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Gaspare Invrea, alias Remigio Zena
Confessione postuma

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


14-avven | avver-congr | coniu-espos | espre-impli | implo-media | medic-peste | pette-rimed | rimes-soggi | sogli-trian | tribu-zurig

     Storia
1512 Caval| un cadavere.~I dubbi già espressi in forma sibillina dall' 1513 Pante| anzi il piú delle volte espresso alla meglio in un paio di 1514 Pante| stato, fuggito in Francia, espulso dalla Francia dopo pochi 1515 | essendo 1516 | essendosi 1517 Caval| tante. Ma insomma, il punto essenziale era questo: figlio d'un 1518 | esserne 1519 | esservi 1520 | esso 1521 Invit| note giungevano man mano estenuate e recavano forma e suono 1522 Caval| scrutare l'abisso col raggio estenuato d'una lanterna, veder sotto 1523 Confe| se non rispetto alle cose esteriori. Dopo infinite giravolte, 1524 Pante| cortiletto sulla sporgenza esterna di due finestre prospicienti, 1525 Caval| rimaste intatte le decorazioni esterne, sono vari anni che il poggiuolo 1526 Caval| scandalo, di trascinarlo all'estero né con ridicoli inseguimenti 1527 Invit| divisa scomposta, pallido, esterrefatto; voleva dire qualche cosa 1528 Caval| nel terzo secolo si era estesa in tutto l'Oriente ed anche 1529 Caval| improvviso tutte le luci si estinguono per l'eternità.~ ~Non è 1530 Confe| suffragio all'anima dell'estinta, cui il delirio continuo 1531 Caval| tenace; non valsero ad estirparlo il corso dei secoli né i 1532 Invit| non saremo importunati da estranei.~Levatosi in piedi, fece 1533 Pante| infelice predestinato, un estraneo, per audace e temerario 1534 Caval| imposta nei casi estremi da un'estrema necessità - in sostanza 1535 Caval| prudenza imposta nei casi estremi da un'estrema necessità - 1536 Confe| specie d'andito, alla cui estremità, lontanamente, appariva 1537 Caval| capacitarsi? uno dei suoi estri gli fosse venuto in un momento 1538 Caval| a tradimento un lampo d'estro poetico e gli torna all' 1539 Pante| arte ingannati.~E ramingo, esule, sotto il peso d'una sentenza 1540 Confe| e le tue ossa umiliate esulteranno al suo cospetto? che Egli 1541 Confe| sulla pietra che mi sembrava eterna, bensí scivolavano contro 1542 Pante| della chiave passava le eterne ore a tavolino ruminando 1543 Invit| qualificare, nessuno degli eterni gazzettieri e degli ostinati 1544 Caval| eccentriche ovvero d'un eteroclito carbonarismo nuovo risuscitato 1545 Confe| annientandomi nell'adorazione eucaristica, si dissiparono per pochi 1546 Caval| chiuse, e quindi, per l'euritmia della facciata rimaste intatte 1547 Pante| due medici, costretti dall'evidenza a non accusare che il cane, 1548 Caval| se dobbiamo vederci, ad evitare che i miei passi siano spiati 1549 Invit| demonologiche del medio evo, sia Swedemborg l'inventore 1550 | ex 1551 Caval| da essi interrogato per fabbricare almanacchi di congetture. 1552 Caval| bisnonno di Noè che l'ha fabbricata! tanto ci vuole a torcerle 1553 Confe| dissimulata nello zoccolo di un fabbricato immenso che fiancheggiava 1554 Caval| faccendiere di questa curiosa faccenda dei cavalli, cosí fossimo 1555 Caval| Cardamomo detto Cocò, il gran faccendiere di questa curiosa faccenda 1556 Caval| meccanici d'automobile, facchini, cocchieri, servitori avventizi, 1557 | facendolo 1558 Confe| avesse acceso una lampada, ma facendomi visiera agli occhi con le 1559 | facevo 1560 Caval| studi, l'uso di mondo, la facilità prodigiosa delle lingue 1561 Caval| c'è santi, gli tocca far fagotto per Udine o Domodossola 1562 Confe| quell'ignota, cosí giovinetta falciata a mattutino! Pregai fra 1563 Caval| presentimenti matematici che non fallano, pure, come se la testa 1564 Confe| penitenza forse dei miei falli, Iddio non voglia sottopormi 1565 Caval| guarentigie d'essere mantenuta se falliscono ai patti, in ispecie alla 1566 Confe| raccapezzarmi, la memoria mi falliva e non trovavo il testo sul 1567 Confe| turbamento non m'ingannava la falsa sicurezza della linea retta, 1568 Confe| dei falsi suoni o delle false voci nel cuore della notte, 1569 Confe| era occorso di udire dei falsi suoni o delle false voci 1570 Pante| fatto cieco, bensí da un falso scrupolo di coscienza e 1571 Pante| larga, sebbene, dovendo fame registrare il nome in questura, 1572 Pante| allorché il battente della famigerata porta si spalancò e apparve 1573 Caval| indizio d'abitante, che i famigliari furono tutti licenziati 1574 Confe| Deus clemens, super hanc famulam tuam in te sperantem, et 1575 Confe| strada il riverbero d'un fanale, indicava abbastanza che 1576 Caval| vetture automobili che a fanali spenti, filando verso i 1577 Confe| somiglia al terrore dei fanciulli; e son dieci giorni che 1578 Caval| credere che non sia tutta fanfaluca la sua storiella; per esempio, 1579 Caval| orecchio lo squillo dell'antica fanfara in lontananza. Centomila 1580 Pante| cotesta donna tolta dal fango e che egli credeva in buona 1581 Invit| sinceri, senza tranelli, senza fantasmagorie e giuochi di prestigio, 1582 | farà 1583 Caval| ha mutato nome, si chiama Faraide e non è che uno spettro, 1584 Invit| pazienza, ma in questo caso farebbe male i suoi conti e domani 1585 | fargli 1586 | farne 1587 Pante| rischiarasse la via, unico faro di luce e di verità. E dal 1588 Invit| saranno anche quattro, non fartene scrupolo. - Del resto, avete 1589 Invit| ne accorsi e non voglio farvene carico, però avreste torto 1590 | farvi 1591 Pante| passare con una bottiglia fasciata sotto il braccio: un veleno, 1592 Confe| Cattolica» negli ultimi fascicoli di questi mesi combatte 1593 Pante| di ferocia, terribile e fascinatore. A rapidi passi misurava 1594 Caval| potuto, senza nemmeno il fastidio di sporcarsi le mani, chiuderlo 1595 Pante| non si sia pronunciato. E fatevi dare dei lumi; da tanto 1596 Caval| purifica dalla volgarità d'un fattarello borghese: al Capo, prima 1597 | fatte 1598 Caval| importanza e pubblicità a un fatterello quasi domestico, a un abuso 1599 Caval| bestiale? e i consulti delle fattucchiere perché gli tirassero dalle 1600 Caval| grigio, ma schizzante ancora faville dagli occhi di pece.~Tralasciamo 1601 Caval| gentilezza nostra e per puro favore una curiosità abbastanza 1602 Caval| tirassero dalle carte l'oroscopo favorevole? e il pretendere che gli 1603 Invit| piano piano asciugandosi col fazzoletto poche stille di sangue che 1604 Confe| ricredere. Sebbene rotto e febbricitante, dopo una misera Messa celebrata 1605 Caval| tappeto, massimamente la fedeltà del mozzo di stalla e le 1606 Pante| celebre domatrice Wanda Fedorowna Gagarine, e ancora adesso 1607 Pante| impressi da veri artigli felini; esaminando bene, anche 1608 Caval| vertiginosi in groppa con la mala femmina, tanto piú bramata quanto 1609 Caval| inseguendosi, aizzati dalle femmine che li inforcano, la duchessa 1610 Caval| intervalli da un lungo trillo femminile, acutissimo, gorgheggiante; 1611 Pante| sentimento d'umanità; l'odore ferino ammorbava, gli urli e i 1612 Caval| con un ufficiale boero, ferito al petto nella guerra del 1613 Caval| maledetta gabbia, tanto era fermamente deciso di bruciare i suoi 1614 Confe| le lunghe sale dolorose, fermandosi al letto degli ammalati 1615 Caval| oscurità perfetta. Faccio fermare, e saluto gli amici all' 1616 Caval| intralci e si avviluppi come fermata da un ostacolo: subito però 1617 Caval| inabissano. Terra di Sicilia, fermati, misericordia di noi!~La 1618 Caval| grande, senza cappello, e fermatosi un poco sulla gradinata 1619 Invit| devozione, camminare o star fermi o inginocchiarsi a beneplacito 1620 Confe| giravolte, di botto Claudio si fermò davanti a una porticina 1621 Pante| nel serraglio di bestie feroci eretto a Koulikow Pole dalla 1622 Pante| di forza, d'astuzia e di ferocia, terribile e fascinatore. 1623 Caval| accompagnare verso sera il ferocissimo frate domenicano suo parente 1624 Caval| santa Barbara e san Vincenzo Ferreri, non avete impedito che 1625 Confe| pel contrasto dei capelli ferruginosi; violaceo il velo abbassato 1626 Pante| meraviglia, ma apostolo fervente della rigenerazione sociale, 1627 Invit| Baldassarre per l'allegria e la festività dei commensali, piú d'uno 1628 Invit| ascoltare trepidanti la fiaba del Mago Merlino e di Bellinda 1629 Caval| solenne. Ad ogni pilastro fiammeggiava una torcia, ma la navata, 1630 Caval| pantofole; se accendiamo un fiammifero, se uno scricchiolio ci 1631 Caval| Riferisce l'arcidiacono fiammingo al capo IV «de negotiis 1632 Confe| un fabbricato immenso che fiancheggiava tutta quanta la via; ne 1633 Caval| rischio sarebbe quello d'un fiasco clamoroso, col danno e le 1634 Caval| tanto almeno da riprender fiato, e sul pianerottolo nuova 1635 Caval| liberi, nessuno degli amici fiatò, persone serie, amici fidati 1636 Pante| abbastanza gagliardo di fibra o poco solido sulle gambe 1637 Caval| sarebbe stato concesso di ficcare lo sguardo dentro la chiesa. 1638 Caval| mezz'aria d'appendere a un fico tutte le paure e tutti i 1639 Caval| potrebbe non essere, andatevi a fidare di questi mascalzoni, concepiti, 1640 Pante| di queste bestie, non vi fidate: niente di piú facile che 1641 Caval| fiatò, persone serie, amici fidati e scrupolosi a metterli 1642 Confe| sperantem, et non habentem fiduciam nisi in tua misericordia, 1643 Pante| passo avanti lui e i suoi fiduciari, da un ragazzotto mai visto 1644 Confe| Signore Gesú Cristo l'imploro fiducioso, in memoria della benevolenza 1645 Caval| una di quelle creature, figlie d'un miracolo, che passano 1646 Caval| piatto dalle mani della figliuola, la scelleratissima delle 1647 Caval| burrasca. Urlate, urlate, figliuoli di Satanasso! I cavalli 1648 Caval| cacciando un urlo. - Vedi figliuolo? tanti schiarimenti non 1649 Caval| del genere umano, vogliamo figurarci la povera signora duchessa 1650 Pante| trascinare dalla suggestione e figurarsi e persuadersi d'avere inteso 1651 Pante| feroce, e che tanto piú si figuravano spaventosamente terribile 1652 Caval| altro che una sequenza di figurazioni mimiche e convulsionarie, 1653 Caval| viale della Libertà, nella fila di legni reduci dalla Favorita, 1654 Caval| automobili che a fanali spenti, filando verso i Porrazzi, venivano 1655 Pante| ragionamento del delegato filava dritto né occorreva essere 1656 Caval| tutti e illumina tutto. File d'alberi, gruppi di case, 1657 Caval| cominciato a narrargli la scena finale, d'improvviso il domenicano 1658 Confe| disegna sui cristalli dei finestrini, e nell'incerto specchio 1659 Caval| né udito, si sporge dal finestrino agitando le braccia nel 1660 Caval| mariuolo si contraddice e finge di non rammentarsi e giura 1661 Caval| fece scattare tant'alto: finiamola! e buttò in acqua la sua 1662 Caval| non sa quante volte, per finirla con un colpo di testa, fu 1663 Caval| mistero, e piagnucolando finisce per confessarmi che aveva 1664 Caval| Mongiardino fra gli altri, finiscono per piegar la testa. Versione 1665 Caval| giorno o l'altro la moglie finisse per liberarsi.~Egli pure 1666 Confe| era naturale che avrei finito per incontrare lo squarcio 1667 Pante| vittima - se c'era poiché finora i discorsi non uscivano 1668 Caval| promettendogli una regalía coi fiocchi pel giorno in cui la famosa 1669 Caval| piú sangue e ne versano a fiotti, ne versano sempre. È Caliban 1670 Caval| trascinasse interminabile in quel fiotto d'alternative, e approssimandosi 1671 Pante| venuto girovago tra Milano, Firenze e Genova, in Italia, donde 1672 Pante| urli da far traballare il firmamento, sua madre, per prudenza 1673 Pante| profondi nelle discipline fiscali per arrivarci, né aver messo 1674 Invit| leggi di natura nell'ordine fisico, si stringono nelle spalle 1675 Invit| corpo è soggetto alle leggi fisiologiche, l'anima obbedisce ad altre 1676 Caval| gabbia?~Rimasto solo, in fissa meditazione sull'unghia 1677 Pante| groppa contro le sbarre, fissando immobile l'usciolo, nel 1678 Pante| dritto davanti alla pantera, fissandola; i suoi occhi sfolgoravano. 1679 Confe| parola, senza un gesto, fissandomi sempre, si mosse verso un 1680 Caval| rallentando in guisa da fissar bene la località, osservare 1681 Confe| sue pupille errabonde si fissarono nelle mie, quasi rifugiandovisi, 1682 Caval| all'appuntamento da lei fissato nel telegramma. Mi dimenticavo 1683 Invit| le pupille immobilmente fisse, senza dubbio vedeva l'imaginaria; 1684 Caval| appostare i suoi giannizzeri, a fiutar l'aria e il terreno, a scoprire 1685 Caval| massimamente perché s'indovina al fiuto che ci si trova a battagliare 1686 Pante| Tchernyschewski, laddove flagella i degenerati del misticismo, 1687 Pante| un serraglio, nelle forme flessuose, nell'agilità e nello scatto 1688 Caval| Bisogna sapere che il villino Floréal è minuscolo, niente piú 1689 Confe| piovendomi dentro il cervello il fluido igneo del suo sguardo mi 1690 Pante| aveva amata in patria al focolare domestico. Il protocollo 1691 Confe| incontro, vestiti alla stessa foggia, d'una palandrana, e tirarono 1692 Caval| un altro. Non guizzi di folgore all'orizzonte, ma sprazzi 1693 Caval| passaggio, anche le streghe e i folletti ne hanno paura e si nascondono 1694 Caval| pauroso e l'incredulo che fomenta la curiosità, le voci si 1695 Caval| tempo, durante la notte, le foreste tremano al suo passaggio, 1696 Pante| scrupolo di coscienza e di formalità, e secondo lui e secondo 1697 Caval| dentro un'incavatura nel muro formante nicchia una grande ogiva, 1698 Confe| e nell'incerto specchio formarsi a poco a poco una macchia 1699 Caval| e in qual modo si fosse formata, niuno saprebbe dirlo: certe 1700 Pante| ammirarsi in un serraglio, nelle forme flessuose, nell'agilità 1701 Pante| indagine: con un guardiano cosí formidabile come quello che vigilava 1702 Caval| piú strane, segaligne o formose, ridicole o lusingatrici 1703 Confe| della croce, pronunciando la formula sacramentale che l'assolveva 1704 Caval| tornare alla carica, il nostro formulario è sempre quello e sempre 1705 Caval| pazienza e oculatezza, potrebbe fornire all'autorità il bandolo 1706 Caval| appagarla; ricorro a chi può fornirmi una lanterna. Curiosità? 1707 Caval| del giorno e della notte fornivano ragguagli assai piú diffusi 1708 Invit| ci affascina, noi spiriti forti, se c'è chi si sogna di 1709 Pante| svegliati da un colpo di pistola fortissimo, che rintronò cupo nel silenzio 1710 Caval| galantuomo, e in trent'anni la fortuna e qualche santo l'abbiano 1711 Caval| volontaria o rassegnazione forzata, né da sottilizzare nel 1712 Pante| contumacia a dieci anni di lavori forzati nelle mine imperiali per 1713 Caval| santo interviene tra il fosco e il chiaro, e per tutta 1714 Caval| piuttosto di rinunciarvi, cosí fragile com'era da spezzarla in 1715 Caval| autore sulla scorta d'alcuni frammenti gnostici salvati dalla dispersione 1716 Caval| perambulantibus in tenebris» un frammento di sant'Epifanio relativo 1717 Pante| delegato, anzi lo diceva francamente in un crocchio, volendo 1718 Caval| macchina, quasi tutte in francese, denuncianti l'assassinio 1719 Caval| scriptoribus analecta restituta, D. Francisco Vanderlinden Cathedralis 1720 Confe| i miei colpi, ridotti in frantumi.~Ma sui vetri ecco apparire 1721 Invit| persona invisibile si era frapposta e questa persona lo fissava 1722 Invit| ripeteva parola per parola una frase scritta seduta stante e 1723 Pante| tessuti e dei vasi sanguigni, frastagliate ai lembi con visibile simmetria 1724 Caval| quasi a dargli la patente di fratellanza araldica, celebravano a 1725 Caval| lasciarseli prendere. Nel frattempo, siccome pare da un telegramma 1726 Caval| duchessa, l'ingegnere lo freddò, a Castelvetrano pretendono 1727 Caval| linee primitive per opera di Fredegario, poscia dei monaci di Bangor 1728 Caval| ulula e urla, incitando frenetica dei cavalli in fuga! - Giuochi 1729 Caval| collettivo per lo straniero, cosí frequente nei salotti indigeni. L' 1730 Caval| sancta sanctorum che piú frequenti torcie illuminavano a gran 1731 Pante| poi giú per le scale il frettoloso calpestio di gente che fuggiva 1732 Confe| attendevo senza fallo ai loro frizzi ed anche alle loro contumelie, 1733 Caval| invitata nei loro cenacoli un frizzo o una sillaba, né quell' 1734 Caval| cavallo nostro condotto di frode e di nottetempo e con tanto 1735 Caval| cinquanta, nel vicolo che ne fronteggia il lato sinistro.~Scorgo 1736 Caval| voce alta sillabandone il frontispizio con certa solennità, per 1737 Caval| hop! hop! chioccano le fruste, gridano tutti. Dal galoppo 1738 Pante| discussioni si moltiplicavano frustranee, senza conchiudere nulla.~ 1739 Invit| domande a domande; alle frutta, non dirò che fossero già 1740 Caval| tanto piú bramata quanto piú fugace era stata l'apparizione 1741 Confe| cosí siffatte apparizioni fugaci e saltuarie, balzanti fuori 1742 Caval| porticina, della quale forse, fuggendo, non aveva rimesso la stanga, 1743 Caval| impennate e al parapiglia dei fuggenti, l'imperturbabile don Cocò 1744 Pante| fu un precipitarsi per fuggire, uno spingersi cieco per 1745 Caval| duchessa Lascaris non fosse fuggita mai da Palermo, e i punti 1746 Pante| mie parole; sapendomi qui fuggitivo e abbandonato da tutti, 1747 Pante| frettoloso calpestio di gente che fuggiva a precipizio. Affermavano 1748 Caval| ogni attimo nuovi monti che fuggono, borghi che s'inabissano. 1749 Confe| sonnolenze invincibili e fughe istantanee della memoria, 1750 Confe| lampada all'improvviso, come fulminata da un soffio d'uomo. Tra 1751 Caval| e dove nel mezzo ardeva fumante al posto dell'altare un 1752 Caval| delle Sette Spade, verso Fumara, le aveva servito alla meno 1753 Confe| quel ludibrio di drappo funebre, lasciando cosí scoperti 1754 Caval| particolare, nessuno che fungesse da sacerdote; non invocazioni 1755 Caval| ultimi apparecchi della funzione e gridare a tutti di svignarsela 1756 Pante| che sfoggiano nelle loro funzioni abiti esotici all'ussara 1757 Caval| distogliere la curiosità e fuorviare l'inchiesta, giovandosi 1758 Caval| vagheggiarlo quasi quasi meno furfante o piú ingenuo del presumibile 1759 Caval| segreto, caschi il mondo: furfanti, ma galantuomini! - Che 1760 Pante| a poco a poco, ansante, furibonda, vile, finché il corpo giacente 1761 Caval| corrono e si accavallano furibonde come onde di mare aizzate 1762 Invit| mossi per agguantare il furioso, e nello sconquasso della 1763 Caval| convulsioni di pianto e di furore, chi a Castelvetrano, chi 1764 Pante| d'un delitto a scopo di furto: sul cadavere non erano 1765 Pante| derivava dal cristianesimo il futuro rinnovamento; camminando 1766 Caval| fin dal primo secolo dopo G. C. professava il culto d' 1767 Caval| modo e per mezzo di chi la gabbia-segnale salga dal di fuori in certe 1768 Pante| dall'entrata di Wanda nelle gabbie. - Confessiamo schiettamente 1769 Pante| addosso? Forse non abbastanza gagliardo di fibra o poco solido sulle 1770 Invit| rimasta vuota e inchinatosi galantemente come se davvero offrisse 1771 Pante| spettatori era stipata nella galleria, avida d'emozioni violente 1772 Caval| Bangor in Britannia e di San Gallo nella Rezia, che ne compongono 1773 Caval| propria, mille mezzi d'attacco galoppano nella fantasia, tutti eccellenti, 1774 Caval| arroventa cavalli e cavalcatrici galoppanti con noi all'abisso in un 1775 Caval| calmare gli spiriti in una galoppata al fresco della notte, certo 1776 Caval| di voci e di nitriti e di galoppi, il clamore come d'una turba 1777 Caval| compagnoni di tenersi in gamba per la sera coi rispettivi 1778 Caval| le tanaglie, fra dente o ganascia, anche le piú proterve si 1779 Caval| araldica, celebravano a gara le impareggiabili grazie 1780 Caval| otto giorni, don Cocò, e vi garantisco io l'improvvisata d'un servizietto, 1781 Caval| il Padre eterno l'avrebbe garantito da qualche brutto sproposito. 1782 Invit| lezione e perfezionati con garbo.~E siccome ad ogni salmo 1783 Caval| un istrice! al Politeama Garibaldi, durante un comizio di scioperanti 1784 Caval| spezzarla in due con un garofano, tutto si sarebbe sentita 1785 Caval| Piacesse o no questa nuova gatta da pelare, per la soddisfazione 1786 Caval| affonda nella prosa, altre gatte ha da pelare che le Santuzze 1787 Pante| Tchernyschewski suo omonimo, Nicola Gawrilovitch, autore del famoso romanzo 1788 Invit| dissimile da quelle che le gazzette americane e inglesi registrano 1789 Invit| qualificare, nessuno degli eterni gazzettieri e degli ostinati frequentatori 1790 Caval| solitudine nera, le bestemmie gli gelavano sulle labbra, come gli sapeva 1791 Confe| battevo i denti sotto l'aria gelida di queste notti di novembre; 1792 Confe| Sospettai, mi corse un gelo su nelle spalle; era morta? 1793 Invit| camerino; fosse virtú sua o gelosa vigilanza del custode, nessuno 1794 Caval| della salvazione dell'anima! gemeva il torturato, fatto vile 1795 Pante| antonomasia da un appellativo generico, ma s'intendevano tutti. 1796 Pante| Tchernyschewski. Piú coraggioso, piú generoso d'ogni altro, veniva a salvare 1797 Caval| menzogna creata dal suo genio, da lui propagata, a mascherare 1798 Caval| greco, imposto a forza dai genitori; vita coniugale di qua e 1799 Caval| introdotto nella casa d'una gentildonna straniera evidentemente 1800 Caval| Gullifà, le cui nozioni geografiche non l'assistevano neppure 1801 Caval| conoscenti, soci del Casino Gerace, piú o meno assidui frequentatori 1802 Caval| domani la leggenda medievale germanica comincia sotto i Merovingi 1803 Caval| storcevano il loro corpo in geroglifici ora d'impudicizia ora di 1804 Caval| sembrargli il viaggio di Gerusalemme, tanto barcollava sulle 1805 Pante| che erano state le prime a gettar l'allarme e sul ballatoio 1806 Invit| colle mani nei capelli, si gettava disperato su quel corpo, 1807 Pante| lieve tremito dei muscoli, ghermita la preda e oramai sicuro 1808 Caval| piú crollarono il capo e ghignarono, stufi di tante sorprese 1809 Caval| Segesta? e non salta il ghiribizzo alla principessa d'invitarmi 1810 Confe| fosse venuta e di quali ghirlande profane avesse infiorato 1811 Confe| All'Eden». Cinque cadaveri giacevano sul tavolato, nascosti da 1812 Confe| contro la sponda di quel giaciglio e mi confortava in cosí 1813 Caval| amuleti sullo stomaco e le giaculatorie a tutti i santi gli ottenessero 1814 Caval| dell'interrogato, rasa e giallastra, non traspariva indizio 1815 Caval| pavimento coperto d'uno strato giallo di segatura, era sgombra 1816 Caval| presso il cancello del giardino, non fece in tempo ad avvisare 1817 Caval| lampo e l'altro. Partanna! Gibellina! Ad ogni attimo nuovi monti 1818 Caval| testa come un viluppo di ginepri selvatici, ma non per niente 1819 Caval| minuscolo, niente piú d'un gingillo, e quindi sprovvisto di 1820 Caval| anche lui, spinto, respinto, giocando di braccia per farsi largo, 1821 Pante| che non avevano saputo far giocare la chiave, o colpa delle 1822 Invit| sostanza non erano che i soliti giochetti delle sonnambule di piazza, 1823 Caval| tapparsi la bocca? e se il giochetto della gabbia l'avesse inventato 1824 Invit| accesso di spavento o di gioia o di devozione, camminare 1825 Caval| perché sul suo protocollo giornaliero don Pellegrino si affrettò 1826 Pante| Nicolaievitch Tchernyschewski giornalista, professore d'economia politica 1827 Caval| soltanto come volasse rapida la giornata e si trascinasse interminabile 1828 Caval| d'ufficio: tempo perso, giornatacce negre per lui, tremende 1829 Caval| clandestina d'equitazione o ad una giostra d'ignoti cavalieri da strapazzo, 1830 Caval| e fuorviare l'inchiesta, giovandosi d'un cadavere.~I dubbi già 1831 Caval| in deliquio; c'erano dei giovani tra essi, e a piú d'uno, 1832 Caval| avventure delle sue cospirazioni giovanili ad abbattere le tirannie, 1833 Pante| dall'università di Mosca, giovanissimo, Vasili Tchernyschewski 1834 Caval| suoi progetti, l'idea di giovarsene una notte o l'altra lo faceva 1835 Caval| lunedí mattina.~Ieri l'altro, giovedí, un telegramma da Parigi 1836 Invit| fatto incontrare dacché vado girando per il mondo... allora non 1837 Invit| ora non c'era nessuno... girava per la stanza atterrito, 1838 Confe| esteriori. Dopo infinite giravolte, di botto Claudio si fermò 1839 Caval| incontro con parecchie ombre girovaghe, al cui accerchiamento sarebbe 1840 Pante| dopo pochi mesi; venuto girovago tra Milano, Firenze e Genova, 1841 Pante| sinistra e sul petto la giubba era strappata come dalle 1842 Confe| della Chiesa, tremando e giubilando, offersi la prima volta 1843 Caval| mezza, ma per l'anima di Giuda! come l'altra volta, prima 1844 Caval| in sordina che la società giudica senza criterio, per puro 1845 Invit| scrupolo d'etichetta non giudicava conveniente invitare a cena 1846 Pante| pensiero di vendetta, non mi giudichi dall'amarezza delle mie 1847 Caval| raccolte dall'autorità giudiziaria le testimonianze degli stallieri 1848 Pante| arrivate sul luogo le autorità giudiziarie. Se poi, per uscire dal 1849 Caval| precipitano, succede all'età del giudizio non sempre in orario, quella 1850 Caval| misericordia, nel mentre giungeva a macchinare un tranello 1851 Caval| benedetto. E venne a casa, giunse che non erano ancora suonate 1852 Invit| tacere, per amor di Dio!~Giunsero. A quattro gradini per volta, 1853 Invit| rivolta verso di essi, a mani giunte facendo il gesto supplichevole 1854 Confe| di darmi un'occhiata, e giunti a un crocicchio poco piú 1855 Caval| mio, hai moglie e figli: giuocar di scaltrezza con canaglie 1856 Caval| specie con le donne gli toccò giuocare una partita d'astuzia e 1857 Caval| finge di non rammentarsi e giura e spergiura di non aver 1858 Caval| paradiso a testimoni del suo giuramento, e la beatissima Vergine 1859 Invit| fossero già tutti neofiti e giurassero in verbo magistri, ma se 1860 Pante| strepiti di sorta altri invece giuravano sull'anima loro d'avere 1861 Caval| una curiosità abbastanza giustificata, nessun male, se c'era del 1862 Confe| sopraggiunto, come avrei giustificato la mia presenza accanto 1863 Invit| sulla piazza grande di S. Giustino, salutati da un mondo, il 1864 Invit| dedurre dall'accoglienza glaciale degli anfitrioni che piú 1865 Caval| abbrancò il muso a Caliban, gliel'abbrancò con tutte due le 1866 Caval| scorta d'alcuni frammenti gnostici salvati dalla dispersione 1867 Caval| Precisamente questo era il colpo gobbo e piú da temere, che se 1868 Confe| allungava interminabile, gocciolante umidità dalla calce fresca 1869 Invit| stille di sangue che gli gocciolavano dal collo, dietro l'orecchio, 1870 Caval| Ed ora negli Abruzzi vi godete il fresco dell'Appennino.~ ~ 1871 Caval| trillo femminile, acutissimo, gorgheggiante; nient'altro che una sequenza 1872 Caval| una pozza di sangue vivo gorgoglia, sommerge quasi interamente 1873 Caval| assume addirittura una forma gotica nello spogliarsi d'ogni 1874 Caval| fermatosi un poco sulla gradinata a respirare l'aria fredda, 1875 Confe| superiori, ridiscesi, e un gradino dopo l'altro mi trovai abbasso 1876 Invit| madamigella, e ora che essa gradisce la vostra compagnia e vuole 1877 Caval| capo del Battista e averne gradito la sanguinosa offerta in 1878 Caval| e guai a chi si attenti graffiarne un preteso neo coll'unghia 1879 Caval| marescialli sanno essi la gragnuola di rabbuffi e sanno le guardie 1880 Caval| farisei, non concepiscono la grandezza dell'espiazione, tanto meno 1881 Confe| sentimento di compassione grandissima aveva dedicato in modo speciale 1882 Caval| scrupolosi a metterli sulla graticola, ma i misteri della chiesa 1883 Pante| altre strade, ma rischiarla gratis et amore, cosí per semplice 1884 Confe| letto degli ammalati piú gravi nell'uno e nell'altro riparto, 1885 Caval| tradizioni copte, siriache, greche d'un'Erodiade volibonda 1886 Caval| Triandaphillidis Elena (sudditi greci) nato a Livorno nel 1870, 1887 Pante| che secondo il calendario greco-ortodosso la data del 4 aprile corrisponde 1888 Caval| rappresentante generale, Mr. Green, mi significava di trovarmi 1889 Caval| dall'opinione pubblica nel gregge delle agnelle bianche, ragione 1890 Pante| 15 secondo il calendario gregoriano.~«Un'orribile tragedia poco 1891 Pante| riposato sopra parecchio tempo, greve come una massa inerte di 1892 Caval| duchessa alla testa, e dal gridar dei presenti. La folla irrompe 1893 Caval| feroce: tu la sai la verità! gridava, e questa volta don Nicola 1894 Caval| i capelli erano divenuti grigi.~Quella notte! - È l'ora, 1895 Caval| bruciate nello scattar del grilletto e molti che la bestia la 1896 Caval| slanciano, dapprima serrate le groppe l'uno contro l'altro, poi 1897 Pante| precipizio alle spalle, una grossa bestiaccia come quel maledetto 1898 Caval| escursione in partita alle grotte di Segesta? e non salta 1899 Invit| avete assistito a una scena grottesca di pugilato che non era 1900 Caval| rinvenne tra i denti un groviglio di capelli biondi.~ 1901 Pante| per le scale a crocchi e gruppetti, uomini e donne, grandi 1902 Pante| assorbito dalla scena di quel gruppo immobile sotto i nostri 1903 Caval| insigne dabbenaggine, e per guadagnarci le beffe, sottoporci a visite 1904 Pante| uno spingersi cieco per guadagnare l'uscio piú vicino: Misericordia! 1905 Caval| i Porrazzi; frattanto il guaio era nel villino: dopo una 1906 Caval| veli delle corifee e alle gualdrappe dei cavalli; scovò mozzi 1907 Confe| benché tenue, mi sfiorò la guancia. Le posai la mano sulla 1908 Caval| Messina, per esempio, che guarda lo stretto, potrebbe paragonarsi 1909 Confe| divotamente sul petto. La guardai in volto: una giovinetta; 1910 Confe| piedi del cadavere, stava guardandomi. Egli si mosse, seguito 1911 Confe| e tirarono dritti, senza guardarci, come se non ci avessero 1912 Confe| sempre, senza voltarsi a guardare se veramente io lo seguissi. 1913 Confe| quanto desiderio avessi di guardarla in faccia e piú ancora di 1914 Invit| vivibonda nell'immaterialità, si guardarono tra di loro, interrogandosi 1915 Pante| solo non ci allettano ma ci guarderemmo bene dall'assisterci, se 1916 Pante| ogni altra indagine: con un guardiano cosí formidabile come quello 1917 Caval| ragion di piú per esser guardinghi; siamo al buio: non ci resta 1918 Caval| tempio dei Cavalieri, si guardò bene lui e i suoi uomini 1919 Caval| della mafia, ha tutte le guarentigie d'essere mantenuta se falliscono 1920 Pante| o colpa delle serrature guaste? Ma invece, purtroppo, era 1921 Caval| boero, ferito al petto nella guerra del Transvaal e prigioniero 1922 Caval| primo atto dell'operazione: guidando egli stesso un biroccino 1923 Caval| un altro, un altro. Non guizzi di folgore all'orizzonte, 1924 Confe| in te sperantem, et non habentem fiduciam nisi in tua misericordia, 1925 | hanc 1926 Caval| pure le persone che l'hanno ideato, manipolato, e nell'ombra 1927 Confe| adesso le sto scrivendo, ier l'altro a sera terminavo 1928 Invit| spalle a guisa di un manto ieratico, le spalle e le braccia 1929 Confe| dentro il cervello il fluido igneo del suo sguardo mi aveva 1930 Caval| della moglie; come assai piú ignominiosa la sua sventura se la moglie 1931 Caval| Furono due le riprese: egli ignora se con le medesime centauresse 1932 Caval| Ma Turiddu se è rimasto ignorante, non è imbecille né rimbambito, 1933 Confe| facilmente i deboli o gli ignoranti restano affascinati e indotti 1934 Pante| registrate nel protocollo, non si ignoravano altri particolari d'indole 1935 Confe| rettangolo del letto, lo ignoro; so che non rischiarava 1936 Confe| piedi sporgevano fuori, ignudi, le braccia s'indovinavano 1937 | II 1938 | III 1939 Invit| eccolo arrivare piú che mai ilare e disinvolto, ma senza Sibilla!~ 1940 Caval| voci forse un po' troppo ilari la quiete di chi dorme. 1941 Caval| piú di tristezza che di ilarità, le similitudini grottesche 1942 Caval| salvataggio della non piú illibata colomba; ma ciò malgrado, 1943 Caval| Affacciarsi, e pur non illudendosi di scrutare l'abisso col 1944 Caval| cavalli addestrati alla magia, illudendovi per arte satanica di superare 1945 Pante| parapiglia, e tanto per illudere sé medesimo sgolandosi quanto 1946 Caval| che ci avvolge tutti e illumina tutto. File d'alberi, gruppi 1947 Invit| mezzo la lampada a petrolio, illuminante i resti d'una cenetta in 1948 Pante| camera del polacco, ancora illuminata. Solo piú tardi, molto piú 1949 Invit| domandano altro che d'essere illuminati e convertirsi dalla loro 1950 Invit| mano dall'imperturbabile illuminato. Grandi e grossi, con tanto 1951 Caval| che piú frequenti torcie illuminavano a gran bagliore come una 1952 Caval| improvviso il domenicano si illuminò, come sotto il baleno d' 1953 Pante| ostacolo, a qualunque costo, imaginando un altro mezzo meno rischioso, 1954 Pante| contro assassini puramente imaginari. Dalle risultanze dell'esame 1955 Invit| fisse, senza dubbio vedeva l'imaginaria; quasi obbedisse a un invito 1956 Caval| diavolo, è lui che l'ha imaginata; il fantino? ma che fantino 1957 Caval| crudelmente i nervi e l'imaginazione con l'ignominia di quella 1958 Caval| ermeticamente ammantellati, le altre imbacuccate fino agli occhi nelle pelliccie, 1959 Caval| per conto suo, Gullifà a imbambolire il greco mediante l'eterno 1960 Pante| arbitrarsi di metterlo nell'imbarazzo e di farlo arrossire. Egar 1961 Invit| la sua Sibilla prendevano imbarco nella solita diligenza quotidiana 1962 Caval| cavalier Gullifà d'avere imbastito la calunnia e d'averla propalata 1963 Caval| inaspettato: in ferrovia non m'imbatto con la sempre giovine principessa 1964 Caval| sempre sola, piú volte s'era imbattuto per le strade di campagna, 1965 Caval| assenza della gabbia pigliar l'imbeccata per la sera, e c'è da scommettere 1966 Caval| uno solo, manifestamente imbeccato, si ostinava nella piú scettica 1967 Caval| rimasto ignorante, non è imbecille né rimbambito, possiede 1968 Confe| uno dei quattro angoli? Imboccai finalmente un'apertura, 1969 Caval| sacristia. Voltò a destra imboccando un sentiero tra le ville, 1970 Confe| cammino già fatto sino all'imboccatura della strada dove abito 1971 Pante| tavolino ruminando sui libri e imbrattando montagne di carta, su per 1972 Caval| cavalli, cosí fossimo sicuri d'imbroccare un terno! la gabbia? ma 1973 Caval| frate domenicano avesse imbroccato nel segno, non toccava a 1974 Confe| dover poi riconoscere che l'immaginazione mi aveva ingannato. Tranquillo, 1975 Caval| usciti dal sortilegio, cosí immanente abbiamo negli occhi la visione 1976 Caval| arte satanica di superare immani distanze in brevissimo spazio 1977 Invit| dall'ospite vivibonda nell'immaterialità, si guardarono tra di loro, 1978 Confe| sebbene non piú sotto l'immediata impressione del fascino. 1979 Invit| preludio d'una melodia immemoriale che adagio adagio, appena 1980 Confe| squallido, rischiarato da immense finestre coll'inferriata. 1981 Caval| nell'attimo di bagliore l'immensità. Dove siamo? Il cielo e 1982 Caval| man mano che cessata l'imminenza dell'incubo, il pensiero 1983 Pante| come della mia credo all'immortalità della tua anima e presto 1984 Invit| un colore d'acqua fresca, impagabile.~- Il principe di Rocca 1985 Caval| carponi il breve tratto d'impalcatura scricchiolante, rifugiandosi 1986 Invit| offendere l'etichetta classica imparata nei salotti napoletani, 1987 Caval| queste cerimonie notturne, imparate in Africa o in America che 1988 Caval| tutte le risme; dove l'ha imparato l'inglese? non si sa; col 1989 Caval| araldica, celebravano a gara le impareggiabili grazie e gli occhi azzurri 1990 Caval| il brigante, un'altra ne imparo: non era quella la prima 1991 Caval| sapere o no chi avesse impartito l'ordine e da chi venissero 1992 Invit| puntuali da Barattucci, impazienti di sapere come ne sarebbe 1993 Caval| e a qualunque patto. Per impedire la rivelazione dei nomi 1994 Caval| miniere di Castelvetrano, ad impedirgli l'improvvisata d'un secondo 1995 Caval| delitto? perché non seppe impedirlo o almeno trarre in arresto 1996 Invit| compagna, promettendo e impegnandosi tra il mistero e la celia 1997 Caval| in mezzo al tumulto delle impennate e al parapiglia dei fuggenti, 1998 Caval| cavalli che nitrivano e s'impennavano come bestie selvaggie, e 1999 Caval| viceversa, riconoscere all'impensata la voce e credersi tutti 2000 Caval| primogenita, da una dinastia degli Imperatori d'Oriente, esaltandone il 2001 Pante| lavori forzati nelle mine imperiali per aver fatto parte a Kiew 2002 Caval| possiamo supporlo, tanto imperiosi erano gli argomenti sul 2003 Caval| improvvisa comparsa o dal tono imperioso della mia voce; insisto, 2004 Caval| congrega, nella quale all'imperizia delle danzatrici e al ludibrio 2005 Confe| talvolta, per altissimi fini imperscrutabili della sua giustizia e della 2006 Caval| dell'Appennino.~ ~Durante l'imperversare d'un subisso di meraviglie 2007 Confe| bastato per conoscervi e impetrare la sua remissione, e quest' 2008 Caval| che mi capita. Pel nuovo impianto a Castelvetrano delle Officine 2009 Caval| Palermo e rinunciare pure all'impiego e rimanere in sentinella 2010 Pante| sotto il peso d'una sentenza implacabile, Tchernyschewski le aveva 2011 Invit| sonno o nella morte, non implica punto la cessazione d'ogni


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