aband-becch | bei-crede | credo-faces | faggi-insep | insid-murat | muri-posan | posar-ristr | risuo-steri | stesa-viii | villa-zizza
grassetto = Testo principale
Parte grigio = Testo di commento
3003 XXXII | levandomi, altrove mi possa posare. Questi atti, avvegna che
3004 XXXV | in mezzo, in terra ferma posarono i passi loro. E salutati
3005 XXXVII | e in su la mano sinistra posava il biondo capo. E gli occhi,
3006 XXXII | freschissima, i corpi distesi, ci posavamo, quando la dèa, chiamato
3007 XIV | sì grande in cui tutto si posi.~Né i loro agne' ne posson
3008 XIX | ben si tace;~e come qui, posposto ogni disire~de' ben fallaci,
3009 V | avara verso me fosse, sì non poss'io guari da lei essere gabbato,
3010 | possano
3011 XVIII | cognosco, la quale ancora lieto possederai, se non m'inganna quello
3012 XXXVIII| fine, e quelli lieto e solo possedeva Lavina, fermate in Laurenzia
3013 XXII | vigorosa e bella giovanezza~che posseggiàn ne fa vie più sicuri,~e
3014 XXXI | non conoscendolo, forse posseggo. Io non so quale deità di
3015 | possiamo
3016 XXXV | armi feroci e agli affanni possibili, ne menò; da' quali non
3017 XXVI | risposta la ne fe' certa. Ella, postasi a sedere sopra le piacevoli
3018 XLIX | d'allegrezza~quant'om ci pote aver, quivi compiute~le
3019 XXIX | con l'arte aiutata quanto poteasi aveva più forza. E gli occhi
3020 XXXV | crebbi che 'l sonno, non potendola sostenere, fuggendo, cacciò
3021 XXIII | bassati gli occhi, già più non potendoli rimirare, riguardai i verdi
3022 XXXII | volato. Ma l'occhio, non potendolo seguire nei suoi effetti,
3023 XXIX | non se ne poté con le sue potenti voci difendere, né alcun'
3024 XXXVIII| insieme di romani nobili e di potentissimi fiesolani lo sparto popolo
3025 I | alle stelle e ne' viventi potenziata forza di bene operare? I
3026 XLVII | più del mondo non temo i poteri.~Quindi Agapes del tuo foco
3027 | poterle
3028 XLV | donar diletto,~se piegar ci potesser tutti i canti;~e sì li nostri
3029 | poteste
3030 | potete
3031 | potevano
3032 | potrà
3033 | potrai
3034 XXXVII | altrui giova di vivere. E potrebbesi avere più certa via alle
3035 XXXI | lingue degl'iddii appena potrebbono esprimere ciò che veggono
3036 XLV | passate,~concedendolo Iddio, potrén reddire~e te contento far
3037 | potrò
3038 XXVI | per le graziose ombre non potutasi palesare. Io vidi sì come
3039 XXXII | fiume, ne' tempi estivi poverissimo d'onde e abondante di quelle
3040 I | Cirro nel sangue o nella povertà da Codro o nelle tenebre
3041 XXIX | partenopei, discernemmo Pozzuoli e l'antiche Cumme e le tiepide
3042 XXXII | antichi ne dicano lei da Prassiteno vera scolpita nel marmo,
3043 XLVII | bel cielo in questa vita prava~non discendessi, aprendomi
3044 XL | popolo ne' luoghi diserti precedeva la notte, cotale dopo uno
3045 XXXV | mio, vennero alla città predetta e quivi tennero e tengono
3046 XXXV | quella che mai, quando il predetto Mida, di poco tempo davanti
3047 XXXIX | dimostra ad altrui~cantando o predicando quella diva,~non se ne salva
3048 XVIII | pure, da amore vinta, gli predicava i danni suoi, confortandolo
3049 XXXV | che io potei, più volte il pregai che si partisse e i casti
3050 XXXV | sanza più al sonno tornare, pregando gl'iddii che vere le vedute
3051 XXXVIII| intenti a' disiderii de' preganti discesero in questo luogo
3052 XXXII | altari così cominciai a pregare:~«O pietosa Venere, o santa
3053 X | la loro venuta tacente, pregarono che la canzone ricominciando
3054 XXXV | tua; che tu sia mio, il pregarti non credo bisogni, ma, s'
3055 XXXVIII| gli iddii, li quali, come pregati, intenti a' disiderii de'
3056 XXIX | presta pietosa gli orecchi a' preghi miei e per quelli, se giusti
3057 XXIII | segni d'avere intese le loro preghiere e, dimorando quivi, diede
3058 XXXVIII| non valuti di Iocasta i preghieri, ebbero fine per li caduti
3059 XII | altra più volte, tanto di pregio in sé le dona quanto acquistasse
3060 XXV | che non fu rendere alla pregnante madre la femina Ifi maschio.
3061 XXIV | umile exalta, il superbo premendo.~Quando costei è nel mondo
3062 XXIII | africani, e la gran massa premente la testa del superbo Tifeo
3063 XXXVIII| cielo e l'altra la terra premeva, e infinito la circunferenzia
3064 XXXV | non si conviene a me per premio de' cantati versi in vostra
3065 XXXVIII| cui estremità l'una era premuta dal cielo e l'altra la terra
3066 XII | essere sovente d'amorosi pesi premuti, con avido sguardo è da
3067 XXX | da sozze piove e nuvoli premuto,~d'ogni letizia nello aspetto
3068 XLIV | sostenute fatiche frutto prenda, quale ha sperato, ne' regni
3069 XXIX | vero parlo, in peccato nol prendano gl'iddii, né voi, a cui
3070 I | e delle marine arene si prenderia che di quelle. Per che con
3071 XXXIV | bisogno. E ancora sicuro prenderò l'armi, se con armi fia
3072 XVIII | che con più aperto seno prendessi i freschi venti, sopra li
3073 II | quella vittoria~che d'Appollo prendesti, e per l'amate~ninfe (s'
3074 III | stava. Ma mentre che così prendeva in nuova maniera sollazzo,
3075 L | da Orazio il suo Mecena, prendevano i cari versi, nella memoria
3076 IV | labe purgando.~Sopr'esse prendo più lunghi dimori~che 'n
3077 VII | alberi, allato a' chiari rivi prendono piacevoli riposi. La quale,
3078 XXVI | continuo mi chiamò Adiona; e presami per la destra mano mi disse:~«
3079 L | amico un picciolo dono ti presenta, piacevolmente il ricevi -.
3080 V | pronto viso e timido cuore le presentò la sua, e con quelle poche
3081 XXXV | Calcidia, con le loro navi presero Caprea, vicina a' santi
3082 XLIX | sostenni~vederlo a tanta corte presidente~parlar con motti e con riso
3083 XXXVIII| forse da necessità sospinti, presono terra. Dove a Polifemo cacciato
3084 XVIII | nuovi argomenti lo 'ngegno prestai; e ancora che forse paia
3085 XI | lascian vincere a disio,~prestando sempre liete lor chiarezze,~
3086 XVII | gl'iddii avessero orecchia prestata, perché, sogghignando, alcuna
3087 XXVI | semi con diversi lavori prestati alla sua fede, e la non
3088 XXXI | diceva la ninfa lo 'ntelletto prestava; e poi ritornava al pensiero
3089 XXXV | quella, l'altra, con più prestezza pórta all'accese brace,
3090 XV | fatte, seguire lunga vita mi prestino gl'iddii e animo dal presente
3091 XXXII | conobbi Amore essere tornato e presunsi colui essere venuto che
3092 XXIX | e d'altri per atti e per presunzioni li conoscea; e di tutti
3093 XXXIX | quando risurgerem tutti presuri~per sé ciascun com'e' fu
3094 XXXV | risposto; ma, quasi de' preteriti danni dimentico, intendeva
3095 XXVI | saporito finocchio col frigido pretosillo. Ma perché mi stendo io
3096 XXXVII | tutte l'altre cose, della preveduta donna dal giovane ha maraviglia,
3097 IX | con esso si congiungono i preziosi drappi, in mezzo da ogni
3098 XXIII | maravigliosa luce, flagrante di preziosissimi odori, fendendo l'aere,
3099 IX | popoli ornatissimi, come Priapo i suoi; e quivi mostrano
3100 II | bel viso s'argomenta;~e priega sì che possa il tuo suggetto~
3101 XXIX | per l'antica Cibelen, ti priegano, n'eleggi alcuno, acciò
3102 XXXI | se' prieghi valessono, priegherei che mai non mancasse. O
3103 XXXII | e di non piacevole peso prieme il candido collo. E poi
3104 XLIX | Fra la fronzuta e nova primavera,~in loco spesso d'erbette
3105 XXXV | utile a' loro divisi. Essi primieramente, examinata la condizione
3106 XLVI | stesso faccendo della sua primitiva vita comparazione alla presente,
3107 III | quella, sì com'io credo, principal membro e singular bellezza;
3108 XXXV | godeva con quelli d'Elena, privando di luce le stelle loro,
3109 XXIII | ire accendendosi, prima privatolo di gran parte de' doni ricevuti
3110 XXXI | c'hai donato non essere privatore! Deh ferma un poco il grado
3111 XXXVIII| figliuoli del solvitore de' problemati di Spingòs disaveduti incapperemo,
3112 XII | e di caro oro circundata proceda, sanza quelli in dovuto
3113 XXVI | veggentesi il tempo opportuno, procedéo ne' suoi disii, e con favorevoli
3114 XL | le donne, in forse a che procedere dovessono, tutte attendendo
3115 I | sperata letizia insieme procedon questi; e, come gli altri
3116 XXXV | Mentre che le dette cose così procedono di tempo in tempo a' popoli
3117 XVIII | congiunse con santa legge a procrearli nipoti, me a ciò allegante
3118 XXXVIII| città al belligero Marte, producitore in questi luoghi di più
3119 XXIII | favorevole, in quelli luoghi il produsse; e ne' servigii di lei,
3120 XXXVIII| della sepultura di Leucotoen produtta da Febo, e quelli di bianchissimi
3121 XLVII | o forse cuopran la cura profana~de' providi ministri di
3122 XXXV | lieta m'avea la venuta proferta. E ancora che Febo avesse
3123 XXVI | però che, a' suoi servigi profertami, da essa graziosamente ricevuta
3124 XXXVIII| de' quali venuta, tutti profertisi a lui, ricercarono le loro
3125 XXVI | conosciuto; e però, se il già proferto dono da me disideri, disponti
3126 XI | chiede~e a' tementi andarlo profferendo.~Fontana il fa di pietosa
3127 XXIX | piacevole viso t'avrebbe profferti i suoi desii, né per alcuna
3128 XII | alto luogo, a lei più volte profferto e quasi a forza donato dall'
3129 XVIII | come che la difficoltà si profondi, pur te degno per la tua
3130 XXXV | e, uditi, è loro effetto promesso. Al quale dare ingannevoli
3131 XXXIX | Pluto diede presa~la stirpe prometea, e che sì nacque~che la
3132 XVIII | ancora donare che ella non ti promette? E alle mie ultime parole,
3133 XXIII | della sua mente, quelli doni promettendoli in merito che può donare
3134 VII | stato ridente e chiaro, e promettente con la sua luce letizia,
3135 XXIX | Enea a Palinuro e quindi il promuntorio di Minerva, lasciatoci alla
3136 XXXVIII| colei, che più sollecita a' propii beni che alla salute comune
3137 XII | membri formosa, e tanto bene proporzionata quanto altra mai, vestita
3138 XXXII | predette rispondono con proporzione più dannabile. E nel suo
3139 XXXV | cagione di rompere le mie proposizioni; la quale, da uno de' più
3140 | propria
3141 | proprie
3142 XVIII | rotta ogni durezza, volse la prora a noi con queste parole:~«
3143 XXXVIII| madre di Cupido portati, prospera i passi nostri e ne' tuoi
3144 XXXVIII| rabbie atutate, con più prosperevole agurio da' padri, che altra
3145 III | volta tra l'altre con più prosperevoli casi la strana sollecitudine
3146 I | d'Alexandro e di Cesare i prosperi avvenimenti con continua
3147 XI | gioco.~E sempre dell'altrui prosperitate~con laude pia ringrazia
3148 XIV | poi l'empie d'anni e falle prosperose.~E è sì lor, per continua
3149 XXXVIII| cantando sovente sopra la prossima riva, presi Ameto del mio
3150 IX | mandano le sue ninfe, e le prossime selve li fauni e le driade;
3151 XII | graziosa ombra, vede per prosunzione la nascosa fronte per bellezza
3152 XXIV | le sue onde, e con arco protervo~chi la volesse offender
3153 XXXVIII| d'Appollo, sotto la cui protezione mi vedete, vi può palesare,
3154 XLIX | l'antica, tosto com'io la provai,~subitamente il cor ferito
3155 V | riceverò nell'animo; se io, provando, non piaccio, assai tosto
3156 V | A me non costa nulla il provare: se io piacerò, consolazione
3157 XLIX | grand'ora dimorai~in non provata mai felicitate.~Ma poscia
3158 XXXV | me vedute. Ma la superna provedenzia disponente con etterna ragione
3159 XLVII | cuopran la cura profana~de' providi ministri di natura~alla
3160 XV | leggiadretta ghirlanda di provinca coperta, i biondi capelli
3161 XIX | ciaschedun seguire.~Per costei le province hanno salute,~reggono i
3162 XXVI | senno abondava ciascuna provincia tenente uomini. E la terra,
3163 XXXII | quante volte ricordandomi di Psice, la reputai felice e infelice;
3164 XXXV | ove io entrai, e l'età pubescente di nuovo, sanza reducere
3165 XVIII | eccellentissimo ne' beni publici tra' reggenti, e, de' beni
3166 XXI | e a seguire lei ne' miei puerili anni mi diedi. E già conosciute
3167 XXXV | non istata la farsalica pugna, vittorioso di quelli, seco
3168 XXIII | sono reputato agrissimo pugnatore.~Questa cosa, avendo partorito
3169 XXXII | prolissa, né più né meno pugnente che le penne d'uno istrice,
3170 XXI | luoghi colente, sopra le pulite onde a noi vicine m'ingenerò
3171 XXXVI | I detti ornati, nitidi e puliti~di Cicerone, e di Torquato
3172 XXIV | focosa,~e sanza aver pietà punirà i rei.~E giusto è che chi
3173 XXXVIII| mano in quello sanza agra punizione s'adoperava già mai. Quivi
3174 XLIV | non risparmiare a questo punto, credo ch'io ci consumo. -~
3175 I | umano maestro e regola, purga di negligenzia, di viltà,
3176 XXXIX | discesa~superna prole a purgar la fallenza~che nelle man
3177 XXVI | del naso nimica e utile a purgarsi la testa. Quivi ancora abonda
3178 XXIV | del passar non sia tosto purgata.~E se la gente che vive,
3179 XLI | trarre in errore~gli animi puri, io son sempre con loro,~
3180 XXXII | fabricava saette d'oro purissimo; e quelle temperate in chiara
3181 XXV | quali parole la ninfa, di purpurea veste coperta, sentendo
3182 XXVI | vedere cariche d'uve dorate e purpuree di diverse forme, i pedali
3183 XXXV | tenni per padri; ma già il putativo e forse vero, disposto a
3184 XLIX | signor di donne tante e tali,~quai questo dì li furon nel cospetto!~
3185 XLIX | questo m'usciva di mente~qualor nel viso ne mirava alcuna~
3186 XXIII | nove compiute, come ora del quartodecimo delle cinque le due, poi
3187 XLVII | potessi mostrarti~a me, che te quasimente ignorava,~non ti fu grave
3188 XLIX | mi levai del luogo ov'era quatto~stato ad udire e a vedere,
3189 | quattro
3190 | quell'
3191 XXXV | domanda egli umile e con voce quieta, dopo molti sospiri, così
3192 XVIII | il nome che da Gaio Julio quinto ritenne il monarcale uficio
3193 XXIV | disfrenata,~madre di brighe e di quistion movente,~è sì da lei col
3194 IX | quali più si debbano laudare quistionando, non sa che si dire: sotto
3195 XII | stelle sintillanti rimira; né quiventro nascosi, né superbi fuori
3196 III | lor sollazzo per la canina rabbia, levate, con alte voci appena
3197 XXXVIII| Desiderio re le longobarde rabbie atutate, con più prosperevole
3198 XXXVIII| miei membri compiere la sua rabbiosa fame; e timido, non sappiendo
3199 XIV | sete~ispenta, poi la vanno raccendendo.~Ma voi, Arcadi, sì poche
3200 XLIX | per la novella fiamma che raccese~l'antica, tosto com'io la
3201 XXXII | istanti nel morbido letto, me raccoglie nelle sue braccia e di non
3202 XXXVIII| case popolesche die' forma, raccogliendo in essa gli abitanti di
3203 XXXII | fati, il quale lieto mi raccolse nelle sue case; dove io
3204 XXXVIII| Sotto la quale questi si raccolsero co' loro compagni e, accesi
3205 XXIX | con infignevole occhio raccolsi in quello nulla bellezza
3206 XXIX | queste, tutte nell'animo raccoltesi e lasciate l'estremità,
3207 VII | favorevoli. Ella, le sue armi racconce a tal guerra utili, vedendo
3208 XXXII | da Giove. Questi, avendo racconciato il forte arco, da lato a
3209 III | conosciuto suo essere, racconsolandolo, feciono sicuro; e al loro
3210 XXXV | ciascuno disidera d'essere il raccontato. Ma poi che chi fossero
3211 XVIII | Ma il disio mi strigne a raccorciare il termine il quale la tua
3212 XXXI | amori con voce graziosa raccordano! -~Egli poi, riguardando
3213 VIII | dritto occhio ne mira e raccorta~l'ombre de' corpi che gli
3214 XXXVI | contenti~che con la morte raddoppiare i danni,~o col voler di
3215 III | passo furibondo seguiva. E rade erano quelle, che il suo
3216 XXVI | tra' quali, avvegna che radi fossero, si vedevano gli
3217 IV | sanza aver di pietà nulla radice,~di tutte rifiutando il
3218 XLIX | non si ride mai, se non di rado:~la casa oscura e muta e
3219 XXXI | disideri non liciti posso raffrenare la vaga mente. Oh quali
3220 XXXVIII| orecchiuto asino, il quale ragghiando fece tutto questo piano
3221 XII | più belli sparti vede e raggirati; e altri dati all'aure,
3222 XXVI | cotta, con lavorato bitume raggiunti, più sicure tolsero via
3223 XV | da ogni parte terminava raggiunto e trasparente molto, tanto
3224 XXXVII | mentre che elli così fra sé ragiona, la bella donna, compiuto
3225 XXVI | volli tentare il dubbioso ragionamento acciò che a quello meno
3226 XXXV | come con meco medesima l'ho ragionando mostrato. E a ciò, sì come
3227 XVIII | qui, come posto avemo, ora ragioniamo, con voce assai soave il
3228 IX | vi vien Lia; e co' vicini raguardamenti nutricano le loro fiamme.
3229 III | il preso ardire di volere raguardare le sante dèe. Ma le ninfe,
3230 XXXV | luogo ove belle donne si ragunassero, per vedere questa andai;
3231 XLI | con letizia agli angelici rai~mi seguirà nelle divizie
3232 I | suggetti, sospiri a quelli di Rainusia contrarii tira de' caldi
3233 XXXI | bene.~Ma ohimè, di che mi rallegro io? Io non avrò di questo
3234 XXIX | fu migliore che quella di rame seguente poi; la quale,
3235 XLVI | sé medesimo schernendo ramemora; e quale, tra' fauni e i
3236 XXVI | ramo con istrette foglie il ramerino utile a mille cose; e più
3237 XXVI | fronda, e èvvi in più alto ramo con istrette foglie il ramerino
3238 XXVI | nutrimenti, però che le ramose querce abondanti di molte
3239 XXVI | dell'umore d'uno giovinetto rampollo di pero d'uno antico e robusto
3240 XXXVIII| se l'ardente invidia e la rapace avarizia con la intollerabile
3241 XLII | XLII]~Rassicurossi allora Ameto e secondo lo
3242 XV | mosso a dimandarne Lia. Ma, ratemperato l'ardente disio, fra sé
3243 XXVI | quivi, sonati i tamburi e i rauchi corni e i tintinnanti bacini
3244 XLIX | fatto,~e verso i lor ricetti raviârsi,~io mi levai del luogo ov'
3245 IV | la madre mia,~co' suoi ravvolgimenti vinse e prese~con disusata
3246 XXXV | madre mia spesso ricerca la reale corte, nella quale il marito
3247 V | ne' lor suggetti? Chi mi reca a volere il bene sempre
3248 XXXV | continue il fuoco languente recai in chiara luce, cacciando
3249 XXXII | diversi atti s'ingegna di recare ad effetto ciò che per lui
3250 XXVI | rendé in molti doppi. E così recate da Cerere le non sapute
3251 XVII | zeffiro, a sé l'aure chiamava recenti, forse quale Cefalo per
3252 V | vita in quelli con quelli recherò all'ultimo fine. -~Poi,
3253 XLIX | delle ninfe belle,~que' recitanti, e de' loro amadori.~Li
3254 XXXI | piacevole voce i suoi amori recitare; e ella, ridendo e ardente
3255 XXXVIII| di privata persona, lui recò ad età virile e all'arme
3256 XXXII | maggese il debito uficio recusa d'adoperare. Onde elli,
3257 XXXVIII| quella de' presenti popoli recusate». E loro il solco mostrato,
3258 XXXVIII| voci gli armigeri le lente redini i passi fermando, il loro
3259 XXXV | pubescente di nuovo, sanza reducere la veduta donna ne' miei
3260 XXXVIII| e io, e da diminutivo di regali fummo cognominati. Il quale
3261 XIX | le province hanno salute,~reggono i re, e a' casi emergenti~
3262 XXXIX | abbiate,~se dentro alla divina regione~con fermo creder non passa
3263 XXVII | alle savie menti ov'ella regna.~I pensati consigli dà maturi~
3264 XXXVIII| intollerabile superbia, che in lei regnano, non la 'mpediscono, come
3265 XXXV | miseria si vide in Egina, regnante Eaco, quale quivi veduta
3266 VII | suono è spaventato; e per le regnanti Pliade a' venti ogni legge
3267 I | suoi exaltamenti, da umiltà regolata guidati, tolgono paura di
3268 XXIV | sanza aver pietà punirà i rei.~E giusto è che chi lei
3269 XLVIII | segnato, le vedute cose reiterando nella sua mente, in sé biasimando
3270 IX | graziose accoglienze più volte reiteraro, disposte le superflue cose,
3271 XXXV | fosse stata veduta. Ma la reminiscenza più ricordevole nella smarrita
3272 XXXV | che mai il tuo amore mi si renda, ora, i molti prieghi ragunati
3273 XXIX | annullare; e così feci. Io il rendei, di rozzo satiro, dotto
3274 XXVI | loro fiori, odori graziosi rendenti ne' tempi dovuti, si possono
3275 XXI | cielo quello che qui n'avea rendéo interamente. Ma io, non
3276 XXXV | e fruttiferi [i] popoli renderebbono, così a' Siculi avversi
3277 XXXIV | se Medea non tornasse a rendergliele, come ad Ensone. Certo ella
3278 XXIII | forse il tuo armigero ti renderò sano e con intero dovere
3279 XII | riposata, partitosi, la rendesse d'essenza d'oriental perla,
3280 XLIV | tanta cosa, e li 'ngegni rendete sottili a contemplarla,
3281 XXVI | difesa, con dritto riguardo rendeva a una plaga delle mondane,
3282 XV | lei, di ciò non curante, rendevano sì vezzosa che Ameto n'avea
3283 VII | luoghi di quella fedelissimi renditori. Egli, molto faticato, un
3284 XVI | subietto a te, disia.~Io rendo grazie al tuo valor con
3285 XXXV | iniquità di quello t'ha indegno renduto. E però sanza speranza di
3286 XXVI | tutte le piante siano da reprimere e come da legare, e in quali
3287 XXVI | teneva i libidinosi voleri reprimuti, fuori che allo ingenerare.~
3288 XXXVIII| beni dubbii della romana republica, venuti i romani prencipi
3289 XXXII | ricordandomi di Psice, la reputai felice e infelice; felice
3290 XXIII | forse non meno d'Ercule reputandomi degno, oltre al piacere
3291 XXXV | in uomini. Altri questi reputano i Fresapani e alcuni gli
3292 XXXVIII| cose, maravigliose e vere reputarono le parole del parlante Achimenide,
3293 VI | focosi disii lunghissime son reputate. Ameto, da non conosciute
3294 XXIII | molti sono stato e sono reputato agrissimo pugnatore.~Questa
3295 XXXV | che forse sua figliuola mi reputava, mi dimandò; e fu udita
3296 XXVI | ancora alcuna crespa, me reputi d'età vòta: ma io, antichissima,
3297 IX | non era dissimigliante, residenti come diritta colonna sopra
3298 XXIII | giovane, del suo onore tenera, resiste con più forza a' suoi voleri,
3299 XXII | noi forse darassi.~E se resister volesse nessuno,~cacciandol
3300 XXXVIII| padre loro. Ma per divino responso il luogo con tutte queste
3301 XXXVIII| molto, il quale ancora ci resta infino alle fresche ore,
3302 XXXVIII| romani padri si diliberò di restaurare le cadute mura di questa
3303 XXXVIII| lungo pensare, solamente restò loro nell'animo che lo sfortunato
3304 XXXVII | di cerve mature, a ogni rete, cane o istrale avvisate.
3305 XIV | exemplo prende ogni ben retta torma.~Io non fatico loro
3306 XXXVIII| sanza altra deliberazione reverenti cercarono la sua pace, la
3307 XXIX | e con iguali incensi la reverii e onorerò sempre. -~E quinci
3308 XXXVIII| chiamata. Ma ultimamente, riassunto il vero nome che ancora
3309 XXXV | E però sanza speranza di riaverlo giammai vivi omai come ti
3310 XXXII | felicissima poi d'averlo riavuto da Giove. Questi, avendo
3311 XII | sopra il dilicato collo ricadendo, più la fanno cianciosa.
3312 XII | sopra l'estremità del collo ricadere; e quindi, l'una verso la
3313 XXIII | più nell'usato fallo non ricadesse, se non per quanto gli fossero
3314 XV | quali, non so come legati, ricadeva sopra ciascuna tempia bionda
3315 XXVI | con maraviglioso ordine ricadevano ne' loro luoghi, e i vestimenti,
3316 XII | sia, di preziose veste, di ricche pietre, di rilucenti gemme
3317 XXVI | racconterò. Cipri, di molte città ricchissima, tenne il padre mio, non
3318 X | corpi, sonava all'ombre ricenti; e sonando aggiugneva alcuna
3319 L | negli ampi campi, gratulanti ricercan le torri; e gli stanchi
3320 V | più sottile investigazione ricercandosi, danna la rozzezza della
3321 XXXIV | l'armi, se con armi fia ricercata: niuno affanno mi sarà grave
3322 XLIX | insieme fatto,~e verso i lor ricetti raviârsi,~io mi levai del
3323 L | alla sua fine presente. Riceva adunque la santa dèa, me
3324 XXXVIII| Veseo; e stante ferma, non ricevea impedimento dal sole. E
3325 II | seno~me che più t'amo ancor riceverai.~Ecco ch'io vaglio poco,
3326 XXIX | cose che non sosterranno di riceverlo. Egli ci è stato manifesto
3327 V | piacerò, consolazione etterna riceverò nell'animo; se io, provando,
3328 XXXVIII| avanti che dal figliuolo ricevesse il mortal colpo, maritò
3329 XXXV | apersi; e quelle in esso ricevetti e tengo e terrò sempre,
3330 V | sopravenuta ombra alle sue case richiamò ciascuna e lui.~ ~
3331 XXI | non richiesta matrimonio richiede, di servir ti disponi. Tu
3332 XXXV | antico costume della città richiedéno; e con liete accoglienze,
3333 XXI | a cui la tua forma non richiesta matrimonio richiede, di
3334 XXXV | che essi aveano trovata. Ricolti dunque la seconda volta
3335 XXXII | ch'egli voglia dormire, ricomincia e dice:~«O giovane donna,
3336 X | pregarono che la canzone ricominciando cantasse. E chi avrebbe
3337 V | paura e l'angelica voce ebbe ricominciata la bella canzone, con timido
3338 XXVI | alcuna particella del non ricomperevole tempo. E mentre che io,
3339 XXXV | lo industrioso intelletto riconobbe il vostro viso; e con affermazione
3340 XXXV | E tutto quel giorno di riconoscervi col pensiero indarno faticai
3341 VII | graziose fronde e di fiori ricoperti, sostennero i lieti uccelli,
3342 XLIV | ebbe di drappi carissimi ricoperto, Agapes, in bocca spirandoli,
3343 XXXVII | alle cacce più volte si ricorda avere udita, sì come luogo
3344 XVIII | non renitente fu dato, ricordandolo, mi mette paura, pensando
3345 XVIII | degli iddii dell'acque, ricordantemi di ciò che già fatto aveano
3346 XXXV | altrove in me tentava di ricordarmi; ma il mutato vestire il
3347 XXIX | dicevole a questi amori. Ricordati che, come i fiumi le trascorrenti
3348 XXXV | Ma la reminiscenza più ricordevole nella smarrita memoria tornò
3349 XXIX | bisogni e come a favorevole ricorro ne' casi opportuni. Ma avendo
3350 III | frondi delle verdi piante; e ricreato alquanto, con li suoi cani,
3351 XXXII | del noioso marito alcuna ricreazione; e già rinfrescate nell'
3352 XXXVIII| potente iddio, e il luogo da' ricurvi aratri e da qualunque morso
3353 XXXV | me, che, risentito, co' ridenti compagni mi vidi alla entrata
3354 XXXI | pur le veggio, e s'io il ridico dirò il vero e nel pensiero
3355 L | cari versi, nella memoria riducendoti l'autorità di Catone dicente: -
3356 XXVI | simiglianza i suoi vestiri ridussi. E poi come ne' fervori
3357 XXVI | giardini menai. E nel mio stilo riduttolo sobrio e ordinato, ora di
3358 XXXVIII| volta l'aveano rifatta, fu riedificata la terza fiata; e da quelli
3359 XXXII | ancora casura come salio, riempie il mondo; e essi, di plebei
3360 XXXV | nulla altro espettanti, si riempierono d'uomini e di donne; e ciascuna
3361 XX | oltre modo d'ammirazione riempiono Ameto, il quale fra sé disiderava
3362 XXXVIII| stette distrutta; e di vepri riempiuta e di pruni, di sé appena
3363 XXXVIII| stata Lucina che in brieve, riempiute l'antiche mura, gli strinse
3364 XXXI | cominciò a parlare, Ameto rientrò ne' primi pensieri, ma con
3365 VIII | e gli occhi miei~lieti rifà col tuo giocondo aspetto.~
3366 III | sbracciate, con le candide mani rifacean belli con le fresche onde;
3367 XXXVIII| effetto, e la caduta Tebe rifare sotto migliore cielo. Elli
3368 XXXVIII| che altra volta l'aveano rifatta, fu riedificata la terza
3369 XXXVIII| popolo renderono alle mura. Rifatte le quali, con nome dubbio
3370 IX | asciugati i caldi sudori, si rifé bella dove mancava; e co'
3371 XXVI | parole la mia Pomena mi rifece sicura, lodandomi che queste
3372 XXXII | quanto potei, con ragione rifiutai, usando quelli di colui
3373 XXI | per altra dèa, dove da lei rifiutata non fossi. Consentì a questo
3374 XXIX | era da dovere essere da te rifiutato, se non per una: ch'egli
3375 XXVI | E poi come ne' fervori rifiutavano le piante essere rigate
3376 XXXVII | suggetto li paia grave o il rifiuti, ma solamente gli altri,
3377 V | ma dopo questo pensiero riforma il primo, e dopo il primo
3378 XXXV | che quello era stato, pure riformò la non falsa fantasia nella
3379 XXXV | focoso amadore, ad alcuno rifrigerio donare a' miei ardori; alli
3380 VII | dipinta, da argentali onde rigata, si mostrò lieta, e a Zeffiro
3381 XXVI | rifiutavano le piante essere rigate dicendoli, e come ancora,
3382 XXVI | doveano essere di Danao, rigati d'Acheloo, d'Alfeo e da
3383 XII | lucenti sintille per lo caldo rigato, con sottilissimo velo e
3384 XII | tumefatte né per magrezza rigide, di convenevole spazio contento,
3385 IV | strani;~e ciò che 'n el fu rigido e silvestro,~cioè amore
3386 XV | sinistro braccio e sopra quello rigittato, mostrando il verde rovescio,
3387 XXXVIII| deleti, a porre freno a' rigogli di quella, per li romani
3388 XXXV | invitta origine; e lieto con rigorosa giustizia e con non pieghevole
3389 XV | alla fonte. Laonde Ameto, riguardandole, in sé multiplicando l'ammirazioni,
3390 V | porre fine a quello col riguardarla, più forte gli apparecchia
3391 XXIX | voltate, tutte cominciarono a riguardarmi. Oh quante ve n'ebbe che
3392 XV | mirasse, quasi nol muovono a riguardarsi, sì gli è cara la luce di
3393 XXX | fu da Cupido, avendo e' riguardato~il fondamento del cicilian
3394 XXIX | Di questi molti che me riguardavano, udiva io d'alcuni i ragionamenti
3395 XXVI | risecando i troppi lunghi rami e rilegando gli sciolti, avvenne un
3396 XXXVIII| edificii mirabili simile a Roma rilevarono Florenzia, e insieme di
3397 XXXIX | per mia;~e dopo questa il rilevarsi degno~poi la spogliata Dite
3398 XVIII | mostravano attente, disse:~- Nel rilevato piano dall'onde egee, nel
3399 I | piangere accompagnato non rilieva il caduto, né gli si può
3400 IX | coperta parte in piccioli rilievi sospesa sopra la cinta veste,
3401 XII | veste, di ricche pietre, di rilucenti gemme e di caro oro circundata
3402 XV | nel mezzo del petto di lei rilucesse, a costei risplendea sopra
3403 XV | tanto avanti che libera li rimanea dell'altra la vista, levò
3404 XXXVIII| ereditaria ragione ti doniamo, il rimanente libera lasciando al reggente
3405 XXVI | poterono, molte volte vedute, rimanere nella mente, le quali, se
3406 XXXVIII| abbracciando quelli che rimanieno e teneramente dicendo addio,
3407 III | vivo, seguieno; e egli, rimembrandosi d'Atteon, con le mani si
3408 XLVII | laniata e disiguali.~Omai, rimesse en la tua deitate,~mi tacerò;
3409 XVII | avendo in mezzo messo Ameto, rimettono, ridendo, nello albitrio
3410 XXIII | che elli ebbe così detto, rimirandomi fiso, si tacque. Ma io niun'
3411 XV | donnescamente con occhio vago rimirandosi intorno, venirsene dopo
3412 XXXVIII| essi intenti a queste cose rimirano, Achimenide, stante sopra
3413 XXXVIII| forse come a Cadmo venne rimirante il serpente, mi percosse
3414 XLII | discendono intra' mortali. E rimirati delle donne gli aspetti,
3415 XXXVIII| dubitando d'offendere; e intenti rimiravano le solenni cose e con vago
3416 XXXVIII| nell'albitrio delli iddii rimisono il nominarla. E però che
3417 XVI | dal mio domandar non sia rimosso~tosto l'effetto, ma compiutamente~
3418 VII | in acconciare reti, in rimpennare saette, in aguzzare li spuntati
3419 XXXIX | misterio sacro~per lo qual rinasciam, gittando via~delli primi
3420 XXXVIII| i sacrificii e' giuochi rincominciarono. La fine de' quali venuta,
3421 XXXII | e a sentire de' passati rincrescimenti del noioso marito alcuna
3422 XXXII | alcuna ricreazione; e già rinfrescate nell'acque, le dissi:~«O
3423 XXVI | terra, con argentate onde rinfrescava le aride gole. E chi dubita
3424 III | rozza mano, l'arida bocca si rinfrescò con l'umide frondi delle
3425 XI | prosperitate~con laude pia ringrazia il donatore,~la sua cercando
3426 XXXII | di tanta sollecitudine ringraziai la dèa. Noi eravamo ancora
3427 XIII | sua canzone; al quale Lia ringraziandolo disse:~- Meritino gl'iddii
3428 XXXV | promettere di servarli e ringraziarla della promessa, si tolse
3429 XLVII | del petto mio, insurgo a ringraziarti,~e teco insieme queste donne
3430 XXXI | deità di tanta grazia io mi ringrazii, se non l'amata Lia. Certo
3431 XVI | posso più dare~divota, vi ringrazio di tal bene~qual v'è piaciuto
3432 XXXV | cominciati fondamenti altra volta rinnova nelle piagge alte e a quelli
3433 XXXII | veduti più secoli che il rinnovante cervio, dagli anni in poca
3434 XXXVIII| adietro da Dardano; e quivi rinoverai la caduta Tebe ne' miei
3435 IX | fonte s'asettarono a sedere, rintegrando Lia, con la licenza di loro,
3436 XXXVIII| dopo picciolo spazio si rintegrasse; e poi la terza volta, vegnente
3437 XXXVIII| suo Tebe d'un altro Orcamo rintegrerebbe. Venne il tempo, e Lucina,
3438 XXXVIII| le indebilite virtù, si rintuzzarono le loro forze che appena
3439 XXXVI | ancora, che la graia~moneta rinunciò e de' Sanniti,~ben ch'alli
3440 XXIX | inviteranno altrui, fieno rinunziate, e giustamente. Niuna età
3441 XLVII | quelle in seta o in drappi rinvolva,~e in molte parti legate
3442 XIV | guari; e il lor latte è rio,~né può vitali agne' mai
3443 XXXVIII| nella quale gran parte riparavano de' suoi seguaci. I quali
3444 XXVII | spande, aprendo gli avuti ripari.~E com'io dissi, già alla
3445 V | parole della udita canzone ripensando, tutte le 'ntende, ma solamente
3446 XLIX | e di ciò forte fra me il ripigliava.~E di lui invidioso, palesare,~
3447 XXXV | pensieri vinto, soave sonno mi ripigliò. Né prima nel profondo di
3448 XI | eminente,~in pietra ferma riposando altrui,~acciò che di cader
3449 III | Ma i giacenti cani delle riposanti ninfe, levati di colui alla
3450 XXXII | tirati da bianchi uccelli, si riposarono. Certo io non so s'egli
3451 XLVIII | lassi zeffiri cercavan di riposarsi. Onde ciascuna i vestimenti,
3452 XVIII | Febo aspettato, poi che con riposato animo conobbe la sua deità,
3453 XVII | tenendo, quasi stanca si riposava. E nondimeno aveano gli
3454 XLIV | Fiammetta, la quale nel luogo il ripose donde era stato levato,
3455 VII | rivi prendono piacevoli riposi. La quale, se avviene che
3456 XII | frutto di ciò c'ha veduto e' riposto nelle parti nascose; il
3457 XXXII | come alla dèa piacque, riprendemmo i vestimenti. E uscite dell'
3458 VII | canto, gaie, cominciarono a riprendere il cielo, e tutta la terra,
3459 XXXII | chiamata dèa; e subitamente ripresa la vera forma, m'empié di
3460 XXIX | tosto l'effetto, un poco ripreso ardire, con la voce che
3461 XV | assettate si furono, si ripuose a sedere. E tutte insieme
3462 XXXV | acciò che colpevole non sia riputata la madre mia, né di rotta
3463 XII | non in terra ma in cielo riputava di stare, riguardando e
3464 XII | sinistra incrocicchiate, risalire al colmo del biondo capo;
3465 XXXVIII| vagare, Ulisse co' suoi, risaliti sopra i suoi legni e venuti
3466 VII | aguzzare li spuntati ferri e in risarcire li faticati archi e le loro
3467 VII | speranza gli porge di Lia, riscalda con più acceso animo; e,
3468 VIII | serbo; e già per poco~non si riscaldan per la tua stanza.~Con queste
3469 XXXIII | prende del mondo fa bello,~riscaldando ciascuna fredda mente,~dimostrando
3470 XXIX | atti si sono ingegnati di riscaldarti, e tutti alle loro case
3471 XXXVIII| risolveron nell'aere, e i riscaldati altari e i dati sacrificii
3472 XXVIII | quella in sé tornato, si riscosse non altrimenti che Acchille
3473 XXXVIII| tutti gli ascoltanti si riscossono. Per le quali cose, maravigliose
3474 XXVI | aprendo le vie all'acque, risecando i troppi lunghi rami e rilegando
3475 XXXV | si partisse da me, che, risentito, co' ridenti compagni mi
3476 XXIII | con abandonate redine, riserbando le loro vendette a giusto
3477 XXXVIII| più lunga fortuna s'avria riserbata ch'ella non fece. Questa,
3478 XXXVIII| fuoco, appena fra la cenere riservò i suoi vestigii con l'antico
3479 XXXII | altro fuoco acceso che io, risi e contenta con occhio vago
3480 XXVI | Danubio, crescente per le risolute nevi, e Isera erano lietamente
3481 VIII | gli archi, per lo caldo risoluti,~porger non possono or le
3482 XIII | largo fiato donando, quello risoluto in suono, con preste dita
3483 XLVII | invidia quelli giammai non risolva,~o le mie carte, ad odio
3484 XXXVIII| acceso, in vapori lievi risolvea, tutto lasciando il mondo
3485 XXIX | mormorii in voce espedita risolvéo in queste parole:~«O giovane
3486 XXXVIII| disio. I nebulosi fummi si risolveron nell'aere, e i riscaldati
3487 XXXVIII| si vide uscito. Di questo risono tutti gl'iddii; ma, le risa
3488 XV | lei rilucesse, a costei risplendea sopra la destra spalla.
3489 XXXV | chiari di fede e di virtù risplendenti, nell'armi feroci e agli
3490 IX | riguardanti; e sotto esse risplendono due occhi di tanta chiarezza
3491 VIII | e le tue parti ciascuna risponde~sì bene al tutto, e 'l tutto
3492 IX | belle e all'altre parti ben rispondenti le dette ch'a forza è tirato
3493 XXXV | ciò che tu vuogli io ti risponderò».~Me non spaventarono le
3494 XIII | suoi versi cantando, Acaten rispondesse. Per la qual cosa Alcesto,
3495 XXXV | perché bene il mio viso non rispondeva al pensiero, e la mia bellezza
3496 XXVI | quale, quadro, tre altre ne rispondieno, ciascuna dal mezzo mossa
3497 XXXII | séguita, alle parti predette rispondono con proporzione più dannabile.
3498 XXI | sua imagine, a mia madre risposi me presta a' matrimonii
3499 XXVII | nacque nell'onde salate,~ristando sol nel toro geniale.~Minerva
3500 XXX | data nel cuore ognor, sanza ristare,~da' vizii opposti alla
3501 XXXV | l'antiche case di Evandro ristora; e di mura co' suoi successori
3502 XLVII | in molte parti legate e ristrette,~portate via, la man gallica
3503 XXXVII | fervente disio, nelle spalle ristretto, dice fra sé: - Ora foss'
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