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Giorgio Cicogna
I ciechi e le stelle

IntraText - Concordanze

era

    Capitolo
1 1| Sì, parrà impossibile, ma era proprio proibito a Ninì 2 1| forse, un po' delusi. Non c'era nulla di nuovo; alberi 3 1| rincorrendosi. E il suo riposo era quello del troglodita dopo 4 1| ingiusto e crudele. Alvise era perfetto. Certe sue assenze, 5 1| della poltrona, Luisa s'era ripiegata su stessa, 6 1| casi.~Ma quello di Alvise era veramente il centomillesimo? 7 1| magri risultati, egli si era sobbarcato ad un lavoro 8 1| sempre più stanco. Non era crucciato, no. Si manteneva 9 1| hai». Per lui il lavoro era la vita, la ragion d'essere. 10 1| quella snervante attesa non era «vita». I bambini erano 11 1| tante altre, la mezzanotte era già scoccata. Quando sarebbe 12 1| ritmo dei due respiri. Tutto era immobile, eppure qualche 13 1| penombra della stanza n'era riempita. E quello le parve 14 1| Tutto è pronto, Isa! La casa era preparata per ricevere l' 15 1| lo capiva! Il «suo» mondo era quello: un mondo di astrazioni 16 1| volta di farsi forza. Alvise era entrato, s'era seduto alla 17 1| forza. Alvise era entrato, s'era seduto alla tavola, gli 18 1| dei tempi, quando la Terra era appena uscita dagli sconvolgimenti 19 1| temperature e delle stagioni, era molto diverso da quello 20 1| un abisso; e quell'abisso era per la prima volta colmato.~ 21 1| embrione di affermazione era stato l'imperativo del nutrimento; 22 1| tutte le energie terrestri, era estraneo al prodigio. Questo 23 1| loro energia vibratoria era costretta a comunicarsi 24 1| a quella materia, che n'era frugata e forzata; ed era 25 1| era frugata e forzata; ed era come se impercettibili brividi 26 1| accolse il messaggio.~Non era l'effetto che Alvise aveva 27 1| aveva preveduto ed atteso. Era un'altra cosa, ancor più 28 1| Ora, dopo una giornata che era stata di vano tormento per 29 1| compagna, un'altra notte era calata sul mondo; e una 30 1| vita comanda.~Quella che era stata una pozza liquida 31 1| liquida entro un recipiente, era divenuta durante la seconda 32 1| una cellula primigenia. Era un essere mostruoso, ma 33 1| fondo; ma già il corpo si era assottigliato, e i due tronconi 34 1| tutta quella estremità era scura e densa come l'epitelio 35 1| respiro, ad attendere. Ecco, era entrato nello studio; si 36 1| di Alvise.~Il recipiente era vuoto, la sostanza era scomparsa, 37 1| recipiente era vuoto, la sostanza era scomparsa, ella lo sapeva 38 1| studio. Una gran nube le era scesa intorno, una specie 39 1| prevedere, di pensare. Che cosa era accaduto? Che cosa avrebbe 40 1| soltanto la sera; poi s'era aggirata da una stanza all' 41 1| saputo.~Eccolo, quel momento. Era giunto. Alvise, come trasognato, 42 1| dopo qualche domanda si era immerso in un mutismo cupo, 43 1| ricondurre al letto da cui era balzato giù poche ore prima 44 1| dietro di . Il mostro era prigioniero; per il momento 45 1| finestre di casa la miss era ancora cento passi indietro 46 1| Si fermarono a guardare. Era un animale certo strano, 47 1| gridare di fermarsi, che c'era una bestia cattiva ammazzata 48 1| nulla, della bestia. Se l'era portata via, con , una 49 2| H R N~ ~La notte azzurra era sul finire; la gialla, non 50 2| di topazio.~La montagna era ormai una tempesta di splendori 51 2| sogno orgoglioso per cui s'era macerato tanto a lungo nelle 52 2| Alahàbis, l'ammasso di cui esso era parte, e sopire la vita 53 2| combattevano già da secoli. Com'era salito lassù? come aveva 54 2| per il mutar delle lune, era più inaccessibile, e gli 55 2| paura. Ma no. L'intruso era inerme e si sentiva ormai 56 2| fiamma percossa dal vento. Era suo. Allora Hrn cautamente 57 2| osservazione. Così, come era stato preparato tanto tempo 58 2| ira, nella morte. Ma tutto era finito; il destino si compiva; 59 2| umili e dei più miserabili era diritto, darsi, nel giorno 60 2| torrido clima, l'evoluzione s'era compiuta più rapidamente; 61 3| materia perlacea di cui era fatto il suo corpo, spiccava, 62 3| piccoli e corti tentacoli, era più tenue e trasparente 63 3| scatto di un interruttore. C'era un nemico; un grosso essere 64 3| uguali, terribili. Chi era? Chi poteva avere tal voce? 65 3| lontano? Impossibile. Non v'era, al mondo, gente capace 66 3| Seimilasettecento metri! Sì, era proprio il principio della 67 3| principio della gran fossa. S'era tentato di scandagliare, 68 3| il popolo dei sommersi, s'era gettato lo scandaglio del 69 3| ricomparsa del grosso globo. E c'era anche il cappellano, don 70 3| legnetto e la «porcheria» che v'era attaccata, e si ripulì ben 71 4| verso l'accampamento. Poi era caduto come sfinito a cento 72 4| cento metri dai fuochi; e era stato raccolto; e non apparteneva 73 4| fatica; anzi la pelle ne era singolarmente sottile e 74 4| di circa trecento miglia, era assoluto; l'altopiano, impervio 75 4| nessun ladro o traditore era stato abbandonato.~Il mistero 76 4| primo che gli abiti di cui era stato trovato rivestito 77 4| linea. La nostra missione era ardua e faticosa; marce 78 4| sulla riva dell'Jenissei, era irriconoscibile.~Con quella 79 4| persona comica» il suo volto era un anello intermedio di « 80 4| volenteroso allievo che egli era, non occorsero molte settimane 81 4| insolita uscita di Qhuen-lì, si era alzato dal giaciglio ad 82 4| ravvolto in una coperta, era sbucato a sua volta dalla 83 4| fascino del deserto.~Qhuen-lì era rientrato nel suo mutismo. 84 4| deciso di non parlare, non c'era forza al mondo che potesse 85 4| collerico spagnuolo (D'Obre era nato a Guadazulceña) uscisse 86 4| Solo Hunkel, libero, si era drizzato a sedere sul suo 87 4| la vita e la favola che m'era sorto accanto d'improvviso.~ 88 4| grado di guarire da solo. Era l'unico sistema.~— Ma quale 89 4| nato? Pure il desiderio, ch'era in voi, di vivere, è stato 90 4| Quando la vita intellettuale era scarsa, la bevanda preferita 91 4| scarsa, la bevanda preferita era il vino. Vino, sole, sangue: 92 4| geologo della spedizione si era stancato. Egli preferisce 93 4| stato tradito dalla sorte, era incapace di sopportare più 94 4| prima il suo desiderio era puramente cerebrale. Posso 95 4| assolto il suo compito, s'era sciolta a Londra; i membri 96 4| appartenenti alla spedizione, cui era rimasto nell'animo, più 97 4| diversa.~E Qhuen-lì? Dov'era Qhuen-lì?~Era uscito quel 98 4| Qhuen-lì? Dov'era Qhuen-lì?~Era uscito quel mattino, per 99 4| per fare delle compere. S'era così presto occidentalizzato, 100 4| sorgenti dell'Jenissei, era ora mio segretario. Il mio 101 4| tralignamenti. Ma quando s'era trattato di darla alle stampe 102 4| portineria.~L'indirizzo era dattilografato. Stracciai 103 4| Qhuen-lì ritorna di dove era venuto.~«Salutate per me 104 4| civiltà a cui io appartengo era stato proprio quello che 105 4| potete. Al mio tempo la vita era racchiusa entro termini 106 4| angusti. Il nostro paese non era vasto più di qualche centinaio 107 4| ordinamenti sociali. La malvagità era sconosciuta. Nessuno pensava 108 4| che far conoscere. Così era il nostro popolo, Sir, 109 4| totalmente solo. Egli si era seppellito poco lungi da 110 4| tanti millenni. Egli non era solo. Era con lui un altro 111 4| millenni. Egli non era solo. Era con lui un altro della stessa 112 4| il suo compagno. La tomba era vuota, scoperchiata, e l' 113 4| da compiere! E Qhuen-lì era già ripartito, Qhuen-lì 114 4| per ricoprirsi. La tomba era in fondo ad un dedalo di 115 4| quell'ombra.~Accanto alla sua era un'altra tomba, come egli 116 5| L'OVIGDOI~ ~«L'orso non era ancora apparso nelle caverne 117 5| verso la superficie, dov'era rimasta la vita; perdersi 118 5| sotterranea non bastò a spegnerla. Era rimasto, nel volume colmato 119 5| pietre al di delle quali era il sole, non seppero allora 120 5| quando la condensazione non era ancora compiuta. Miriadi 121 5| cornea, più dura ove maggiore era il bisogno. Gli arti divennero 122 5| del gran cataclisma non era spento. L'eco della tragedia 123 5| vendetta. La vita che a tutto s'era adeguata e di tutto, trasformandosi, 124 5| vendetta. Su, su, fin dove era possibile giungere, scavarono 125 5| quell'accenno all'Atlantide era un po' banale, ma l'effetto 126 5| po' banale, ma l'effetto c'era. Anche quell'idea delle 127 5| di poppa; la mezzanotte era rimasta laggiù, dove la 128 5| ombra della notte. In alto era un formicolìo di stelle; 129 5| lire un racconto che gli era costato quattro ore di lavoro; 130 5| quattro lire al minuto; questo era l'equivalente tangibile 131 5| convulsi. Ma il transatlantico era colpito a morte; la sua 132 5| dell'urto, il «poeta» s'era precipitato sul ponte in 133 5| istinto, intuita la tragedia, era stato quello di gettarsi 134 5| lo salvò; la sua cabina era in coperta; pensò che avrebbe 135 5| tornò fuori, l'imbarcazione era già rigurgitante e non potè 136 5| indifferente.~ ~Una grande notizia era corsa di caverna in caverna, 137 5| non si sapeva ancora chi, era riuscito a trovare la via 138 5| pericoli della rarefazione, era salito fino al limite misterioso, 139 5| » di cui sino allora si era saputo soltanto «che nulla 140 5| giorno dello sprofondamento, era andata via via lentamente 141 5| e la densità del fluido era diventata così grande, che 142 5| corpi la struttura interna s'era modificata, adeguata alla 143 5| regno con una lievità che era smorzata soltanto dalla 144 5| all'altro di un crepaccio, era per essi altrettanto facile 145 5| poco a poco perdendo, s'era in compenso prodigiosamente 146 5| dell'epidermide in cui esso era più ottuso, superava la 147 5| all'estremità degli arti s'era fatto così perfetto da poter 148 5| in mille mormorii.~Tale era il dantesco regno dei confinati; 149 5| ancorata ad un roccione, era rimasta laggiù, mezzo miglio 150 5| cielo.~ ~Il cielo. Quello era il cielo, l'Ovigdòi della 151 5| dilata sulla materia.~Quello era il cielo, spazio senza forma 152 5| senza confine all'intorno, era il termine fra la roccia 153 5| fosca, oblunga, nerastra, era apparsa improvvisamente 154 5| che cioè il suo grido s'era inesplicatamente ripercosso 155 6| due immagini; quella che era nella mia memoria e quella 156 6| mia memoria e quella che era davanti ai miei occhi; eppure 157 6| bene?~La villa di Cubra era a circa mezz'ora d'automobile 158 6| pittoresca. Vista di fuori era massiccia e sgraziata; ma 159 6| dove però non entrammo. Era ora di colazione e ci sedemmo 160 6| confidenze.~Seppi che non era stato sempre solo, nella 161 6| disprezzava, e che beffarmi era per lei un raffinato piacere. 162 6| feci io vedendo che egli s'era fermato ancora, come pentito. — 163 6| sì, capivo, povero Cubra!~Era scappato dall'Italia, per 164 6| persecutori. La sua faccia era in verità parlante; archetipo, 165 6| tormentata, povero Cubra, era raggiante. Quasi aveva perduto 166 6| asprezza della voce, tanto era commosso. Nella macchina 167 6| con l'altra, mi spiegò che era riuscito a «vedere»; che 168 6| celeste su cui il canocchiale era stato miracolosamente puntato.~— 169 6| a caso. Il canocchiale era nella direzione dei «sacchi 170 6| ingrandimenti con uno a cento che mi era servito durante le prime 171 6| nel circuito del motore, era mancata; i girostati avrebbero 172 6| la forza direttiva, e si era abbattuto; l'obiettivo del 173 6| puntava lo zenith; l'astro era perduto.~Tornammo come cani 174 6| curiosità guardai. La falce era sempre , tale e quale.~ ~ 175 6| del nostro pianeta qual'era miliardi di anni or sono, 176 6| lugubre esalò il senno che gli era rimasto.~ 177 7| delicati organi interni. Tutto era stato trovato in ordine; 178 7| tutta la tenacia che gli era propria a cercare la chiave 179 7| una macchina di Atwood ch'era in un angolo del laboratorio, 180 7| respiro. Salendo le scale, m'era parso di vedere come un' 181 7| accadeva, ma siccome non era una sensazione sgradevole, 182 7| assaporare la vita che mi era sembrata sfuggire. Accesi 183 7| toccata da una mano leggera, s'era messa adagio a tintinnare.~ ~ 184 7| intravista sulle scale, s'era introdotto certo nel mio 185 7| angolo della casa. La paura s'era convertita in furore. Ero 186 7| campanelli che suonano da soli s'era tradito. Gli spiriti, se 187 7| perfetta innocenza? Non v'era assolutamente nessuno in 188 7| Inutilmente.~ ~L'indomani era domenica e le officine erano 189 7| Rovalla, giunto prima di me, era al suo capezzale. Non vi 190 7| l'acqua nelle bottiglie era immobile; i filamenti incandescenti 191 7| lampade non tremavano. Non era il terremoto, non era il 192 7| Non era il terremoto, non era il vento; a che cosa pensare? 193 7| confrontato ciò che ci era accaduto durante quella 194 7| alle sensazioni provate, era stata identica. Diverse 195 7| Questo bollo di gomma era dove si trova ora? — aggiunsi 196 7| sospendere piccoli oggetti e che era attaccata appunto ad uno 197 7| senza parere, un oggetto ch'era sotto il letto. Trovai un 198 7| chinarmi; potei vederlo; era un piccolo elettromagnete.~ ~— 199 7| ridendo, che l'elettromagnete era suo.~ ~La mia sconfitta 200 7| intenso, perchè più immediato era il pericolo, il sordo, oscuro, 201 7| pellegrinaggio di cui essa era meta, laggiù sul pianeta 202 7| del globo verso il quale era diretto, ho incominciato 203 7| in seno a quella massa era molto debole per me, e distribuito 204 7| scopo della mia missione era quello di tentare di comunicare 205 7| tentativi d'organizzazione che era meglio indirizzato, si incarna 206 7| terrestre. Intorno a me era un agglomeramento di astucci ( 207 7| essendo un urlo ritmico, era assolutamente inarticolato. 208 7| Quella magnetizzazione era una condizione essenziale 209 7| constatare, dunque, non v'era alcun sistema per far sì 210 7| sotto i sensi degli uomini era quella magnetica.~Mi ricordai 211 8| parla — difendili!~Non c'era più, l'avvocato. Scomparso, 212 8| dalla terra, un vecchio era apparso e aveva parlato. 213 8| aveva parlato. La sua voce era sicura e riposata; gli occhi 214 8| sopraluoghi.~Ma il Circolo non era più quello. I soci s'erano 215 9| che impastoiava il Reich, era una pazzia, ma in fin dei 216 9| chiarimento.~Fried Heinz era dottore in fisica, e non 217 9| resta nella storia.~La Terra era una trottola, stupidamente 218 9| quella ricchezza che, questo era certo, avrebbe fatto sorgere 219 9| università con cui Màtter era stato «laureando» e poi « 220 9| Istituto di credito, del Pozzo era a Berlino per ragioni d' 221 9| aveva trovato Staff, ch'era stato amico del padre.~La 222 9| La casa di Maurizio non era il lussuoso appartamento 223 9| trovarsi in Charlottemburg. Ed era stato proprio dopo una sobria 224 9| lo separava da Maurizio era più profondo e incolmabile 225 9| noioso attacco di influenza, era costretto a rimanersene 226 9| gioia.~Dopo tutto Heinz era, dei tre, il più vicino 227 9| piano di riforme tributarie era balenato alla mente di Müller; 228 9| industriali e bancarie, era l'unico che fosse in grado, 229 9| La situazione politica s'era inverosimilmente ingarbugliata 230 9| giorni; quella economica lo era già da un pezzo; occorreva, 231 9| frangente il cattolico Müller era stato costretto a pensare 232 9| quale successo! Müller era un debole; una figura di 233 9| Staff, una volta tanto, era stata cattiva.~Il piano 234 9| necessità dalla ditta in cui era impiegato, rimase solo, 235 9| invenzione, molta polvere s'era accumulata quando, una sera, 236 9| dell'ex ministro. Staff s'era ucciso con una rivoltellata, 237 9| giornale alla mensola dov'era il suo incartamento. Ora 238 9| il suo incartamento. Ora era finita per davvero. Si sentiva 239 9| Della scala da salire, egli era ripiombato all'ultimo gradino; 240 9| tutti, uno dopo l'altro. Era stanco, stanco...~La macchinetta 241 9| e andò allo scrittoio. C'era un mucchio di pagine, piene 242 9| e impavido, il cammino, era sì un assoluto; l'unico


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