ATTO TERZO
SCENA PRIMA.
Atrio nella Reggia di Didone.
Didone in abito da caccia, il Ministro delle finanze, il Prefetto.
Did. Insomma, pensateci voi... Vi
hanno dei doveri internazionali che debbono essere rispettati da qualunque
governo civile; fra questi io pongo in prima linea il dovere dell'ospitalità.
Non sia detto che dai nostri liberi Stati venisse respinta questa illustre
falange di emigrati politici, i quali non sono rei d'altro delitto, fuorchè di
aver veduto la loro patria consumarsi in un incendio. È dunque necessario che
il Parlamento decreti una somma speciale pel mantenimento dell'emigrazione
troiana. Voglio che a ciascun emigrato si assegni un sussidio mensile in
ragione della nascita, dei titoli, dei gradi, delle cariche civili e militari.
Io sono d'avviso che un buon prestito di cinquecento milioni provvederà
sufficientemente alla bisogna. Che ne dite, onorevole ministro delle finanze?
Min. La Maestà Vostra non deve
ignorare che ogni qualvolta un'operazione finanziaria di tal genere incontrò
nel paese delle serie difficoltà, queste non partirono mai dal suo gabinetto.
Non oserò però dissimulare all'Altezza Vostra che da alcun tempo l'opposizione
si è molto rinvigorita alla Camera, e vi è a temere che la misura di stanziare
una somma per sussidio dell'emigrazione troiana abbia ad essere respinta non
solamente dalla sinistra, ma anche dal terzo partito.
Pref. Sicuramente. Il terzo partito è
forte...
Did. Voi pure, onorevole Prefetto,
siete d'avviso che la proposta non incontrerebbe l'approvazione della
maggioranza?
Pref. Ho detto che il terzo partito è
forte...
Min. La sinistra è compatta...
Did. La sinistra!... Il terzo partito!
Mi fate ridere, onorevoli amici. Sarà dunque vero che io... io donna inesperta
e quasi esordiente alla vita politica, debba spiegare a voi i meccanismi
segreti del sistema costituzionale, e insegnarvi in qual modo si formino alla
Camera le maggioranze? I deputati della sinistra vi fanno paura... Ma non avete
ancora capito che la più parte di questi signori non attendono, non vagheggiano
che una occasione favorevole per passare alla destra con armi e bagaglio? Gli
uomini del partito governativo per essi sono gente venduta; ogni qualvolta la
maggioranza vota in nostro favore, i sinistri esclamano alla corruzione... Non
vi pare che con questa maniera di linguaggio essi vi dicano apertamente:
signori ministri, lasciate correre qualche spicciolo e saremo con voi?... Ho
assistito qualche volta dalla tribuna reale alle sedute della Camera; e sempre,
quando intesi un deputato dell'opposizione apostrofare un onorevole della
destra col titolo di venduto e di corrotto, negli sguardi
dell'oratore, nella concitazione dei gesti, nell'enfasi delle declamazioni mi
parve leggere questo segreto concetto: non vi ha dunque nessuno, proprio
nessuno che finalmente mi usi la buona grazia di comperarmi!
Min. Ah! Regina! non credo adularvi
asserendo che in questo momento voi siete all'altezza della situazione...
Pref. Che l'ombra del vostro augusto
consorte mi perdoni, se io non esito a proclamare che mentre a quell'ottimo Re
noi dobbiamo saper grado dello Statuto accordatoci, voi prima, voi sola ci
avete insegnato ad interpretarlo e ad applicarlo in maniera che desso riesca a
vero vantaggio del paese.
Did. Dunque?...
Min. S'è capito...
Pref. Lasciate fare, regina...
Did. Quanti sono i deputati della
destra?
Min. Centoventuno.
Did. Quelli di sinistra... e del terzo
partito?
Min. Centoventisette...
Did. Bisogna, perchè passi la legge,
assicurarsi un'altra trentina di voti... Mi avete inteso? Convien comperare...
e corrompere; e gli uomini da comperare e da corrompere, voi sapete oramai dove
si trovano. Solamente vi raccomando di dare la preferenza ai più spiantati, i
quali costano meno, ed hanno anche (bisogna esser giusti) un certo diritto di
precedere i colleghi.
(squillo di corni)
Pref. Regina... i corni hanno dato il segnale
della caccia...
Did. Addio, ministro... A rivederci,
onorevole Prefetto... Voi mi raggiungerete più tardi... Se Jarba domanda di me,
ditegli che per tutta la giornata sarò invisibile. La festa d'oggi vuol esser
tutta dedicata all'illustre degli Anchisi ed ai nobili suoi seguaci. Se quel
superbo e brutale imperatore se ne immischiasse, potrebbero nascere tali
agitazioni e tumulti da mettere in fuga la selvaggina e compromettere l'ordine
materiale del paese.
Min. Vi auguro buona caccia... Ma ho
paura che con questo maledetto scirocco gli uccelli non si levino...
Pref. La regina non ha che a
presentarsi... a muovere uno sguardo...
Did. (che si sarà affacciata alla
finestra). Enea monta a cavallo... Aspettatemi... Aspetta, tesoro... (esce
rapidamente).
Pref. (da sè allontanandosi)
Pazza... per quel troiano... maledetto...
Min. (da sè) Bisogna spacciare
quel troiano, o il paese è perduto (esce).
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