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Paolo Mantegazza
L'arte di prender marito

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  • PARTE SECONDA.   IL MANOSCRITTO DEL BABBO.
    • IL MARITO GELOSO.
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IL MARITO GELOSO.

Scommetto, cara fìgliuolina mia, che più d'una volta, pensando al tuo ideale di sposo futuro, te lo sei immaginato alquanto geloso; e quasi tutte le donne la pensano come te.

Eppure; l'ho detto e scritto cento volte in vita mia, avete tutte quante torto marcio.

Si può essere gelosi senza amare e si può amare senza gelosia. A voi pare, che un uomo, che non diffida della propria moglie, che non si mostra turbato, se un altro la trova bella e glie lo fa capire, è un uomo che vi disprezza o non vi cura.

Alcune donne nei loro falsi giudizii giungono a tanto da misurare l'intensità dell'amore dal grado di gelosia. Uomo non geloso vuol dire uomo indifferente; uomo geloso, uomo amoroso; uomo gelosissimo, uomo innamoratissimo.

Non auguro a queste infelici, ch'esse abbiano a trovare un marito geloso. Sarebbero ben punite dell'errore di quel loro giudizio!

È naturale, che noi tutti cerchiamo di difendere dalle mani altrui quel che ci è caro; è naturalissimo che noi vogliamo conservare la nostra dolce compagna dagli artigli e dalle carezze dei briganti d'amore; ma, se abbiamo stima di lei, dobbiamo esser sicuri che nessun attacco potrà ferirla e che quando ella diffidasse delle proprie forze, ci invocherebbe come alleati suoi.

Ma diffidare ad ogni ora di esser traditi, ma guardare in cagnesco ogni uomo che si avvicina a lei o le parla o le sorride, è offenderla senza diritto, è tormentarsi senza ragione; è avvolgere il proprio nido d'un fumo acre e pungente, che mozza il fiato e asfissia l'amore.

Quante donne son cadute per protestare contro il marito poliziotto o carabiniere, che le circondava di spie, di tranelli; di una rete molesta di diffidenze e di sospetti!

Se la virtù non basta a difenderci dalla gelosia, almeno sia geloso per qualche cosa!

In quasi tutte le svariate forme di gelosia entra l'amor proprio più che l'amore.

La gelosia di puro amore non è che un dolore; forte, fortissimo, ma dolore.

La gelosia d'amor proprio è dolore, ma è più ancora ira, dispetto; reazione dell'orgoglio virile offeso in tutto ciò che ha di più delicato e di più irritabile.

La gelosia d'amore piange e implora, si umilia e prega.

La gelosia d'amor proprio schiamazza e maledice; percuote e uccide.

Gli assassini delle donne infedeli son quasi sempre assolti dalla vox asinorum del giurì; perchè ogni giurato si sente offeso e minacciato dall'amante fortunato; ma io li condannerei, se avessi la sventura di esser giurato.

Li condannerei, perchè in essi non vedo che il grido e il morso della belva umana, e perchè dopo tutto sono omicidi; e nessuno al mondo ha il diritto di uccidere un altr'uomo.

Deploro e compatisco il marito, che uccide l'amante fortunato; maledico e condanno quello che ammazza la moglie o l'amante, che si lorda le mani del sangue di una donna, con cui ha diviso i baci e le carezze d'amore; che è forse la madre dei suoi figliuoli.

Uccidere una donna è la più brutale delle viltà, la più animalesca delle violenze, e applaudo quelli, che dopo il delitto uccidono stessi. Ammazzano, ma si infliggono la pena della loro brutalità. La terra non può sopportarli, la società umana e civile non può contarli fra i suoi.

Raca ad essi! Mille e mille volte maledetti gli assassini delle donne.

E maledetti con essi i giurati e i giudici, che li assolvono, calpestando la più giusta delle giustizie!

 

L'uomo geloso per temperamento, lo è così fatalmente, così necessariamente, che non può nascondere in nessun modo la propria debolezza, che non vorrei chiamare passione; perchè se di questa ha le violenze e gl'impeti irragionevoli, non ne ha però i simpatici ardori, gli scatti generosi.

Egli è in uno stato di diffidenza cronica, che ne avvelena il sangue, che ne contorce i gesti, che ne deforma la parola e l'accento.

Ogni parola di simpatia innocente o di lode diretta dalla propria moglie ad un altro è un amore che incomincia, è una violazione di domicilio. Ogni amicizia è un adulterio, un sacrilegio; un delitto che si trama o è già compiuto.

Ogni uomo che si avvicina alla nostra donna è un nemico, e il sospetto si erige convulso, feroce, e diviene accusa, condanna. Al lampo della diffidenza tien subito dietro il fulmine della minaccia, l'insolenza dell'accusa, l'ingiustizia della calunnia.

L'uomo geloso ha tutti i diritti, nessun dovere.

L'uomo geloso è un poliziotto ed è un tiranno; per cui presenta in una volta sola tutte le insidie piccine, maliziose, ributtanti della spia e tutte le prepotenze brutali del boia.

Ogni atto, ogni parola della moglie è passata alla trafila dell'inquisitore, ogni sguardo che dirige ad un uomo e ogni sguardo che l'uomo dirige a lei, è studiato colla lente d'un ottalmoscopio, più acuto di tutti quelli inventati dai medici oculisti.

L'uomo geloso è sempre armato di lenti per vedere ciò che c'è o non c'è; di tutte le armi da taglio e da fuoco per ferire o per uccidere. Le armi da taglio son sempre affilate, quelle da fuoco sempre cariche e col grilletto alzato.

Figurati, cara bambina mia, come si debba esser felici in tale ambiente e con un tal uomo sempre vicino, sempre diffidente, sempre pronto ad accusare o a condannare; col cipiglio dell'inquisitore, colla mannaia del carnefice!

Il pretendente, il fidanzato è sempre ipocrita, volendo o non volendo, o perchè nasconde i proprii difetti o ingrandisce le proprie virtù; ma la gelosia è forse la cosa più difficile fra tutte a celarsi; perchè è prorompente, esigente; novanta volte su cento irragionevole.

Sta dunque sull'attenti, quando egli ti parla e ti interroga. Ti sarà facilissimo scoprire se è geloso.

Col pretesto di interessarsi a tutto ciò che ti riguarda, vorrà sapere che cosa fai, chi vedi, soprattutto chi visita la tua casa. E se fra i visitatori v'è qualche giovinetto, a lui soprattutto dirigerà la poliziesca inquisizione, domandando chi egli sia, che cosa dica, e faccia, e quanto durino le sue visite, ecc., ecc.

Questa curiosità ti parrà affettuosa, sarà condita di scherzi e di reticenze, di scuse e di tenerezze; ma non illuderti. Essa non è che una forma gentile, costituzionale, della gelosia.

E se vuoi sapere fin dove vada questa gelosia, se sia all'acqua di rose o invece una passione feroce e brutale, dagli per scherzo pretesti ad esser geloso davvero e con ragione, pronta a ridere a un tratto, distruggendo con una buona parola l'artificioso e innocente tranello.

Sei donna e non occorre che ti dica di più.

Le donne, senza aver mai studiato la chimica, sanno analizzare i sentimenti, i sorrisi, le lagrime, e soprattutto le dichiarazioni d'amore, e sanno dire quanta verità e quanta menzogna vi si contenga.

E così farai tu, nello scomporre la gelosia del tuo fidanzato, per vedere, se sia sincera o finta, e quanto contenga d'amore e quanto d'amor proprio.

 

 

 




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