Dandini
(alle donne)
Ora sono da voi. Scommetterei
Che siete fatte al torno
E che il guercetto amore
È stato il tornitore.
Clorinda
(tirando a sé Dandin)
Con permesso:
(La maggiore son io, onde la prego
Darmi la preferenza.)
Tisbe
(come sopra)
Con sua buona licenza
(La minore son io.
M'invecchierò più tardi.)
Clorinda
Scusi. (Quella è fanciulla.
Proprio non sa di nulla.)
Tisbe
Permetta. (Quella è un'acqua senza sale,
Non fa né ben né male.)
Clorinda
Di grazia. (I dritti miei
La prego bilanciar.)
Tisbe
Perdoni. (Veda,
Io non tengo rossetto.)
Clorinda
Ascolti. (Quel suo bianco è di bianchetto.)
Tisbe
Senta...
Clorinda
Mi favorisca...
Dandini
(sbarazzandosi con un poco di collera)
Anime belle!
Mi volete spaccar? Non dubitate.
Ho due occhi reali
E non adopro occhiali
(a Tisbe)
Fidati pur di me,
Mio caro oggetto.
(a Clorinda)
Per te sola mi batte il core in petto.
(parte)
Tisbe
M'inchino a Vostr'Altezza.
Clorinda
Anzi all'Altezza Vostra.
Ironicamente fra loro.
Tisbe
Verrò a portarle qualche memoriale.
Clorinda
Lectum.
Tisbe
Ce la vedremo.
Clorinda
Forse sì, forse no.
Tisbe
Poter del mondo!
Clorinda
Le faccio riverenza!
Tisbe
Oh! mi sprofondo!
Partono da parti opposte.
Deliziosa nel Casino del Principe Don Ramiro.