XIV.
La marchesa era una donna di circa sessantacinque
anni, ma l'opinione pubblica si ostinava ad attribuirgliene una dozzina di più,
tanto nelle apparenze corporee ella arieggiava il decrepito. Portava una
immensa parrucca di peli rossicci, aveva le dentiere rimesse, e un occhio di
cristallo della fabbrica Vernet e Compagni. Ma Giuda non era uomo da badare a
cotesti accessori volgari della materia. La marchesa era ricca, milionaria, a
dir di taluni. Ella rappresentava per lui l'incarnazione di un ideale
vagheggiato.
Nelle inserzioni a pagamento dei
giornali della sera, Giuda avea letto che la vecchia marchesa aspirava di tutto
cuore ad un giovane e robusto marito. Quell'avviso, molte volte riprodotto a
caratteri distinti, non poteva dar luogo ad equivoci. La marchesa si
qualificava: madamigella di illustre progenie, piuttosto attempata, ma sana
di mente e di corpo, e dotata di cospicuo patrimonio, disposta a sposare un
giovane di ragguardevole famiglia e fornito di sufficienti fortune.
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