SCENA OTTAVA.
La sala delle Cariatidi nel Palazzo
Reale.
La principessa Anna,
Berta, Clivia, Rubinia, suonatori che salgono sovra una impalcatura,
Comici, Corifei e Ballerine nel fondo della scena. Il maggiordomo ed altri
servi affaccendati.
Anna (alle damigelle che formano
cerchio sul davanti della scena). Comincio ad essere inquieta. Come
avviene che la mia augusta sorella non torna ancora dalla caccia, con un tempo
così indiavolato? Spero bene che qualcuno, o qualcuna, avrà pensato a mandarle
un paracqua!
Berta. Mah!
Clivia. Spero anch'io...
Rubinia. Sicuramente.... si doveva
pensare...
Anna (volgendosi al Maggiordomo).
Dite un po', maggiordomo: avete pensato a mandare una dozzina di ombrelli nella
foresta dove la regina sta cacciando col nobile troiano?
Magg. Si è pensato di fatto, ma nelle
guardarobe reali non s'è trovato più nè un paracqua, nè un parasole, nè un
paravento... Pare che questi illustri troiani...
Anna (con sdegno). Zitto là,
imbecillone! Oseresti supporre?... (con qualche inquietudine) Ma quanto
tardano a tornare?... Il biondo aveva promesso di raggiungermi alla reggia
entro dieci minuti (consultando l'orologio). Per bacco! in ritardo di
mezz'ora!... Se i treni della ferrovia non mi avessero abituata a tali
inconvenienti, per Giove comincerei ad inquietarmi... Si può ben perdonare al
più tenero degli amanti ciò che si tollera da una locomotiva a vapore (va a
passeggiare nel fondo della scena).
Berta (sottovoce alle ancelle).
Il mio morettino è andato ad appiattarsi in cantina, dove io ho promesso di
raggiungerlo appena saranno cominciate le danze.
Clivia. Sono inquieta pel mio piccolo
Ascanio...
Rubinia. Saresti innamorata di quel
monelluccio?
Clivia. Ciascuno ha i suoi gusti... Non
darei il dito mignolo di quell'amore per tutto il vecchio carcame del tuo Mironte...
Rubinia. Va pur là, che ti leccheresti le
dita!... Mironte ha promesso di sposarmi e di condurmi con lui in Italia...
alla prossima primavera... (Rumori diversi nel fondo della scena.)
Berta. Cos'è accaduto?... Quale scompiglio!
Qualche disgrazia... senza dubbio...
Clivia. Il prefetto!
Rubinia. I ministri!
Berta. Il questore! (Tutte si avviano
verso il fondo della scena, dove cresce l'agitazione).
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