14-avven | avver-congr | coniu-espos | espre-impli | implo-media | medic-peste | pette-rimed | rimes-soggi | sogli-trian | tribu-zurig
Storia
1512 Caval| un cadavere.~I dubbi già espressi in forma sibillina dall'
1513 Pante| anzi il piú delle volte espresso alla meglio in un paio di
1514 Pante| stato, fuggito in Francia, espulso dalla Francia dopo pochi
1515 | essendo
1516 | essendosi
1517 Caval| tante. Ma insomma, il punto essenziale era questo: figlio d'un
1518 | esserne
1519 | esservi
1520 | esso
1521 Invit| note giungevano man mano estenuate e recavano forma e suono
1522 Caval| scrutare l'abisso col raggio estenuato d'una lanterna, veder sotto
1523 Confe| se non rispetto alle cose esteriori. Dopo infinite giravolte,
1524 Pante| cortiletto sulla sporgenza esterna di due finestre prospicienti,
1525 Caval| rimaste intatte le decorazioni esterne, sono vari anni che il poggiuolo
1526 Caval| scandalo, di trascinarlo all'estero né con ridicoli inseguimenti
1527 Invit| divisa scomposta, pallido, esterrefatto; voleva dire qualche cosa
1528 Caval| nel terzo secolo si era estesa in tutto l'Oriente ed anche
1529 Caval| improvviso tutte le luci si estinguono per l'eternità.~ ~Non è
1530 Confe| suffragio all'anima dell'estinta, cui il delirio continuo
1531 Caval| tenace; non valsero ad estirparlo il corso dei secoli né i
1532 Invit| non saremo importunati da estranei.~Levatosi in piedi, fece
1533 Pante| infelice predestinato, un estraneo, per audace e temerario
1534 Caval| imposta nei casi estremi da un'estrema necessità - in sostanza
1535 Caval| prudenza imposta nei casi estremi da un'estrema necessità -
1536 Confe| specie d'andito, alla cui estremità, lontanamente, appariva
1537 Caval| capacitarsi? uno dei suoi estri gli fosse venuto in un momento
1538 Caval| a tradimento un lampo d'estro poetico e gli torna all'
1539 Pante| arte ingannati.~E ramingo, esule, sotto il peso d'una sentenza
1540 Confe| e le tue ossa umiliate esulteranno al suo cospetto? che Egli
1541 Confe| sulla pietra che mi sembrava eterna, bensí scivolavano contro
1542 Pante| della chiave passava le eterne ore a tavolino ruminando
1543 Invit| qualificare, nessuno degli eterni gazzettieri e degli ostinati
1544 Caval| eccentriche ovvero d'un eteroclito carbonarismo nuovo risuscitato
1545 Confe| annientandomi nell'adorazione eucaristica, si dissiparono per pochi
1546 Caval| chiuse, e quindi, per l'euritmia della facciata rimaste intatte
1547 Pante| due medici, costretti dall'evidenza a non accusare che il cane,
1548 Caval| se dobbiamo vederci, ad evitare che i miei passi siano spiati
1549 Invit| demonologiche del medio evo, sia Swedemborg l'inventore
1550 | ex
1551 Caval| da essi interrogato per fabbricare almanacchi di congetture.
1552 Caval| bisnonno di Noè che l'ha fabbricata! tanto ci vuole a torcerle
1553 Confe| dissimulata nello zoccolo di un fabbricato immenso che fiancheggiava
1554 Caval| faccendiere di questa curiosa faccenda dei cavalli, cosí fossimo
1555 Caval| Cardamomo detto Cocò, il gran faccendiere di questa curiosa faccenda
1556 Caval| meccanici d'automobile, facchini, cocchieri, servitori avventizi,
1557 | facendolo
1558 Confe| avesse acceso una lampada, ma facendomi visiera agli occhi con le
1559 | facevo
1560 Caval| studi, l'uso di mondo, la facilità prodigiosa delle lingue
1561 Caval| c'è santi, gli tocca far fagotto per Udine o Domodossola
1562 Confe| quell'ignota, cosí giovinetta falciata a mattutino! Pregai fra
1563 Caval| presentimenti matematici che non fallano, pure, come se la testa
1564 Confe| penitenza forse dei miei falli, Iddio non voglia sottopormi
1565 Caval| guarentigie d'essere mantenuta se falliscono ai patti, in ispecie alla
1566 Confe| raccapezzarmi, la memoria mi falliva e non trovavo il testo sul
1567 Confe| turbamento non m'ingannava la falsa sicurezza della linea retta,
1568 Confe| dei falsi suoni o delle false voci nel cuore della notte,
1569 Confe| era occorso di udire dei falsi suoni o delle false voci
1570 Pante| fatto cieco, bensí da un falso scrupolo di coscienza e
1571 Pante| larga, sebbene, dovendo fame registrare il nome in questura,
1572 Pante| allorché il battente della famigerata porta si spalancò e apparve
1573 Caval| indizio d'abitante, che i famigliari furono tutti licenziati
1574 Confe| Deus clemens, super hanc famulam tuam in te sperantem, et
1575 Confe| strada il riverbero d'un fanale, indicava abbastanza che
1576 Caval| vetture automobili che a fanali spenti, filando verso i
1577 Confe| somiglia al terrore dei fanciulli; e son dieci giorni che
1578 Caval| credere che non sia tutta fanfaluca la sua storiella; per esempio,
1579 Caval| orecchio lo squillo dell'antica fanfara in lontananza. Centomila
1580 Pante| cotesta donna tolta dal fango e che egli credeva in buona
1581 Invit| sinceri, senza tranelli, senza fantasmagorie e giuochi di prestigio,
1582 | farà
1583 Caval| ha mutato nome, si chiama Faraide e non è che uno spettro,
1584 Invit| pazienza, ma in questo caso farebbe male i suoi conti e domani
1585 | fargli
1586 | farne
1587 Pante| rischiarasse la via, unico faro di luce e di verità. E dal
1588 Invit| saranno anche quattro, non fartene scrupolo. - Del resto, avete
1589 Invit| ne accorsi e non voglio farvene carico, però avreste torto
1590 | farvi
1591 Pante| passare con una bottiglia fasciata sotto il braccio: un veleno,
1592 Confe| Cattolica» negli ultimi fascicoli di questi mesi combatte
1593 Pante| di ferocia, terribile e fascinatore. A rapidi passi misurava
1594 Caval| potuto, senza nemmeno il fastidio di sporcarsi le mani, chiuderlo
1595 Pante| non si sia pronunciato. E fatevi dare dei lumi; da tanto
1596 Caval| purifica dalla volgarità d'un fattarello borghese: al Capo, prima
1597 | fatte
1598 Caval| importanza e pubblicità a un fatterello quasi domestico, a un abuso
1599 Caval| bestiale? e i consulti delle fattucchiere perché gli tirassero dalle
1600 Caval| grigio, ma schizzante ancora faville dagli occhi di pece.~Tralasciamo
1601 Caval| gentilezza nostra e per puro favore una curiosità abbastanza
1602 Caval| tirassero dalle carte l'oroscopo favorevole? e il pretendere che gli
1603 Invit| piano piano asciugandosi col fazzoletto poche stille di sangue che
1604 Confe| ricredere. Sebbene rotto e febbricitante, dopo una misera Messa celebrata
1605 Caval| tappeto, massimamente la fedeltà del mozzo di stalla e le
1606 Pante| celebre domatrice Wanda Fedorowna Gagarine, e ancora adesso
1607 Pante| impressi da veri artigli felini; esaminando bene, anche
1608 Caval| vertiginosi in groppa con la mala femmina, tanto piú bramata quanto
1609 Caval| inseguendosi, aizzati dalle femmine che li inforcano, la duchessa
1610 Caval| intervalli da un lungo trillo femminile, acutissimo, gorgheggiante;
1611 Pante| sentimento d'umanità; l'odore ferino ammorbava, gli urli e i
1612 Caval| con un ufficiale boero, ferito al petto nella guerra del
1613 Caval| maledetta gabbia, tanto era fermamente deciso di bruciare i suoi
1614 Confe| le lunghe sale dolorose, fermandosi al letto degli ammalati
1615 Caval| oscurità perfetta. Faccio fermare, e saluto gli amici all'
1616 Caval| intralci e si avviluppi come fermata da un ostacolo: subito però
1617 Caval| inabissano. Terra di Sicilia, fermati, misericordia di noi!~La
1618 Caval| grande, senza cappello, e fermatosi un poco sulla gradinata
1619 Invit| devozione, camminare o star fermi o inginocchiarsi a beneplacito
1620 Confe| giravolte, di botto Claudio si fermò davanti a una porticina
1621 Pante| nel serraglio di bestie feroci eretto a Koulikow Pole dalla
1622 Pante| di forza, d'astuzia e di ferocia, terribile e fascinatore.
1623 Caval| accompagnare verso sera il ferocissimo frate domenicano suo parente
1624 Caval| santa Barbara e san Vincenzo Ferreri, non avete impedito che
1625 Confe| pel contrasto dei capelli ferruginosi; violaceo il velo abbassato
1626 Pante| meraviglia, ma apostolo fervente della rigenerazione sociale,
1627 Invit| Baldassarre per l'allegria e la festività dei commensali, piú d'uno
1628 Invit| ascoltare trepidanti la fiaba del Mago Merlino e di Bellinda
1629 Caval| solenne. Ad ogni pilastro fiammeggiava una torcia, ma la navata,
1630 Caval| pantofole; se accendiamo un fiammifero, se uno scricchiolio ci
1631 Caval| Riferisce l'arcidiacono fiammingo al capo IV «de negotiis
1632 Confe| un fabbricato immenso che fiancheggiava tutta quanta la via; ne
1633 Caval| rischio sarebbe quello d'un fiasco clamoroso, col danno e le
1634 Caval| tanto almeno da riprender fiato, e sul pianerottolo nuova
1635 Caval| liberi, nessuno degli amici fiatò, persone serie, amici fidati
1636 Pante| abbastanza gagliardo di fibra o poco solido sulle gambe
1637 Caval| sarebbe stato concesso di ficcare lo sguardo dentro la chiesa.
1638 Caval| mezz'aria d'appendere a un fico tutte le paure e tutti i
1639 Caval| potrebbe non essere, andatevi a fidare di questi mascalzoni, concepiti,
1640 Pante| di queste bestie, non vi fidate: niente di piú facile che
1641 Caval| fiatò, persone serie, amici fidati e scrupolosi a metterli
1642 Confe| sperantem, et non habentem fiduciam nisi in tua misericordia,
1643 Pante| passo avanti lui e i suoi fiduciari, da un ragazzotto mai visto
1644 Confe| Signore Gesú Cristo l'imploro fiducioso, in memoria della benevolenza
1645 Caval| una di quelle creature, figlie d'un miracolo, che passano
1646 Caval| piatto dalle mani della figliuola, la scelleratissima delle
1647 Caval| burrasca. Urlate, urlate, figliuoli di Satanasso! I cavalli
1648 Caval| cacciando un urlo. - Vedi figliuolo? tanti schiarimenti non
1649 Caval| del genere umano, vogliamo figurarci la povera signora duchessa
1650 Pante| trascinare dalla suggestione e figurarsi e persuadersi d'avere inteso
1651 Pante| feroce, e che tanto piú si figuravano spaventosamente terribile
1652 Caval| altro che una sequenza di figurazioni mimiche e convulsionarie,
1653 Caval| viale della Libertà, nella fila di legni reduci dalla Favorita,
1654 Caval| automobili che a fanali spenti, filando verso i Porrazzi, venivano
1655 Pante| ragionamento del delegato filava dritto né occorreva essere
1656 Caval| tutti e illumina tutto. File d'alberi, gruppi di case,
1657 Caval| cominciato a narrargli la scena finale, d'improvviso il domenicano
1658 Confe| disegna sui cristalli dei finestrini, e nell'incerto specchio
1659 Caval| né udito, si sporge dal finestrino agitando le braccia nel
1660 Caval| mariuolo si contraddice e finge di non rammentarsi e giura
1661 Caval| fece scattare tant'alto: finiamola! e buttò in acqua la sua
1662 Caval| non sa quante volte, per finirla con un colpo di testa, fu
1663 Caval| mistero, e piagnucolando finisce per confessarmi che aveva
1664 Caval| Mongiardino fra gli altri, finiscono per piegar la testa. Versione
1665 Caval| giorno o l'altro la moglie finisse per liberarsi.~Egli pure
1666 Confe| era naturale che avrei finito per incontrare lo squarcio
1667 Pante| vittima - se c'era poiché finora i discorsi non uscivano
1668 Caval| promettendogli una regalía coi fiocchi pel giorno in cui la famosa
1669 Caval| piú sangue e ne versano a fiotti, ne versano sempre. È Caliban
1670 Caval| trascinasse interminabile in quel fiotto d'alternative, e approssimandosi
1671 Pante| venuto girovago tra Milano, Firenze e Genova, in Italia, donde
1672 Pante| urli da far traballare il firmamento, sua madre, per prudenza
1673 Pante| profondi nelle discipline fiscali per arrivarci, né aver messo
1674 Invit| leggi di natura nell'ordine fisico, si stringono nelle spalle
1675 Invit| corpo è soggetto alle leggi fisiologiche, l'anima obbedisce ad altre
1676 Caval| gabbia?~Rimasto solo, in fissa meditazione sull'unghia
1677 Pante| groppa contro le sbarre, fissando immobile l'usciolo, nel
1678 Pante| dritto davanti alla pantera, fissandola; i suoi occhi sfolgoravano.
1679 Confe| parola, senza un gesto, fissandomi sempre, si mosse verso un
1680 Caval| rallentando in guisa da fissar bene la località, osservare
1681 Confe| sue pupille errabonde si fissarono nelle mie, quasi rifugiandovisi,
1682 Caval| all'appuntamento da lei fissato nel telegramma. Mi dimenticavo
1683 Invit| le pupille immobilmente fisse, senza dubbio vedeva l'imaginaria;
1684 Caval| appostare i suoi giannizzeri, a fiutar l'aria e il terreno, a scoprire
1685 Caval| massimamente perché s'indovina al fiuto che ci si trova a battagliare
1686 Pante| Tchernyschewski, laddove flagella i degenerati del misticismo,
1687 Pante| un serraglio, nelle forme flessuose, nell'agilità e nello scatto
1688 Caval| Bisogna sapere che il villino Floréal è minuscolo, niente piú
1689 Confe| piovendomi dentro il cervello il fluido igneo del suo sguardo mi
1690 Pante| aveva amata in patria al focolare domestico. Il protocollo
1691 Confe| incontro, vestiti alla stessa foggia, d'una palandrana, e tirarono
1692 Caval| un altro. Non guizzi di folgore all'orizzonte, ma sprazzi
1693 Caval| passaggio, anche le streghe e i folletti ne hanno paura e si nascondono
1694 Caval| pauroso e l'incredulo che fomenta la curiosità, le voci si
1695 Caval| tempo, durante la notte, le foreste tremano al suo passaggio,
1696 Pante| scrupolo di coscienza e di formalità, e secondo lui e secondo
1697 Caval| dentro un'incavatura nel muro formante nicchia una grande ogiva,
1698 Confe| e nell'incerto specchio formarsi a poco a poco una macchia
1699 Caval| e in qual modo si fosse formata, niuno saprebbe dirlo: certe
1700 Pante| ammirarsi in un serraglio, nelle forme flessuose, nell'agilità
1701 Pante| indagine: con un guardiano cosí formidabile come quello che vigilava
1702 Caval| piú strane, segaligne o formose, ridicole o lusingatrici
1703 Confe| della croce, pronunciando la formula sacramentale che l'assolveva
1704 Caval| tornare alla carica, il nostro formulario è sempre quello e sempre
1705 Caval| pazienza e oculatezza, potrebbe fornire all'autorità il bandolo
1706 Caval| appagarla; ricorro a chi può fornirmi una lanterna. Curiosità?
1707 Caval| del giorno e della notte fornivano ragguagli assai piú diffusi
1708 Invit| ci affascina, noi spiriti forti, se c'è chi si sogna di
1709 Pante| svegliati da un colpo di pistola fortissimo, che rintronò cupo nel silenzio
1710 Caval| galantuomo, e in trent'anni la fortuna e qualche santo l'abbiano
1711 Caval| volontaria o rassegnazione forzata, né da sottilizzare nel
1712 Pante| contumacia a dieci anni di lavori forzati nelle mine imperiali per
1713 Caval| santo interviene tra il fosco e il chiaro, e per tutta
1714 Caval| piuttosto di rinunciarvi, cosí fragile com'era da spezzarla in
1715 Caval| autore sulla scorta d'alcuni frammenti gnostici salvati dalla dispersione
1716 Caval| perambulantibus in tenebris» un frammento di sant'Epifanio relativo
1717 Pante| delegato, anzi lo diceva francamente in un crocchio, volendo
1718 Caval| macchina, quasi tutte in francese, denuncianti l'assassinio
1719 Caval| scriptoribus analecta restituta, D. Francisco Vanderlinden Cathedralis
1720 Confe| i miei colpi, ridotti in frantumi.~Ma sui vetri ecco apparire
1721 Invit| persona invisibile si era frapposta e questa persona lo fissava
1722 Invit| ripeteva parola per parola una frase scritta seduta stante e
1723 Pante| tessuti e dei vasi sanguigni, frastagliate ai lembi con visibile simmetria
1724 Caval| quasi a dargli la patente di fratellanza araldica, celebravano a
1725 Caval| lasciarseli prendere. Nel frattempo, siccome pare da un telegramma
1726 Caval| duchessa, l'ingegnere lo freddò, a Castelvetrano pretendono
1727 Caval| linee primitive per opera di Fredegario, poscia dei monaci di Bangor
1728 Caval| ulula e urla, incitando frenetica dei cavalli in fuga! - Giuochi
1729 Caval| collettivo per lo straniero, cosí frequente nei salotti indigeni. L'
1730 Caval| sancta sanctorum che piú frequenti torcie illuminavano a gran
1731 Pante| poi giú per le scale il frettoloso calpestio di gente che fuggiva
1732 Confe| attendevo senza fallo ai loro frizzi ed anche alle loro contumelie,
1733 Caval| invitata nei loro cenacoli un frizzo o una sillaba, né quell'
1734 Caval| cavallo nostro condotto di frode e di nottetempo e con tanto
1735 Caval| cinquanta, nel vicolo che ne fronteggia il lato sinistro.~Scorgo
1736 Caval| voce alta sillabandone il frontispizio con certa solennità, per
1737 Caval| hop! hop! chioccano le fruste, gridano tutti. Dal galoppo
1738 Pante| discussioni si moltiplicavano frustranee, senza conchiudere nulla.~
1739 Invit| domande a domande; alle frutta, non dirò che fossero già
1740 Caval| tanto piú bramata quanto piú fugace era stata l'apparizione
1741 Confe| cosí siffatte apparizioni fugaci e saltuarie, balzanti fuori
1742 Caval| porticina, della quale forse, fuggendo, non aveva rimesso la stanga,
1743 Caval| impennate e al parapiglia dei fuggenti, l'imperturbabile don Cocò
1744 Pante| fu un precipitarsi per fuggire, uno spingersi cieco per
1745 Caval| duchessa Lascaris non fosse fuggita mai da Palermo, e i punti
1746 Pante| mie parole; sapendomi qui fuggitivo e abbandonato da tutti,
1747 Pante| frettoloso calpestio di gente che fuggiva a precipizio. Affermavano
1748 Caval| ogni attimo nuovi monti che fuggono, borghi che s'inabissano.
1749 Confe| sonnolenze invincibili e fughe istantanee della memoria,
1750 Confe| lampada all'improvviso, come fulminata da un soffio d'uomo. Tra
1751 Caval| e dove nel mezzo ardeva fumante al posto dell'altare un
1752 Caval| delle Sette Spade, verso Fumara, le aveva servito alla meno
1753 Confe| quel ludibrio di drappo funebre, lasciando cosí scoperti
1754 Caval| particolare, nessuno che fungesse da sacerdote; non invocazioni
1755 Caval| ultimi apparecchi della funzione e gridare a tutti di svignarsela
1756 Pante| che sfoggiano nelle loro funzioni abiti esotici all'ussara
1757 Caval| distogliere la curiosità e fuorviare l'inchiesta, giovandosi
1758 Caval| vagheggiarlo quasi quasi meno furfante o piú ingenuo del presumibile
1759 Caval| segreto, caschi il mondo: furfanti, ma galantuomini! - Che
1760 Pante| a poco a poco, ansante, furibonda, vile, finché il corpo giacente
1761 Caval| corrono e si accavallano furibonde come onde di mare aizzate
1762 Invit| mossi per agguantare il furioso, e nello sconquasso della
1763 Caval| convulsioni di pianto e di furore, chi a Castelvetrano, chi
1764 Pante| d'un delitto a scopo di furto: sul cadavere non erano
1765 Pante| derivava dal cristianesimo il futuro rinnovamento; camminando
1766 Caval| fin dal primo secolo dopo G. C. professava il culto d'
1767 Caval| modo e per mezzo di chi la gabbia-segnale salga dal di fuori in certe
1768 Pante| dall'entrata di Wanda nelle gabbie. - Confessiamo schiettamente
1769 Pante| addosso? Forse non abbastanza gagliardo di fibra o poco solido sulle
1770 Invit| rimasta vuota e inchinatosi galantemente come se davvero offrisse
1771 Pante| spettatori era stipata nella galleria, avida d'emozioni violente
1772 Caval| Bangor in Britannia e di San Gallo nella Rezia, che ne compongono
1773 Caval| propria, mille mezzi d'attacco galoppano nella fantasia, tutti eccellenti,
1774 Caval| arroventa cavalli e cavalcatrici galoppanti con noi all'abisso in un
1775 Caval| calmare gli spiriti in una galoppata al fresco della notte, certo
1776 Caval| di voci e di nitriti e di galoppi, il clamore come d'una turba
1777 Caval| compagnoni di tenersi in gamba per la sera coi rispettivi
1778 Caval| le tanaglie, fra dente o ganascia, anche le piú proterve si
1779 Caval| araldica, celebravano a gara le impareggiabili grazie
1780 Caval| otto giorni, don Cocò, e vi garantisco io l'improvvisata d'un servizietto,
1781 Caval| il Padre eterno l'avrebbe garantito da qualche brutto sproposito.
1782 Invit| lezione e perfezionati con garbo.~E siccome ad ogni salmo
1783 Caval| un istrice! al Politeama Garibaldi, durante un comizio di scioperanti
1784 Caval| spezzarla in due con un garofano, tutto si sarebbe sentita
1785 Caval| Piacesse o no questa nuova gatta da pelare, per la soddisfazione
1786 Caval| affonda nella prosa, altre gatte ha da pelare che le Santuzze
1787 Pante| Tchernyschewski suo omonimo, Nicola Gawrilovitch, autore del famoso romanzo
1788 Invit| dissimile da quelle che le gazzette americane e inglesi registrano
1789 Invit| qualificare, nessuno degli eterni gazzettieri e degli ostinati frequentatori
1790 Caval| solitudine nera, le bestemmie gli gelavano sulle labbra, come gli sapeva
1791 Confe| battevo i denti sotto l'aria gelida di queste notti di novembre;
1792 Confe| Sospettai, mi corse un gelo su nelle spalle; era morta?
1793 Invit| camerino; fosse virtú sua o gelosa vigilanza del custode, nessuno
1794 Caval| della salvazione dell'anima! gemeva il torturato, fatto vile
1795 Pante| antonomasia da un appellativo generico, ma s'intendevano tutti.
1796 Pante| Tchernyschewski. Piú coraggioso, piú generoso d'ogni altro, veniva a salvare
1797 Caval| menzogna creata dal suo genio, da lui propagata, a mascherare
1798 Caval| greco, imposto a forza dai genitori; vita coniugale di qua e
1799 Caval| introdotto nella casa d'una gentildonna straniera evidentemente
1800 Caval| Gullifà, le cui nozioni geografiche non l'assistevano neppure
1801 Caval| conoscenti, soci del Casino Gerace, piú o meno assidui frequentatori
1802 Caval| domani la leggenda medievale germanica comincia sotto i Merovingi
1803 Caval| storcevano il loro corpo in geroglifici ora d'impudicizia ora di
1804 Caval| sembrargli il viaggio di Gerusalemme, tanto barcollava sulle
1805 Pante| che erano state le prime a gettar l'allarme e sul ballatoio
1806 Invit| colle mani nei capelli, si gettava disperato su quel corpo,
1807 Pante| lieve tremito dei muscoli, ghermita la preda e oramai sicuro
1808 Caval| piú crollarono il capo e ghignarono, stufi di tante sorprese
1809 Caval| Segesta? e non salta il ghiribizzo alla principessa d'invitarmi
1810 Confe| fosse venuta e di quali ghirlande profane avesse infiorato
1811 Confe| All'Eden». Cinque cadaveri giacevano sul tavolato, nascosti da
1812 Confe| contro la sponda di quel giaciglio e mi confortava in cosí
1813 Caval| amuleti sullo stomaco e le giaculatorie a tutti i santi gli ottenessero
1814 Caval| dell'interrogato, rasa e giallastra, non traspariva indizio
1815 Caval| pavimento coperto d'uno strato giallo di segatura, era sgombra
1816 Caval| presso il cancello del giardino, non fece in tempo ad avvisare
1817 Caval| lampo e l'altro. Partanna! Gibellina! Ad ogni attimo nuovi monti
1818 Caval| testa come un viluppo di ginepri selvatici, ma non per niente
1819 Caval| minuscolo, niente piú d'un gingillo, e quindi sprovvisto di
1820 Caval| anche lui, spinto, respinto, giocando di braccia per farsi largo,
1821 Pante| che non avevano saputo far giocare la chiave, o colpa delle
1822 Invit| sostanza non erano che i soliti giochetti delle sonnambule di piazza,
1823 Caval| tapparsi la bocca? e se il giochetto della gabbia l'avesse inventato
1824 Invit| accesso di spavento o di gioia o di devozione, camminare
1825 Caval| perché sul suo protocollo giornaliero don Pellegrino si affrettò
1826 Pante| Nicolaievitch Tchernyschewski giornalista, professore d'economia politica
1827 Caval| soltanto come volasse rapida la giornata e si trascinasse interminabile
1828 Caval| d'ufficio: tempo perso, giornatacce negre per lui, tremende
1829 Caval| clandestina d'equitazione o ad una giostra d'ignoti cavalieri da strapazzo,
1830 Caval| e fuorviare l'inchiesta, giovandosi d'un cadavere.~I dubbi già
1831 Caval| in deliquio; c'erano dei giovani tra essi, e a piú d'uno,
1832 Caval| avventure delle sue cospirazioni giovanili ad abbattere le tirannie,
1833 Pante| dall'università di Mosca, giovanissimo, Vasili Tchernyschewski
1834 Caval| suoi progetti, l'idea di giovarsene una notte o l'altra lo faceva
1835 Caval| lunedí mattina.~Ieri l'altro, giovedí, un telegramma da Parigi
1836 Invit| fatto incontrare dacché vado girando per il mondo... allora non
1837 Invit| ora non c'era nessuno... girava per la stanza atterrito,
1838 Confe| esteriori. Dopo infinite giravolte, di botto Claudio si fermò
1839 Caval| incontro con parecchie ombre girovaghe, al cui accerchiamento sarebbe
1840 Pante| dopo pochi mesi; venuto girovago tra Milano, Firenze e Genova,
1841 Pante| sinistra e sul petto la giubba era strappata come dalle
1842 Confe| della Chiesa, tremando e giubilando, offersi la prima volta
1843 Caval| mezza, ma per l'anima di Giuda! come l'altra volta, prima
1844 Caval| in sordina che la società giudica senza criterio, per puro
1845 Invit| scrupolo d'etichetta non giudicava conveniente invitare a cena
1846 Pante| pensiero di vendetta, non mi giudichi dall'amarezza delle mie
1847 Caval| raccolte dall'autorità giudiziaria le testimonianze degli stallieri
1848 Pante| arrivate sul luogo le autorità giudiziarie. Se poi, per uscire dal
1849 Caval| precipitano, succede all'età del giudizio non sempre in orario, quella
1850 Caval| misericordia, nel mentre giungeva a macchinare un tranello
1851 Caval| benedetto. E venne a casa, giunse che non erano ancora suonate
1852 Invit| tacere, per amor di Dio!~Giunsero. A quattro gradini per volta,
1853 Invit| rivolta verso di essi, a mani giunte facendo il gesto supplichevole
1854 Confe| di darmi un'occhiata, e giunti a un crocicchio poco piú
1855 Caval| mio, hai moglie e figli: giuocar di scaltrezza con canaglie
1856 Caval| specie con le donne gli toccò giuocare una partita d'astuzia e
1857 Caval| finge di non rammentarsi e giura e spergiura di non aver
1858 Caval| paradiso a testimoni del suo giuramento, e la beatissima Vergine
1859 Invit| fossero già tutti neofiti e giurassero in verbo magistri, ma se
1860 Pante| strepiti di sorta altri invece giuravano sull'anima loro d'avere
1861 Caval| una curiosità abbastanza giustificata, nessun male, se c'era del
1862 Confe| sopraggiunto, come avrei giustificato la mia presenza accanto
1863 Invit| sulla piazza grande di S. Giustino, salutati da un mondo, il
1864 Invit| dedurre dall'accoglienza glaciale degli anfitrioni che piú
1865 Caval| abbrancò il muso a Caliban, gliel'abbrancò con tutte due le
1866 Caval| scorta d'alcuni frammenti gnostici salvati dalla dispersione
1867 Caval| Precisamente questo era il colpo gobbo e piú da temere, che se
1868 Confe| allungava interminabile, gocciolante umidità dalla calce fresca
1869 Invit| stille di sangue che gli gocciolavano dal collo, dietro l'orecchio,
1870 Caval| Ed ora negli Abruzzi vi godete il fresco dell'Appennino.~ ~
1871 Caval| trillo femminile, acutissimo, gorgheggiante; nient'altro che una sequenza
1872 Caval| una pozza di sangue vivo gorgoglia, sommerge quasi interamente
1873 Caval| assume addirittura una forma gotica nello spogliarsi d'ogni
1874 Caval| fermatosi un poco sulla gradinata a respirare l'aria fredda,
1875 Confe| superiori, ridiscesi, e un gradino dopo l'altro mi trovai abbasso
1876 Invit| madamigella, e ora che essa gradisce la vostra compagnia e vuole
1877 Caval| capo del Battista e averne gradito la sanguinosa offerta in
1878 Caval| e guai a chi si attenti graffiarne un preteso neo coll'unghia
1879 Caval| marescialli sanno essi la gragnuola di rabbuffi e sanno le guardie
1880 Caval| farisei, non concepiscono la grandezza dell'espiazione, tanto meno
1881 Confe| sentimento di compassione grandissima aveva dedicato in modo speciale
1882 Caval| scrupolosi a metterli sulla graticola, ma i misteri della chiesa
1883 Pante| altre strade, ma rischiarla gratis et amore, cosí per semplice
1884 Confe| letto degli ammalati piú gravi nell'uno e nell'altro riparto,
1885 Caval| tradizioni copte, siriache, greche d'un'Erodiade volibonda
1886 Caval| Triandaphillidis Elena (sudditi greci) nato a Livorno nel 1870,
1887 Pante| che secondo il calendario greco-ortodosso la data del 4 aprile corrisponde
1888 Caval| rappresentante generale, Mr. Green, mi significava di trovarmi
1889 Caval| dall'opinione pubblica nel gregge delle agnelle bianche, ragione
1890 Pante| 15 secondo il calendario gregoriano.~«Un'orribile tragedia poco
1891 Pante| riposato sopra parecchio tempo, greve come una massa inerte di
1892 Caval| duchessa alla testa, e dal gridar dei presenti. La folla irrompe
1893 Caval| feroce: tu la sai la verità! gridava, e questa volta don Nicola
1894 Caval| i capelli erano divenuti grigi.~Quella notte! - È l'ora,
1895 Caval| bruciate nello scattar del grilletto e molti che la bestia la
1896 Caval| slanciano, dapprima serrate le groppe l'uno contro l'altro, poi
1897 Pante| precipizio alle spalle, una grossa bestiaccia come quel maledetto
1898 Caval| escursione in partita alle grotte di Segesta? e non salta
1899 Invit| avete assistito a una scena grottesca di pugilato che non era
1900 Caval| rinvenne tra i denti un groviglio di capelli biondi.~
1901 Pante| per le scale a crocchi e gruppetti, uomini e donne, grandi
1902 Pante| assorbito dalla scena di quel gruppo immobile sotto i nostri
1903 Caval| insigne dabbenaggine, e per guadagnarci le beffe, sottoporci a visite
1904 Pante| uno spingersi cieco per guadagnare l'uscio piú vicino: Misericordia!
1905 Caval| i Porrazzi; frattanto il guaio era nel villino: dopo una
1906 Caval| veli delle corifee e alle gualdrappe dei cavalli; scovò mozzi
1907 Confe| benché tenue, mi sfiorò la guancia. Le posai la mano sulla
1908 Caval| Messina, per esempio, che guarda lo stretto, potrebbe paragonarsi
1909 Confe| divotamente sul petto. La guardai in volto: una giovinetta;
1910 Confe| piedi del cadavere, stava guardandomi. Egli si mosse, seguito
1911 Confe| e tirarono dritti, senza guardarci, come se non ci avessero
1912 Confe| sempre, senza voltarsi a guardare se veramente io lo seguissi.
1913 Confe| quanto desiderio avessi di guardarla in faccia e piú ancora di
1914 Invit| vivibonda nell'immaterialità, si guardarono tra di loro, interrogandosi
1915 Pante| solo non ci allettano ma ci guarderemmo bene dall'assisterci, se
1916 Pante| ogni altra indagine: con un guardiano cosí formidabile come quello
1917 Caval| ragion di piú per esser guardinghi; siamo al buio: non ci resta
1918 Caval| tempio dei Cavalieri, si guardò bene lui e i suoi uomini
1919 Caval| della mafia, ha tutte le guarentigie d'essere mantenuta se falliscono
1920 Pante| o colpa delle serrature guaste? Ma invece, purtroppo, era
1921 Caval| boero, ferito al petto nella guerra del Transvaal e prigioniero
1922 Caval| primo atto dell'operazione: guidando egli stesso un biroccino
1923 Caval| un altro, un altro. Non guizzi di folgore all'orizzonte,
1924 Confe| in te sperantem, et non habentem fiduciam nisi in tua misericordia,
1925 | hanc
1926 Caval| pure le persone che l'hanno ideato, manipolato, e nell'ombra
1927 Confe| adesso le sto scrivendo, ier l'altro a sera terminavo
1928 Invit| spalle a guisa di un manto ieratico, le spalle e le braccia
1929 Confe| dentro il cervello il fluido igneo del suo sguardo mi aveva
1930 Caval| della moglie; come assai piú ignominiosa la sua sventura se la moglie
1931 Caval| Furono due le riprese: egli ignora se con le medesime centauresse
1932 Caval| Ma Turiddu se è rimasto ignorante, non è imbecille né rimbambito,
1933 Confe| facilmente i deboli o gli ignoranti restano affascinati e indotti
1934 Pante| registrate nel protocollo, non si ignoravano altri particolari d'indole
1935 Confe| rettangolo del letto, lo ignoro; so che non rischiarava
1936 Confe| piedi sporgevano fuori, ignudi, le braccia s'indovinavano
1937 | II
1938 | III
1939 Invit| eccolo arrivare piú che mai ilare e disinvolto, ma senza Sibilla!~
1940 Caval| voci forse un po' troppo ilari la quiete di chi dorme.
1941 Caval| piú di tristezza che di ilarità, le similitudini grottesche
1942 Caval| salvataggio della non piú illibata colomba; ma ciò malgrado,
1943 Caval| Affacciarsi, e pur non illudendosi di scrutare l'abisso col
1944 Caval| cavalli addestrati alla magia, illudendovi per arte satanica di superare
1945 Pante| parapiglia, e tanto per illudere sé medesimo sgolandosi quanto
1946 Caval| che ci avvolge tutti e illumina tutto. File d'alberi, gruppi
1947 Invit| mezzo la lampada a petrolio, illuminante i resti d'una cenetta in
1948 Pante| camera del polacco, ancora illuminata. Solo piú tardi, molto piú
1949 Invit| domandano altro che d'essere illuminati e convertirsi dalla loro
1950 Invit| mano dall'imperturbabile illuminato. Grandi e grossi, con tanto
1951 Caval| che piú frequenti torcie illuminavano a gran bagliore come una
1952 Caval| improvviso il domenicano si illuminò, come sotto il baleno d'
1953 Pante| ostacolo, a qualunque costo, imaginando un altro mezzo meno rischioso,
1954 Pante| contro assassini puramente imaginari. Dalle risultanze dell'esame
1955 Invit| fisse, senza dubbio vedeva l'imaginaria; quasi obbedisse a un invito
1956 Caval| diavolo, è lui che l'ha imaginata; il fantino? ma che fantino
1957 Caval| crudelmente i nervi e l'imaginazione con l'ignominia di quella
1958 Caval| ermeticamente ammantellati, le altre imbacuccate fino agli occhi nelle pelliccie,
1959 Caval| per conto suo, Gullifà a imbambolire il greco mediante l'eterno
1960 Pante| arbitrarsi di metterlo nell'imbarazzo e di farlo arrossire. Egar
1961 Invit| la sua Sibilla prendevano imbarco nella solita diligenza quotidiana
1962 Caval| cavalier Gullifà d'avere imbastito la calunnia e d'averla propalata
1963 Caval| inaspettato: in ferrovia non m'imbatto con la sempre giovine principessa
1964 Caval| sempre sola, piú volte s'era imbattuto per le strade di campagna,
1965 Caval| assenza della gabbia pigliar l'imbeccata per la sera, e c'è da scommettere
1966 Caval| uno solo, manifestamente imbeccato, si ostinava nella piú scettica
1967 Caval| rimasto ignorante, non è imbecille né rimbambito, possiede
1968 Confe| uno dei quattro angoli? Imboccai finalmente un'apertura,
1969 Caval| sacristia. Voltò a destra imboccando un sentiero tra le ville,
1970 Confe| cammino già fatto sino all'imboccatura della strada dove abito
1971 Pante| tavolino ruminando sui libri e imbrattando montagne di carta, su per
1972 Caval| cavalli, cosí fossimo sicuri d'imbroccare un terno! la gabbia? ma
1973 Caval| frate domenicano avesse imbroccato nel segno, non toccava a
1974 Confe| dover poi riconoscere che l'immaginazione mi aveva ingannato. Tranquillo,
1975 Caval| usciti dal sortilegio, cosí immanente abbiamo negli occhi la visione
1976 Caval| arte satanica di superare immani distanze in brevissimo spazio
1977 Invit| dall'ospite vivibonda nell'immaterialità, si guardarono tra di loro,
1978 Confe| sebbene non piú sotto l'immediata impressione del fascino.
1979 Invit| preludio d'una melodia immemoriale che adagio adagio, appena
1980 Confe| squallido, rischiarato da immense finestre coll'inferriata.
1981 Caval| nell'attimo di bagliore l'immensità. Dove siamo? Il cielo e
1982 Caval| man mano che cessata l'imminenza dell'incubo, il pensiero
1983 Pante| come della mia credo all'immortalità della tua anima e presto
1984 Invit| un colore d'acqua fresca, impagabile.~- Il principe di Rocca
1985 Caval| carponi il breve tratto d'impalcatura scricchiolante, rifugiandosi
1986 Invit| offendere l'etichetta classica imparata nei salotti napoletani,
1987 Caval| queste cerimonie notturne, imparate in Africa o in America che
1988 Caval| tutte le risme; dove l'ha imparato l'inglese? non si sa; col
1989 Caval| araldica, celebravano a gara le impareggiabili grazie e gli occhi azzurri
1990 Caval| il brigante, un'altra ne imparo: non era quella la prima
1991 Caval| sapere sí o no chi avesse impartito l'ordine e da chi venissero
1992 Invit| puntuali da Barattucci, impazienti di sapere come ne sarebbe
1993 Caval| e a qualunque patto. Per impedire la rivelazione dei nomi
1994 Caval| miniere di Castelvetrano, ad impedirgli l'improvvisata d'un secondo
1995 Caval| delitto? perché non seppe impedirlo o almeno trarre in arresto
1996 Invit| compagna, promettendo e impegnandosi tra il mistero e la celia
1997 Caval| in mezzo al tumulto delle impennate e al parapiglia dei fuggenti,
1998 Caval| cavalli che nitrivano e s'impennavano come bestie selvaggie, e
1999 Caval| viceversa, riconoscere all'impensata la voce e credersi tutti
2000 Caval| primogenita, da una dinastia degli Imperatori d'Oriente, esaltandone il
2001 Pante| lavori forzati nelle mine imperiali per aver fatto parte a Kiew
2002 Caval| possiamo supporlo, tanto imperiosi erano gli argomenti sul
2003 Caval| improvvisa comparsa o dal tono imperioso della mia voce; insisto,
2004 Caval| congrega, nella quale all'imperizia delle danzatrici e al ludibrio
2005 Confe| talvolta, per altissimi fini imperscrutabili della sua giustizia e della
2006 Caval| dell'Appennino.~ ~Durante l'imperversare d'un subisso di meraviglie
2007 Confe| bastato per conoscervi e impetrare la sua remissione, e quest'
2008 Caval| che mi capita. Pel nuovo impianto a Castelvetrano delle Officine
2009 Caval| Palermo e rinunciare pure all'impiego e rimanere in sentinella
2010 Pante| sotto il peso d'una sentenza implacabile, Tchernyschewski le aveva
2011 Invit| sonno o nella morte, non implica punto la cessazione d'ogni
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