Parte
1 II | suggetto~della tua gran bellezza appien parlare~ciò che ne
2 II | negli altri aspetti Giove di bellezza~a rispetto di quella che
3 III | principal membro e singular bellezza; nella quale, ricca di città,
4 IV | tempo chi con saver la mia bellezza~seguiterà, come già seguitaro~
5 V | d'entrare a me con la sua bellezza. Ella ancora, nata di dio,
6 V | ingratitudine fosse sì nuova bellezza macchiata. E certo, se ella
7 VIII | la vista della tua chiara bellezza,~che sol di sé ognor più
8 IX | pompa ornatissime, la loro bellezza, visitando quelli, dimostrano
9 IX | più aperta mostran la loro bellezza. Egli lei nella cintura
10 XI | quale, adorna d'etternal bellezza,~e lei disposta a ben, fa
11 XII | essere della donna speziale bellezza; de' quali se essa Citerea,
12 XII | prosunzione la nascosa fronte per bellezza maravigliosa; e, quasi con
13 XII | ottimamente sedenti, nella loro bellezza cupidi di spessi abbracciamenti
14 XII | l'abito, le maniere e la bellezza di quella, simile a qualunque
15 XIII | delle venute ninfe la mira bellezza, Teogapen, contentate le
16 XV | perseverano, in brieve la bellezza d'Etruria, ma più tosto
17 XV | che ella si sia, singulare bellezza possiede. -~E poi che così
18 XV | due occhi ne' quali quanta bellezza dipinse natura già mai,
19 XV | candide guance, non d'altra bellezza cosperse che nella bianca
20 XV | luogo ben ricadente, con la bellezza di sé supplirebbe, se altrove
21 XVI | gioiose,~servando lor la bellezza e l'onore,~le fate, sì come
22 XVIII | matrimonii chiara di felice bellezza; ma quale cagione a ciò
23 XVIII | piacque agli occhi miei la sua bellezza e, sospinta dalla santa
24 XVIII | per la tua forma della mia bellezza cognosco, la quale ancora
25 XX | ferventi amori, la mira bellezza e l'angelico suono con nota
26 XXI | doni avessi voluta la mia bellezza prestare, lasciando Diana,
27 XXVI | isposa s'aggiunse, allora di bellezza famosissima ninfa in tutto
28 XXVI | la tua, degna per la sua bellezza de' nostri regni, alla fredda
29 XXVI | mandassi fuori per alcuna bellezza: ma io rozza in queste cose
30 XXVI | giovane di maravigliosa bellezza, dal cui viso con maestra
31 XXVI | ma non per tanto la tua bellezza, se tu nol sai, merita ch'
32 XXVI | arte avea cresciuta la sua bellezza e similmente la festa. Per
33 XXVI | incominciai:~«Giovane, la tua bellezza non merita morte, la quale,
34 XXVIII | alcuna cosa che guasti la sua bellezza, e vie meno conosce da dire
35 XXIX | di parlare: io avanzai di bellezza ciascuna delle mie sorelle
36 XXIX | ne riguardava, di somma bellezza il colmo della disiderata
37 XXIX | tu, perché tu avanzi di bellezza tutte le ninfe abitanti
38 XXIX | a' beni mancanti alla tua bellezza innanzi che tu dêi materia
39 XXIX | maniera tra tante possenti di bellezza e di deità: tu non se' Pallade,
40 XXIX | potuto portare della tua bellezza e della tua rigidezza equale
41 XXIX | degno non sia della tua bellezza».~Io ascoltava con intente
42 XXIX | raccolsi in quello nulla bellezza alla mia simigliante vedersi;
43 XXIX | delle grazie nostre, la tua bellezza vince le mie ire e merita
44 XXX | lui schernendo con la sua bellezza.~Così con mente rigida e
45 XXXI | delle quali niuna è di bellezza avanzata da alcuna dèa.
46 XXXII | multiplicata negli anni e in bellezza, con tutto l'animo desiderava
47 XXXII | vecchiezza. E però, se la mia bellezza merita che io mi dica de'
48 XXXII | non sia indegno alla mia bellezza e per cui le male avute
49 XXXII | basti a laude della sua bellezza tra noi: che qualunque è
50 XXXII | ammirazione piena per la bellezza di quello, niente ad essa
51 XXXIII | che 'n quel tutta la mia bellezza~arde e sfavilla, Venere
52 XXXIV | infortunio de' mendicanti. O bellezza, bene caduco, perché venisti
53 XXXIV | contento quasi della tua bellezza, consolato ti riguardava;
54 XXXV | venuta di quelle parti, per bellezza da lodare molto, ma più
55 XXXV | madre, il quale in sé di bellezza oltre a tutti gli altri
56 XXXV | medesima pensando il moto, la bellezza e l'etternità, le lodava
57 XXXV | rispondeva al pensiero, e la mia bellezza fu cagione di rompere le
58 XXXV | rispose:~"Giovane, la tua bellezza di quello ti fece degno,
59 XXXV | dicendo: "Veramente ogni altra bellezza vince questa che costei
60 XXXV | ogni più), voi singulare bellezza dell'universo, di bruna
61 XXXV | gl'iddii, l'ardire e la bellezza di te hanno l'animo mio
62 XXXVIII| cari per maestero e per bellezza, non altrimenti cambiandosi
63 XLIV | altrimenti, quella ineffabile bellezza mirando, ebbe ammirazione
64 L | pruni tirò la fiorentina bellezza, me nell'infimo stante delle
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