Parte
1 I | regolata guidati, tolgono paura di cadere agli exaltati.
2 I | al mio umele stato, sanza paura di riprensione, non poeta,
3 II | non vinto da dolor né da paura,~quel che con gli occhi
4 III | fieri lui, già più morto per paura che vivo, seguieno; e egli,
5 V | che de' cani gli fuggì la paura e l'angelica voce ebbe ricominciata
6 V | me ne ferisse, a me niuna paura è d'aspettare con gli aguti
7 VI | niuno pericolo gli mette paura. Egli, quasi più presto
8 XII | prima in que' di Lia; e per paura da quelli levando i suoi,
9 XVIII | ricordandolo, mi mette paura, pensando che elli di colui
10 XVIII | sollazzevole via. E, ogni paura da me cacciata, soletta,
11 XVIII | Aretusa e a molte altre, con paura temperai le mie voglie e
12 XVIII | ti spaventa? Hai tu forse paura di me, non forse così di
13 XVIII | puote la forma mia essere di paura cagione a niuna persona?
14 XXVI | cominciava ad avere maggior paura, quando con piacevoli parole
15 XXIX | della sua balia. E poi con paura passammo i liti male conosciuti
16 XXIX | cagione di sicurtà alla prima paura, tanta più ne misono nel
17 XXXII | e io, ancora tremante di paura, non prima la bocca apersi
18 XXXV | sanza danno, loro porgeva paura. Ma poi che da quelle, mirandosi
19 XXXV | parole da me cacciare la paura, io, levate le cortine,
20 XXXV | già per adietro stato per paura del figlio, e di quello
21 XXXV | riscaldato?»~Questa voce mi porse paura; e ogni tepidezza lasciata,
22 XXXVIII| i circustanti turbò con paura e appresso li stupefece
23 XL | cieco per lo udito tuono, di paura ripieno, si trasse adietro;
24 XLII | lieto viso di quelle cotal paura, aguzzando gli occhi, con
25 XLVI | cacciando vitupera; e qui la paura debitamente avuta de' cani
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