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Giovanni Boccaccio
Comedia delle ninfe fiorentine

IntraText - Concordanze

venere

   Parte
1 IV | maestria,~e sì per lei di Venere s'accese~che, toltale la 2 IX | reverenda antichità dedicati a Venere, sono presenti, tenendo 3 XV | essere che costei fosse Venere, discesa ad onorar li suoi 4 XVIII | tanto più la santa dèa Venere, di sopra intenta alle mie 5 XVIII | E però che favorevole fu Venere a' miei amori, con incensi 6 XXI | orecchi, m'apparve la santa Venere, de' suoi cieli discendente 7 XXIII | potuta vedere, m'apparve Venere. Ella, sedendo sopra le 8 XXIX | di turbamento alla divina Venere, la quale tanto suole più 9 XXIX | modi usati. Ma la santa Venere, occulta agli occhi miei, 10 XXIX | seguiva la mia Bellona, e Venere non sapea, né più mi movea 11 XXIX | dinanzi a' santi altari, a Venere porse cotali parole:~«O 12 XXXII | queste ciance, gli orti di Venere invano si fatica di cultivare; 13 XXXII | dato proposi di servire Venere, e alla sua deità più che 14 XXXII | cominciai a pregare:~«O pietosa Venere, o santa dèa, i cui altari 15 XXXIII | bellezza~arde e sfavilla, Venere seguendo,~per cui spero 16 XXXV | singulare onoro.~Ma come Venere mi prendesse vi farò noto. 17 XXXV | fede in ambiguità caduta, Venere, favoreggiante a' suoi suggetti, 18 XXXV | come avete udito, così di Venere diventai, la quale veggendo 19 XXXVIII| nostra città che i fuochi di Venere in me vi farò manifesti, 20 XXXVIII| dal figliuolo della nostra Venere, ora cercante i regni italici, 21 XXXVIII| dopo li quali la bellissima Venere con le sue bellezze aperte, 22 XXXVIII| vide davanti alla pietosa Venere diritti gambi, di frondi 23 XXXVIII| di donarlo estimato».~E Venere rimirata nel viso e poi 24 XXXVIII| effetti renderono al viso di Venere la letizia. E il prato si 25 XXXVIII| usati e le saette, tutta di Venere, non so come, nelle fiamme 26 XXXVIII| la qual cosa non meno a Venere tenuta di voi, come voi 27 XLII | veramente essere non quella Venere che gli stolti alle loro 28 XLIV | stupefatto stava a rimirare Venere che preso dalla sua Lia 29 XLIV | levò l'oscura caligine che Venere gli toglieva. Ma Emilia,


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