IL MARITO INGEGNERE.
La professione d'ingegnere esercita
una influenza molto oscura e difficile a definirsi sulla felicità del
matrimonio.
L'ingegnere batte così larghe le
ali sul mondo dell'attività umana, da assumere le forme le più svariate.
Quando si accontenta di numerare
colle sue palline i filari di gelsi o di misurare i campi, i prati e le
foreste, è un semplice agrimensore.
Quando siede nella poltrona delle
amministrazioni ferroviarie, è un semplice impiegato, che rimane all'ufficio le
sue sei o otto ore al giorno, porgendo alla moglie tutti i vantaggi e le noie
del travettismo.
Quando invece si innalza alla
dignità di costruttore di ferrovie, di ponti, è quasi un artista ed è sempre
uno scienziato.
Anche Grattoni,
anche Sommeiller, anche Watt e Fulton
furono ingegneri. Anche Eiffel è un ingegnere, lo è
il Lesseps; e passeranno tutti all'immortalità ed
ebbero o avranno le loro statue.
Il presente è degli ingegneri,
l'avvenire prossimo e remoto sarà degli ingegneri, e ad essi rimane aperto un
orizzonte grande come il mondo, alto come la vetta della civiltà futura.
Ed è perciò, che se il tuo
pretendente oltre il diploma d'ingegnere ha molto ingegno, potrai goderti una
grande agiatezza; fors'anche la gloria e la
ricchezza.
Di tutte le forme svariate
dell'ingegnere, sempre ad altre circostanze pari, scegli quella che obbliga il
marito a molte assenze.
Fuggirai i pericoli della
uniformità soverchia della vita, che è tanto vicina alla monotonia, alla noia,
al raffreddamento lento e inevitabile dell'amore; e tu ti godrai tante piccole
lune di miele, quanti sono i ritorni del tuo dolce compagno.
Se tuo marito parla dei suoi
progetti, delle sue imprese, se ti mostra i suoi disegni, non dirti profana del
tutto ai suoi studii. Mostra anzi di interessarti ai
suoi lavori.
Ogni lavoro d'uomo, per esser
giocondo e fecondo, deve esser accompagnato dall'ombra del pensiero femminile.
La donna deve essere sempre compagna nostra in ogni pensiero, in ogni opera di
mano o di cervello. Essa è il sale d'ogni nostro cibo, la poesia d'ogni nostro
travaglio.
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