terra, per la fessura di quella 25 XVIII | lunghi drappi, toccanti terra come ora fanno, essendomi 26 XVIII | salute. Egli, disceso in terra e fatto de' miei abbracciamenti 27 XXIII | le sparte reliquie della terra che per adietro, da Nettuno 28 XXIII | fermasse, fondarono una loro terra per abitazione perpetua 29 XXIII | in mezzo tra Corito e la terra della nutrice di Romulo, 30 XXVI | il serpillo, occupante la terra con sottilissime braccia, 31 XXVI | narrare, sotto le quali la terra di dovere producere mostrava 32 XXVI | altri semi, de' quali la terra vie più s'abellia. E certo 33 XXVI | per ciascuno dovessi la terra cavare, e quale barbato 34 XXVI | provincia tenente uomini. E la terra, più copiosa di beni che 35 XXVI | per sette porte la secca terra, con argentate onde rinfrescava 36 XXVI | cose alla natura. Ma la Terra, prontissima a' danni suoi, 37 XXVI | discorse il mondo; e la terra, sostenitrice di tutti gli 38 XXVI | gli spezzati monti e la terra cotta, con lavorato bitume 39 XXVI | altro, onde seguio che la terra, non avente ancora gustato 40 XXVI | celebrantesi in Tebe, amantissima terra la sua deità, i suoi sacrificii, 41 XXIX | pervenuti dal ferro alla terra cotta.~Adunque il non tornante 42 XXIX | il pauroso animale dalla terra mandato a combattere con 43 XXXI | fatte o corte o lunghe in terra, examinava quanto egli fosse 44 XXXII | continuamente curvo, la terra rimira, la quale credo contempli 45 XXXII | che Febo si lontani alla terra, vi sento corta, istanti 46 XXXII | vecchio bomere fendere la terra di quelli disiderante i 47 XXXII | picciolo spazio della gimbosa terra e l'acque a lei ravolte 48 XXXII | discesi sopra la santa terra, e andante verso la sommità, 49 XXXIII | ch'è divisa da ello,~alla terra declina sì fervente~che 50 XXXV | foce, quasi in mezzo, in terra ferma posarono i passi loro. 51 XXXV | ricurvo aratro alla nuova terra, in due divisa per li due 52 XXXV | una nobile sepoltura della terra nel ventre trovarono, il 53 XXXV | ostaculi chiudono la nuova terra, così da loro nominata a 54 XXXV | più nobili giovani della terra dov'io nacqui veduta, 55 XXXV | bellezze delle donne di questa terra andavano riguardando, e 56 XXXVIII| serpentini denti fermò la terra nominata Boezia; la quale, 57 XXXVIII| premuta dal cielo e l'altra la terra premeva, e infinito la circunferenzia 58 XXXVIII| necessità sospinti, presono terra. Dove a Polifemo cacciato 59 XXXVIII| negli alti monti, cotale in terra dando del destro piede e 60 XXXVIII| dando del destro piede e la terra cavando, che mai violazione 61 XXXVIII| ultime tribulazioni della mia terra trasportato nelle terre 62 XXXVIII| curvate sopra la salvatica terra, levato il viso al cielo, 63 XXXVIII| unghione fermato, caverà la terra dinanzi a' miei altari sotto 64 XXXVIII| vecchiezza, vedendo la posta terra d'abitanti ripiena e a' 65 XXXVIII| dovessero contra la nuova terra. Onde, dopo lungo pensare, 66 XXXVIII| dinanzi a Marte, aperta la terra, infra le belle erbette 67 XXXVIII| cotale, in alto levata la terra, un picciolo monte si vide 68 XXXVIII| ruvido satiro uscire della terra e, sanza dire nulla, salvatico 69 XXXVIII| verdissime pieni, cotali della terra usciti quale la turea verga 70 XXXVIII| E ultimamente, come la terra dal tridente di Nettunno 71 XXXVIII| con maggiore giro presa la terra, piena di popolo, in mezzo 72 XLIV | parimenti de' cieli e della terra unica luce, se tu ad alcuno 73 XLVIII | per le rotture della secca terra s'aveano fatto cominciare


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