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Antonio Ghislanzoni
Libro segreto

IntraText CT - Lettura del testo

  • Didone abbandonata   OSSIA   LA FONDAZIONE D'ITALIA   Commedia-Opera-Ballo
    • ATTO SECONDO.
      • SCENA PRIMA.   Cupido entra in scena armato di varii dardi, e si pone a sedere sovra una tavola cantarellando.
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SCENA PRIMA.

 

Cupido entra in scena armato di varii dardi, e si pone a sedere sovra una tavola cantarellando.

 

I.

 

Io sono il bel Cupido,

Il nume dell'amor;

Figlio son io di Venere,

M'è ignoto il genitor.

V'è alcun che può conoscere

Il vero suo papà?...

Mia madre era sensibile...

Di tutti avea pietà.

Lalarà - lalarà.

 

II.

 

Di scendere a Cartagine

Giunone mi ha ordinato;

Enea co' suoi famelici

Troiani è qui arrivato;

Vuole l'amabil Dea

Che quel briccon di Enea

E la regina vedova

Delirino d'amor.

Quand'ella passerà,

La freccia scoccherò;

Se una non basterà,

Venti ne scaglierò,

Così quel sen grassissimo.

Forse trapasserò.

Mettiamci in breccia

Coll'arco in mano...

Ecco una freccia

Che andrà lontano...

(guarda verso la galleria)

Ella si appressa...

È proprio dessa...

Larà - Larà!

Questa per certo

La colpirà.

(tira il colpo e fugge).

 

 

 




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