Parte
1 III | farò, se vorranno. -~E con fatica a' cani, a quali con lusinghe
2 IV | mente.~E sì come a lui lieta fatica~fu per le selve i timidi
3 VII | disceso; dove, acciò che la fatica sentisse minore, disteso
4 XIII | Meritino gl'iddii sì alta fatica a te grazioso, il quale
5 XIV | saporoso; e quella angusta~fatica del salir le fa vogliose~
6 XVIII| cosa, considerata l'avuta fatica, l'ardente fiamma e il ben
7 XXIII| miei fomenti l'ho sanza fatica recato; e ne' miei exercizii
8 XXIX | ebbero, de' quali passai la fatica con frutto.~Ma già cresciuta
9 XXIX | piacesse a me. Ma la sua fatica si perdeva co' venti: io
10 XXIX | reputare. E così non sanza fatica il feci degno delle mie
11 XXXII| orti di Venere invano si fatica di cultivare; e cercante
12 XXXII| posa, e quindi alla seconda fatica e alla terza appresso e
13 XXXII| rimedio per lo quale con meno fatica li sostenessi; e come fu
14 XXXV | videro quello con brieve fatica utile a' loro divisi. Essi
15 XXXV | de' possenti, più di lui fatica in queste cose e porge cagione
16 XXXV | involuto, non sanza molta fatica il sonno, imitante la morte,
17 XXXV | che costei tiene; e niuna fatica per lei avuta sarebbe indegna
18 XXXV | memoria, atto a più lunga fatica, se il dì seguente, solenne,
19 L | medesime lucono che di mia fatica non hanno bisogno, prendi
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