Coro
Scegli la sposa, affrettati:
S'invola via l'età.
La principesca linea.
Se no s'estinguerà.
Dandini
Come un'ape ne' giorni d'aprile
Va volando leggiera e scherzosa;
Corre al giglio, poi salta alla rosa,
Dolce un fiore a cercare per sé;
Fra le belle m'aggiro e rimiro;
Ne ho vedute già tante e poi tante
Ma non trovo un giudizio, un sembiante,
Un boccone squisito per me.
Clorinda e Tisbe escono, e sono presentate a Dandini da Don Magnifico in
gala.
Clorinda
Prence!
Tisbe
Sire...
Clorinda e Tisbe
Ma quanti favori!
Don Magnifico
Che diluvio! che abisso di onori!
Dandini
Nulla, nulla;
(con espressione or all'una ora all'altra)
Vezzosa; graziosa!
(accostandosi a Ramiro)
(Dico bene?) Son tutte papà.
Ramiro
(Bestia! attento! ti scosta; va' là.)
Dandini
(alle due sorelle che lo guardano con passione)
Per pietà, quelle ciglia abbassate.
Galoppando sen va la ragione,
E fra i colpi d'un doppio cannone
Spalancato è il mio core di già.
(da sé)
(Ma al finir della nostra commedia
Che tragedia qui nascer dovrà.)
Clorinda e Tisbe
(ognuna da sé)
(Ei mi guarda. Sospira, delira
Non v'è dubbio: è mio schiavo di già.)
Ramiro
(sempre osservando con interesse se torna Cenerentola)
(Ah! perché qui non viene colei,
Con quell'aria di grazia e bontà?)
Don Magnifico
(da sé osservando con compiacenza Dandini, che sembra innamorato)
(E già cotto, stracotto, spolpato
L'Eccellenza si cangia in Maestà.)
Dandini
(osservando Clorinda, Tisbe e Don Magnifico)
Allegrissimamente! che bei quadri!
Che bocchino! che ciglia!
Siete l'ottava e nona meraviglia.
Già tales patris talem filias.
Clorinda
(con inchino)
Grazie!
Don Magnifico
(curvandosi)
Altezza delle Altezze!
Che dice? mi confonde. Debolezze.
Dandini
Vere figure etrusche!
(piano a Ramiro)
(Dico bene?)
Ramiro
(piano a Dandini)
(Cominci a dirle grosse.)
Dandini
(piano a Ramiro)
(Io recito da grande, e grande essendo,
Grandi le ho da sparar.)
Don Magnifico
(piano alle figlie con compiacenza)
(Bel principotto!
Che non vi fugga: attente.)
Dandini
Or dunque seguitando quel discorso
Che non ho cominciato;
Dai miei lunghi viaggi ritornato
E il mio papà trovato,
Che fra i quondam è capitombolato,
E spirando ha ordinato
Che a vista qual cambiale io sia sposato,
O son diseredato,
Fatto ho un invito a tutto il vicinato.
E trovando un boccone delicato,
Per me l'ho destinato.
Ho detto, ho detto, e adesso prendo fiato.
Don Magnifico
(sorpreso)
(Che eloquenza norcina!)
Cenerentola
(entrando osserva l'abito del Principe, e Ramiro che la guarda)
(Ih, che bell'abito!
E quell'altro mi guarda.)
Ramiro
(Ecco colei!
Mi ripalpita il cor.)
Dandini
Belle ragazze,
Se vi degnate inciambellare il braccio
Ai nostri cavalieri, il legno è pronto.
Clorinda
(servite dai cavalieri)
Andiam.
Tisbe
Papà Eccellenza,
Non tardate a venir.
Escono.
Don Magnifico
(a Cenerentola voltandosi)
Che fai tu qui?
Il cappello e il bastone.
Cenerentola
Eh... Signor sì.
(scuotendosi dal guardar Ramiro, e parte)
Dandini
Perseguitate presto
Con i piè baronali
I magnifici miei quarti reali.
(parte)
Don Magnifico
Monti in carrozza, e vengo.
(andando nella camera dove è entrata Cenerentola)
Ramiro
(E pur colei
Vo' riveder.)
Don Magnifico
(di dentro in collera)
Ma lasciami.
Ramiro
(La sgrida?)
Cenerentola
Sentite.
Don Magnifico
(esce con cappello e bastone trattenuto con ingenuità da Cenerentola)
Il tempo vola.
Ramiro
(Che vorrà?)
Don Magnifico
Vuoi lasciarmi?
Cenerentola
Una parola.
Signore, una parola:
In casa di quel Principe
Un'ora, un'ora sola
Portatemi a ballar.
Don Magnifico
Ih! Ih! La bella Venere!
Vezzosa! Pomposetta!
Sguaiata! Cova-cenere!
Lasciami, deggio andar.
Dandini
(tornando indietro, ed osservando Ramiro immobile)
Cos'è? qui fa la statua?
Sottovoce fra loro in tempo del solo di Don Magnifico.
Ramiro
Silenzio, ed osserviamo.
Dandini
Ma andiamo o non andiamo!
Ramiro
Mi sento lacerar.
Cenerentola
Ma una mezz'ora... un quarto.
Don Magnifico
(alzando minaccioso il bastone)
Ma lasciami o ti stritolo.
Ramiro e Dandini
(accorrendo a trattenerlo)
Fermate.
Don Magnifico
(sorpreso, curvandosi rispettoso a Dandini)
Serenissima!
(ora a Dandini ora a Cenerentola)
Ma vattene. - Altezzissima!
Servaccia ignorantissima!
Ramiro e Dandini
Serva?
Cenerentola
Cioè...
Don Magnifico
(mettendole una mano sulla bocca e interrompendola)
Vilissima
D'un'estrazion bassissima,
Vuol far la sufficiente,
La cara, l'avvenente,
E non è buona a niente.
(minacciando e trascinando)
Va' in camera, va' in camera
La polvere a spazzar.
Dandini
(opponendosi con autorità)
Ma caro Don Magnifico
Via, non la strapazzar.
Ramiro
(fra sé, con sdegno represso)
Or ora la mia collera
Non posso più frenar.
Cenerentola
(con tuono d'ingenuità)
Signori, persuadetelo;
Portatemi a ballar.
Ah! sempre fra la cenere
Sempre dovrò restar?
Nel momento che Don Magnifico staccasi da Cenerentola ed è tratto via da
Dandini, entra Alidoro con taccuino aperto.
Alidoro
Qui nel mio codice
Delle zitelle
Con Don Magnifico
Stan tre sorelle.
(a Don Magnifico con autorità)
Or che va il Principe
La sposa a scegliere,
La terza figlia
Io vi domando.
Don Magnifico
(confuso ed alterato)
Che terza figlia
Mi va figliando?
Alidoro
Terza sorella...
Don Magnifico
(atterrito)
Ella... morì...
Alidoro
Eppur nel codice
Non v'è così.
Cenerentola
(Ah! di me parlano.)
(ponendosi in mezzo con ingenuità)
No, non morì.
Don Magnifico
Sta' zitta lì.
Alidoro
Guardate qui!
Don Magnifico
(balzando Cenerentola in un cantone)
Se tu respiri,
Ti scanno qui.
Ramiro, Dandini e Alidoro
Dunque morì?
Don Magnifico
(sempre tremante)
Altezza sì.
Momento di silenzio.
Tutti
(guardandosi scambievolmente)
Nel volto estatico
Di questo e quello
Si legge il vortice
Del lor cervello,
Che ondeggia e dubita
E incerto sta.
Don Magnifico
(fra' denti, trascinando Cenerentola)
Se tu più mormori
Solo una sillaba
Un cimiterio
Qui si farà.
Cenerentola
(con passione)
Deh soccorretemi,
Deh non lasciatemi,
Ah! di me, misera
Che mai sarà?
Ramiro
Via consolatevi.
Signor lasciatela.
(strappandola da Don Magnifico)
(Già la mia furia
Crescendo va.)
Alidoro
(frapponendosi)
Via meno strepito:
Fate silenzio.
O qualche scandalo
Qui nascerà.
Dandini
Io sono un Principe,
O sono un cavolo?
Vi mando aI diavolo:
Venite qua.
La strappa da Don Magnifico, e lo conduce via.
Tutti seguono Dandini. Cenerentola corre in camera. Si chiude la porta di
mezzo; un momento dopo rientra Alidoro con mantello da povero.