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Antonio Ghislanzoni
Libro bizzarro

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  • GIUDA ISCARIOTA
    • XLVII.
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XLVII.

 

I funerali di Bartolomeo De-Majocchi si celebrarono a Gerusalemme con pompa non più veduta, e nella epigrafe piramidale esposta sulla facciata del tempio, il di lui nome per la prima volta si vide accompagnato col titolo di conte.

Fatto è, che dopo la morte dell'istitutore, il negozio detto della Bolognesina restò chiuso parecchi giorni per riaprirsi sotto la nuova ditta Barabba e Compagni. La vedova De-Majocchi si ritirò dal commercio cedendo la bottega e l'avviamento al suo primo garzone di macelleria. Maritò l'unica figliuola al figlio primogenito del governatore cav. Ponzio Pilato, indi lasciò Gerusalemme per chiudersi in una sua villa sul lago di Como, dove fino alla morte attese agli esercizi spirituali in compagnia di un frate gesuita.

La De-Pilato, unica ereditiera dell'immensa fortuna, menò brillantissima vita, continuando la tradizione paterna quanto a condotta politica e religiosa. Le sue sale erano convegno della più eletta aristocrazia e dei più alti dignitari ecclesiastici. E quando ella, per capriccio o per spirito di opposizione, rifiutava di concorrere a qualche opera pia, o negava il solito tributo alla Cassa di San Pietro, i preti non mancavano di ripeterle: vostro padre.... quello sì, ch'era un sant'uomo... e Dio gli ha dato del bene!...

 

 

 




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