Storia
1 Confe| coscienza. Non era tempo d'aver paura né angustia, bensí di obbedire
2 Confe| dentro una caverna ed ebbi paura della mia voce. Unico partito,
3 Confe| titubanza non proveniva da paura di quella visione e neanche
4 Confe| non era altro in fondo che paura bell'e buona di dovermi
5 Caval| non so bene: quasi quasi paura! non so bene: paura dell'
6 Caval| quasi paura! non so bene: paura dell'ignoto, paura d'un
7 Caval| bene: paura dell'ignoto, paura d'un disastro immenso, irreparabile
8 Caval| fino a confessare di aver paura. Ma non sa, lei, che questa
9 Caval| farla, perché si tratta di paura non degli uomini, ma di
10 Caval| maggiore per esempio, ovvero la paura o un istinto di malvagità,
11 Caval| titubanza, vincitrice d'ogni paura. Sul momento, quello che
12 Caval| lasciato pigliare dalla paura - lui, dalla paura! - ma
13 Caval| dalla paura - lui, dalla paura! - ma come mai, come mai,
14 Caval| momento, assai piú che dalla paura dei fantasmi si sentisse
15 Caval| streghe e i folletti ne hanno paura e si nascondono dietro le
16 Caval| ma di sicuro, cessata la paura effimera della prima sorpresa,
17 Invit| lanterna della scienza: ho paura che la scienza puramente
18 Invit| curiosità, d'ansia e di paura che ci teneva immobili nelle
19 Invit| ora del tempo e la prima paura del mistero. Improvvisamente,
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