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Antonio Ghislanzoni
Libro segreto

IntraText CT - Lettura del testo

  • Didone abbandonata   OSSIA   LA FONDAZIONE D'ITALIA   Commedia-Opera-Ballo
    • ATTO TERZO
      • SCENA SESTA.   Eolo, Euro, Enea, Agate.
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SCENA SESTA.

 

Eolo, Euro, Enea, Agate.

 

Eolo. Sì, noi siamo teco...

Euro. E per voler di Giove, disposti ad ogni tuo cenno.

Enea. Qual è il vostro nome, o nobili amici?

Euro. Euro, a' tuoi ordini.

Eolo. Eolo, per servirti, se al fratello non basterà il fiato...

Enea. Venite, dunque!... E tu, fido Acate, rimani qui un breve istante per tenere a bada la regina, nel caso ch'ella si destasse e chiedesse di me... Se poi la tua fervida fantasia ti suggerisse qualche abile strattagemma per liberarti più presto da questa seccatura, opra di tuo senno. Ma... qual rumore! chi vedo!!! Jarba, il re moro, che si avanza a gran passi, colla sciabola sguainata, e seguito da un drappello de' suoi cosacchi... Per Giove! la nostra posizione si fa difficile... Qui ci vuol del coraggio...

Acate. Sì: ci vuol del coraggio! fuggite!...

Enea. Ma se egli mi insegue...

Acate. Fuggite, vi replico!

Eolo - Euro (spiegando le ali). Sulle ali dei venti!

Enea. Grazie, nobili amici, mi ero scordato...

(Enea sale in groppa ai venti, che subito prendono il volo verso la spiaggia).

 

 

 




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