Parte
1 III | poco avuto nome perdeva. Era di piacevoli seni e d'ombre
2 III | lasciviente turba da diverse parti era assalito, e talvolta i non
3 VII | aspettarla nelli usati prati era disceso; dove, acciò che
4 IX | Ma il suo mostrare non era guari disteso quando, assai
5 IX | il collo candidissimo non era dissimigliante, residenti
6 IX | che dello spazioso petto era ad Ameto palese ebbe forza
7 X | di concordia là dove egli era n'andarono, e lui, per la
8 XII | XII]~Non era ancora di Teogapen finito
9 XVIII | ricevente parte, ma non colei ch'era data, ne fu contenta, -
10 XVIII | come poi apparai da' suoi, era chiamato Affron. Egli, sì
11 XXI | alla quale il mio avolo era stato subietto, né gli ozii
12 XXI | peso diliberandomi.~Non m'era dunque altra deità nota
13 XXIII | cotale mestiere, quale il suo era, essere per consuetudine
14 XXIII | quello che la mia madre gli era si fece falsamente d'un'
15 XXVI | per tutte le parti presto, era quadro, di bella grandezza;
16 XXVI | altissima e con etterne frondi, era la non pieghevole Danne,
17 XXVI | soprastante; nel terzo canto era l'albero cercante il cielo
18 XXVI | fioriti meli. Ma il suolo era ripieno di fronzuti cavoli
19 XXVI | accompagnare, e quale età d'essi era più atta a tale commerzio.
20 XXVI | qualunque persona. Niuno fiume era che non desse dolcissimi
21 XXVI | le chiare onde, e Idaspen era per molte cose caro agl'
22 XXVI | quella. Nifate similmente era nella sua chiarezza con
23 XXVI | si vedeva alcuno popolo, era loro caro per quei bisogni?
24 XXVI | e il sangue del tiro non era ancora conosciuto né caro
25 XXVI | nel seno della madre s'era nutricato; ma venuto in
26 XXVI | con maestra mano la barba era stata levata. E i capelli,
27 XXVI | dubbio l'avrei tirato; ma sì era già forte il fuoco acceso
28 XXVI | parte le sante feste. Ella era bellissima, e l'arte avea
29 XXVI | portante le verdi foglie, era tenuta bella, li feci i
30 XXIX | vi correano i nobili; né era alcuno clima che quivi i
31 XXIX | non mandasse; a' quali io era sempre seconda sollecitudine,
32 XXIX | desii, né per alcuna cosa era da dovere essere da te rifiutato,
33 XXIX | se non per una: ch'egli era troppo nobile. E quelli
34 XXIX | occulta agli occhi miei, era presente a queste parole
35 XXIX | sentite, e sì nelle nuove era acceso che lui, mal sofferente,
36 XXIX | coperse per modo che né veduta era da altrui, né io vedeva
37 XXXII | per età simile a me, che era bella; ma il mio pensiero
38 XXXII | bella; ma il mio pensiero era ad una cosa e i cieli ne
39 XXXII | dagli anni in poca forma era tirato. E la testa con pochi
40 XXXII | si possano ristorare».~Io era in questa orazione ancora;
41 XXXII | quale simile mai da me non era stata sentita. Ella era
42 XXXII | era stata sentita. Ella era nuda, bene che picciola
43 XXXII | qualunque sole e la sua testa era ornata di capelli d'oro,
44 XXXII | se non in tanto che egli era iddio e ella dèa. Oh quante
45 XXXII | sé medesima surgente, non era bevuta dal sole; e il suo
46 XXXII | quella che tolse Narcisso non era sì bella. Ella faceva me
47 XXXIV | XXXIV]~Ritornato s'era Ameto a' pensieri dolci;
48 XXXIV | invite, e a ragione? Dove era io allora, o fortuna crudelissima
49 XXXIV | crudelissima ne' miei fatti? Non era io così degno di costei
50 XXXIV | e a me, che di tale bene era degno. Certo, s'e' mi fosse
51 XXXIV | acceso diventa come quella era. Ma poi che lungamente sé
52 XXXV | cominciato, vi mosterrò. Già era stato cacciato Saturno da
53 XXXV | aggiugnendo che sempre, come stato era occulto, così il tenessi,
54 XXXV | una volta. Il vergine sole era già coperto dall'onde di
55 XXXV | che sanza niuno inganno era vero. Però che a me pareva
56 XXXV | nelle braccia di cui io era; ma già a quelli effetti
57 XXXV | vidi d'uno giovane. La voce era già venuta nella lingua
58 XXXV | come elli arditissimo quivi era venuto; a cui elli disse:~«
59 XXXV | tutto a me negandosi, m'era materia di pessima vita.
60 XXXV | apparisse agli occhi miei; e era di verde vestita. Né cosa
61 XXXV | altra fiata; e che questa era colei che, nella mia puerizia
62 XXXV | sei volte poi che quello era stato, pure riformò la non
63 XXXV | lasciata, al luogo là dov'elli era sùbito mi gittai. E tratto
64 XXXVIII| le cui estremità l'una era premuta dal cielo e l'altra
65 XXXVIII| beni che alla salute comune era stata, lieti non li volle
66 XXXVIII| state, l'ultimo suo giorno era venuto. Ma elli, rivolto
67 XXXVIII| la battaglia. E sì loro era graziosa stata Lucina che
68 XL | Andianne -. Il dì non era più caldo e le donne, in
69 XLIV | nel luogo il ripose donde era stato levato, davanti la
70 XLVI | ornato come avete udito, s'era Ameto rimaso con lieto animo,
71 XLIX | folti rami chiuso, posto m'era~ad ascoltare i lieti e vaghi
72 XLIX | avegna dio~che il bene era più, ben compensando.~Così
73 XLIX | io mi levai del luogo ov'era quatto~stato ad udire e
|