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Antonio Ghislanzoni
Libro segreto

IntraText CT - Lettura del testo

  • Didone abbandonata   OSSIA   LA FONDAZIONE D'ITALIA   Commedia-Opera-Ballo
    • ATTO TERZO
      • SCENA PRIMA.   Atrio nella Reggia di Didone. Didone in abito da caccia, il Ministro delle finanze, il Prefetto.
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ATTO TERZO

 

SCENA PRIMA.

 

Atrio nella Reggia di Didone.

Didone in abito da caccia, il Ministro delle finanze, il Prefetto.

 

Did. Insomma, pensateci voi... Vi hanno dei doveri internazionali che debbono essere rispettati da qualunque governo civile; fra questi io pongo in prima linea il dovere dell'ospitalità. Non sia detto che dai nostri liberi Stati venisse respinta questa illustre falange di emigrati politici, i quali non sono rei d'altro delitto, fuorchè di aver veduto la loro patria consumarsi in un incendio. È dunque necessario che il Parlamento decreti una somma speciale pel mantenimento dell'emigrazione troiana. Voglio che a ciascun emigrato si assegni un sussidio mensile in ragione della nascita, dei titoli, dei gradi, delle cariche civili e militari. Io sono d'avviso che un buon prestito di cinquecento milioni provvederà sufficientemente alla bisogna. Che ne dite, onorevole ministro delle finanze?

Min. La Maestà Vostra non deve ignorare che ogni qualvolta un'operazione finanziaria di tal genere incontrò nel paese delle serie difficoltà, queste non partirono mai dal suo gabinetto. Non oserò però dissimulare all'Altezza Vostra che da alcun tempo l'opposizione si è molto rinvigorita alla Camera, e vi è a temere che la misura di stanziare una somma per sussidio dell'emigrazione troiana abbia ad essere respinta non solamente dalla sinistra, ma anche dal terzo partito.

Pref. Sicuramente. Il terzo partito è forte...

Did. Voi pure, onorevole Prefetto, siete d'avviso che la proposta non incontrerebbe l'approvazione della maggioranza?

Pref. Ho detto che il terzo partito è forte...

Min. La sinistra è compatta...

Did. La sinistra!... Il terzo partito! Mi fate ridere, onorevoli amici. Sarà dunque vero che io... io donna inesperta e quasi esordiente alla vita politica, debba spiegare a voi i meccanismi segreti del sistema costituzionale, e insegnarvi in qual modo si formino alla Camera le maggioranze? I deputati della sinistra vi fanno paura... Ma non avete ancora capito che la più parte di questi signori non attendono, non vagheggiano che una occasione favorevole per passare alla destra con armi e bagaglio? Gli uomini del partito governativo per essi sono gente venduta; ogni qualvolta la maggioranza vota in nostro favore, i sinistri esclamano alla corruzione... Non vi pare che con questa maniera di linguaggio essi vi dicano apertamente: signori ministri, lasciate correre qualche spicciolo e saremo con voi?... Ho assistito qualche volta dalla tribuna reale alle sedute della Camera; e sempre, quando intesi un deputato dell'opposizione apostrofare un onorevole della destra col titolo di venduto e di corrotto, negli sguardi dell'oratore, nella concitazione dei gesti, nell'enfasi delle declamazioni mi parve leggere questo segreto concetto: non vi ha dunque nessuno, proprio nessuno che finalmente mi usi la buona grazia di comperarmi!

Min. Ah! Regina! non credo adularvi asserendo che in questo momento voi siete all'altezza della situazione...

Pref. Che l'ombra del vostro augusto consorte mi perdoni, se io non esito a proclamare che mentre a quell'ottimo Re noi dobbiamo saper grado dello Statuto accordatoci, voi prima, voi sola ci avete insegnato ad interpretarlo e ad applicarlo in maniera che desso riesca a vero vantaggio del paese.

Did. Dunque?...

Min. S'è capito...

Pref. Lasciate fare, regina...

Did. Quanti sono i deputati della destra?

Min. Centoventuno.

Did. Quelli di sinistra... e del terzo partito?

Min. Centoventisette...

Did. Bisogna, perchè passi la legge, assicurarsi un'altra trentina di voti... Mi avete inteso? Convien comperare... e corrompere; e gli uomini da comperare e da corrompere, voi sapete oramai dove si trovano. Solamente vi raccomando di dare la preferenza ai più spiantati, i quali costano meno, ed hanno anche (bisogna esser giusti) un certo diritto di precedere i colleghi.

(squillo di corni)

Pref. Regina... i corni hanno dato il segnale della caccia...

Did. Addio, ministro... A rivederci, onorevole Prefetto... Voi mi raggiungerete più tardi... Se Jarba domanda di me, ditegli che per tutta la giornata sarò invisibile. La festa d'oggi vuol esser tutta dedicata all'illustre degli Anchisi ed ai nobili suoi seguaci. Se quel superbo e brutale imperatore se ne immischiasse, potrebbero nascere tali agitazioni e tumulti da mettere in fuga la selvaggina e compromettere l'ordine materiale del paese.

Min. Vi auguro buona caccia... Ma ho paura che con questo maledetto scirocco gli uccelli non si levino...

Pref. La regina non ha che a presentarsi... a muovere uno sguardo...

Did. (che si sarà affacciata alla finestra). Enea monta a cavallo... Aspettatemi... Aspetta, tesoro... (esce rapidamente).

Pref. (da allontanandosi) Pazza... per quel troiano... maledetto...

Min. (da ) Bisogna spacciare quel troiano, o il paese è perduto (esce).

 

 

 




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