Parte
1 I | tempo, come se stato non fosse, nel quale Amore, forse
2 V | fermato, come se quivi non fosse, fiso la cantante, alienato,
3 V | credere che d'ingratitudine fosse sì nuova bellezza macchiata.
4 V | guiderdoni avara verso me fosse, sì non poss'io guari da
5 IX | pronta mano, se data le fosse licenzia, e loda le rilevate
6 XV | potrebbe elli essere che costei fosse Venere, discesa ad onorar
7 XV | venuta pensai che dessa fosse; e che ella sia dessa non
8 XV | tanto che appena ch'egli vi fosse stato si saria detto; la
9 XVIII | Pallade, da me prima seguita, fosse per quelli obliata, ma più
10 XVIII | faticato e molle Leandro fosse dalla sua Ero; del quale
11 XVIII | la terra, acciò ch'egli fosse della mia grazia degno,
12 XVIII | alcuna sua arte, non tanto fosse segreta, mi tenne occulta
13 XVIII | le mie parole. E se non fosse che l'apparate cose non
14 XVIII | altrimenti mi fecero lieta che fosse il narizio duca già ne'
15 XX | sé medesimo, se possibile fosse dal cuore disciogliere il
16 XXI | ancora che quivi plebeio fosse, agli ozii de' nobili si
17 XXII | quanto che si dica~che molta fosse già in ovrar male;~ne quella
18 XXIII | domandai, acciò che chi mi fosse stato donato mi fosse chiaro.
19 XXIII | mi fosse stato donato mi fosse chiaro. Il quale così rispose
20 XXIII | colui che, poco più che fosse vivuto, mi saria stato padre;
21 XXIII | affrettato colpo d'Antropos non fosse, nacqui; e da loro Ibrida
22 XXVI | e se il dolente Idalago fosse stato mutato in pino, io
23 XXVI | degli scoperti solchi vidi, fosse stato desso; ne' quali solchi
24 XXVI | ordine posto a quelle non mi fosse veridica testimonia, l'audito
25 XXVI | come molto utile al mondo fosse da' viventi con festevole
26 XXVIII | così dimora come se non vi fosse. Ma la ferma imaginativa
27 XXIX | di cui, per quale che si fosse la cagione, nimici di Saturnia
28 XXIX | dispregiar me, s'e' gli fosse piaciuto. Niuna altra cosa
29 XXXI | come volentieri, se licito fosse, le vedrei. Or ecco, io
30 XXXI | terra, examinava quanto egli fosse vicino a menomare gli ardori;
31 XXXII | credere, o ninfe, che non fosse così onesto il tacere come
32 XXXII | picciola parte del corpo fosse di sottilissimo velo purpureo
33 XXXII | desiderosa di vedere qual fosse, alzata alquanto la testa
34 XXXIII | sepper mai che pianto~si fosse, altro che bene e allegrezza~
35 XXXIV | era degno. Certo, s'e' mi fosse licito il crucciare, già
36 XXXV | ancora non avevano veduti le fosse i fondi loro, quando Giunone,
37 XXXV | quale che di queste due fosse l'una, ciascuna e pontefici
38 XXXV | io non feci, se a me non fosse stato mostrato di potere
39 XXXV | aprire; e, quale che si fosse sùbito la cagione, me, tutto
40 XXXV | della impaziente Didone fosse minore che 'l mio, quand'
41 XXXV | petto. Nel quale qual si fosse lo dio verso me o pietoso
42 XXXV | memoria tornava che mai per me fosse stata veduta. Ma la reminiscenza
43 XXXVII | Caleon e ciò che potesse ne fosse seguito: e che ne saria
44 XXXVII | o no. Ma pure, se venuta fosse, ella saria da reputare
45 XXXVII | donna, o per lei, ovunque si fosse? Certo no; adunque non temerario,
46 XXXVIII| iddio, ancora che fatigato fosse per li prieghi a lui pórti
47 XXXVIII| volte da terribili folgori fosse rotto, ma dopo picciolo
48 XXXVIII| e seguirei se luogo mi fosse dato, volgiti pietoso a'
49 XLII | lume. E come che molto gli fosse difficile di trarre di quello
50 XLIX | dove dormia,~e dove appena fosse mi credea,~che per quella
51 XLIX | in me stesso dubbiava~non fosse grave a quelle il suo mirare,~
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