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Giacomo Ferretti
La Cenerentola

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  • ATTO SECONDO
    • Scena prima. Cavalieri, Don Magnifico, entrando con Clorinda e Tisbe sotto il braccio, ed osservando i cavalieri che partono
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Scena prima. Cavalieri, Don Magnifico, entrando con Clorinda e Tisbe sotto il braccio, ed osservando i cavalieri che partono

 

Coro
Ah! Della bella incognita  
L'arrivo inaspettato
Peggior assai del fulmine
Per certe ninfe è stato.

La guardano e tarroccano;  
Sorridono, ma fremono;
Hanno una lima in core  
Che a consumar le va.
Guardate ! Già regnavano.
Ci ho gusto. Ah ah ah ah.
(partono deridendole)

Don Magnifico
(in collera caricata)
Mi par che quei birbanti
Ridessero di noi sotto-cappotto.
Corpo del mosto cotto,  
Fo un cavaliericidio.

Tisbe
Papà, non v'inquietate.

Don Magnifico
(passeggiando)
Ho nella testa
Quattro mila pensieri. Ci mancava
Quella madama anonima.

Clorinda
E credete
Che del Principe il core ci contrasti?
Somiglia Cenerentola e vi basti.

Don Magnifico
Somiglia tanto e tanto
Che son due goccie d'acqua, e quando a pranzo
Faceva un certo verso con la bocca,
Brontolavo fra me: per bacco, è lei.
Ma come dagli Ebrei
Prender l'abito a nolo! aver coraggio
Di venire fra noi?
E poi parlar coi linci e squinci? e poi  
Starsene con sì gran disinvoltura,
E non temere una schiaffeggiatura?

Tisbe
Già già questa figliastra
Fino in chi la somiglia è a noi funesta.

Don Magnifico
Ma tu sai che tempesta  
Mi piomberebbe addosso,
Se scuopre alcun come ho dilapidato
Il patrimonio suo! Per abbigliarvi,
Al verde l'ho ridotto. È diventato
Un vero sacco d'ossa. Ah se si scopre,
Avrei trovato il resto del carlino.  

Clorinda
(con aria di mistero)
E paventar potete a noi vicino?

Don Magnifico
Vi son buone speranze?

Clorinda
Eh! niente niente.  

Tisbe
Posso dir ch'è certezza.

Clorinda
Io quasi quasi
Potrei dar delle cariche.  

Tisbe
In segreto
Mi ha detto: anima mia,
Ha fatto un gran sospiro, è andato via.

Clorinda
Un sospiro cos'è? quando mi vede
Subito ride.

Don Magnifico
(riflettendo e guardando ora l'una ora l'altra)
Ah! dunque
Qui sospira, e qui ride.

Clorinda
Dite, papà Barone
Voi che avete un testone:
Qual è il vostro pensier? ditelo schietto.

Don Magnifico
Giocato ho un ambo e vincerò l'eletto.  
Da voi due non si scappa; oh come, oh come,
Figlie mie benedette,
Si parlerà di me nelle gazzette!
Questo è il tempo opportuno
Per rimettermi in piedi. Lo sapete,
Io sono indebitato.
Fino i stivali a tromba ho ipotecato.
Ma che flusso e riflusso
Avrò di memoriali! ah questo solo
È il paterno desìo.
Che facciate il rescritto a modo mio.  
C'intenderem fra noi;
Viscere mie, mi raccomando a voi.

Sia qualunque delle figlie
Che fra poco andrà sul trono
Ah! non lasci in abbandono
Un magnifico papà.

Già mi par che questo e quello,
Conficcandomi a un cantone
E cavandosi il cappello,
Incominci: sor Barone;
Alla figlia sua reale
Porterebbe un memoriale?
Prende poi la cioccolata,  
E una doppia ben coniata
Faccia intanto scivolar.

Io rispondo: eh sì, vedremo.
Già è di peso? Parleremo.  
Da palazzo può passar.

Mi rivolto: e vezzosetta,
Tutta odori e tutta unguenti,
Mi s'inchina una scuffietta
Fra sospiri e complimenti:
Baroncino! Si ricordi
Quell'affare, e già m'intende;
Senza argento parla ai sordi.
La manina alquanto stende,
Fa una piastra sdrucciolar.

Io galante: occhietti bei!
Ah! per voi che non farei!
Io vi voglio contentar!

Mi risveglio a mezzo giorno:
Suono appena il campanello,
Che mi vedo al letto intorno
Supplichevole drappello:
Questo cerca protezione;
Quello ha torto e vuol ragione;
Chi vorrebbe un impieguccio;
Chi una cattedra ed è un ciuccio;
Chi l'appalto delle spille,
Chi la pesca dell'anguille;

Ed intanto in ogni lato
Sarà zeppo e contornato
Di memorie e petizioni,
Di galline, di sturioni,
Di bottiglie, di broccati,
Di candele e marinati,
Di ciambelle e pasticcetti,
Di canditi e di confetti,
Di piastroni, di dobloni,
Di vaniglia e di caffè.

Basta basta, non portate!
Terminate, ve n'andate?
Serro l'uscio a catenaccio.
Importuni, seccatori,
Fuori fuori, via da me.
(parte)

Tisbe
(accostandosi in confidenza)
Di': sogni ancor che il Principe
Vada pensando a te?

Clorinda
Me lo domandi?

Tisbe
Serva di Vostr'Altezza.

Clorinda
A' suoi comandi.

Partono, scostandosi e complimentandosi ironicamente.




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