Parte
1 II | grazioso e pio.~Io mosterrò l'essere stato avaro~negli altri
2 III | piacevole riso, conosciuto suo essere, racconsolandolo, feciono
3 IV | diletto sentire~che più suol essere agli amanti caro~dopo l'
4 V | cui costei si diletta d'essere seguita e del quale ella
5 V | non poss'io guari da lei essere gabbato, però che ella non
6 VI | animo somma si contenta d'essere stato ardito, però che di
7 VII | per lo strignente freddo essere tornati pigri; e i prati,
8 VII | Pliade a' venti ogni legge essere tolta conosce; onde essi,
9 VIII | omai:~non è quest'ora a te essere altrove.~Fa salve le bellezze
10 IX | tra gli urtanti animali, essere in giudicio simili ad Alexandro;
11 IX | a quelli non disiguale, essere tenuti con piacevole nodo
12 IX | quanto ad aquilino non essere domanda il dovere. E le
13 XII | biondi e copiosi capelli essere della donna speziale bellezza;
14 XII | non vedesse, quasi essa essere estimerebbe. Egli vede costei,
15 XII | rispondente agli omeri, degni d'essere sovente d'amorosi pesi premuti,
16 XV | disio, fra sé estimava d'essere in paradiso; e con intento
17 XV | volta:~- Or potrebbe elli essere che costei fosse Venere,
18 XV | come da quelle di Giuno essere stretto e tocco con le candide
19 XV | pensa dormire, e dormendo essere agli scanni superiori tirato
20 XVII | forme non dànno segnali d'essere vivute o di vivere sanza
21 XVIII | te amata, è più da dovere essere, sappi per exemplo de' nostri
22 XVIII | durezza. O puote la forma mia essere di paura cagione a niuna
23 XVIII | tenne occulta e diedemi l'essere creduta in ciò ch'io dicessi:
24 XVIII | oltre a ciò mi concesse essere etterna. E tu, forse non
25 XX | quale fra sé disiderava d'essere Affron, lui sopra tutti
26 XXI | me presta a' matrimonii essere, ma non a lasciare Diana
27 XXIII | della tua serva merito d'essere udite nel tuo cospetto,
28 XXIII | mestiere, quale il suo era, essere per consuetudine antica
29 XXVI | proposi di seguitare e d'essere nelle sue arti dotta per
30 XXVI | bisogni? E i regni che doveano essere di Danao, rigati d'Acheloo,
31 XXVI | del mondo doveano tutti essere sottoposti e palesi, non
32 XXVI | in esse, cominciarono ad essere rubati da cupide mani. E
33 XXVI | fervori rifiutavano le piante essere rigate dicendoli, e come
34 XXVI | vigilie rivoltati, lui ad essere sollicito meco a' miei giardini
35 XXVIII | Egli alcuna volta imagina d'essere stretto dalle braccia dell'
36 XXVIII | pensiero non conosce come essere possa che gliele possa dire,
37 XXIX | ad Ilerda. E dopo molto essere nell'onde vagati, nelle
38 XXIX | rive del corrente Tevero, essere però scusata da questi fuochi?
39 XXIX | ci è stato manifesto te essere stata riguardata e invitata
40 XXIX | alcuna cosa era da dovere essere da te rifiutato, se non
41 XXIX | tosto che per altrui, se essere puote, il quale se forse
42 XXXI | di ciò c'hai donato non essere privatore! Deh ferma un
43 XXXII | per quello conobbi Amore essere tornato e presunsi colui
44 XXXII | tornato e presunsi colui essere venuto che dovea piacere
45 XXXII | nella mia mente; ma pure d'essere ignuda veduta da lui mi
46 XXXII | costei séguito; e sua voglio essere, né altra deità m'è nota;
47 XXXIV | bella ninfa a vecchio marito essere congiunta, dolente, cotale
48 XXXIV | in quello di che sogliono essere più vaghe le giovani, l'
49 XXXIV | Apiros felice, disidera d'essere lui; e tanto in questo il
50 XXXV | volgono e ciascuno disidera d'essere il raccontato. Ma poi che
51 XXXV | di bene in meglio, poté essere dalle circustanti città
52 XXXV | se non il vestimento ad essere una di loro. Ma, posto che
53 XXXV | non possa ingrata da te essere chiamata, ti giuro per gli
54 XXXV | vero. Però che a me pareva essere di colui nelle braccia di
55 XXXV | e nelle vigilie sogliono essere cari, non sostenne il sonno
56 XXXV | desta, ricordandomi che sola essere dovea, nelle braccia mi
57 XXXV | beni vedrai". A me pareva essere disposto a seguirla, quando
58 XXXV | effigie, e una con quella essere la conobbe. E per questo
59 XXXVII | fervente disio cercava d'essere Affron o di mutarsi in Ibrida
60 XXXVII | Apiros o Caleone. Non che l'essere alle passate ninfe suggetto
61 XXXVIII| mostrò le loro orazioni essere udite. Laonde Ionia lieta,
62 XXXVIII| detti. Sì come a voi non dêe essere occulto, diverse sono le
63 XXXVIII| questa vita ferina non dêe essere mia né disarmato debbo per
64 XXXVIII| quali adirati giustamente essere dovessero contra la nuova
65 XXXVIII| le verdi foglie, quello essere lucentissimo oro lasciarono
66 XXXIX | a' nuovi secoli formati~essere in tre persone e una essenza~
67 XLII | parlare estimò colei veramente essere non quella Venere che gli
68 XLIV | ferventissimo a dissolvermi e essere con teco mi spronano. E
69 XLVI | animale bruto, uomo divenuto essere li pare. Per le quali cose
70 L | sentendo nullo altro a me essere Cesare, Erennio o Mecena
|