Barnaba
(avvicinandosi ad Enzo)
Enzo Grimaldo, Principe di Santafior, che pensi?
Enzo
(Scoperto son.)
Barnaba
Qual magico stupor t'invade i sensi?
Pensi a Madonna Laura d'Alvise Badoèro?
Enzo
(scosso)
Chi sei?
Barnaba
So tutto! e penetro in fondo al tuo pensiero.
Avesti culla in Genova...
Enzo
Prence non son, sui flutti
guido un vascel, son dàlmato: Enzo Giordàn...
Barnaba
(sempre freddamente)
Per tutti
ma non per me. Venezia t'ha proscritto, ma
(un forte desìo qui ancor ti trasse
ad affrontar la (morte.
Amasti un dì una vergine, là, sul tuo mar
(beato, a estranio imene vittima
la condannava il fato).
Enzo
Ho giurato fede a Gioconda.
Barnaba
(sorridendo)
La cantatrice errante
ami come sorella, ma Laura come amante.
Già disperavi in terra di riveder quel volto,
ed or, sotto la maschera, l'angelo tuo
(t'apparve...
ti riconobbe...
Enzo
(Oh giubilo! oh Laura!)
Barnaba
L'amor passa le larve.
Badoèr questa notte veglia al dogale ostello
col Gran Consiglio. Laura sarà sul tuo vascello.
Enzo
Dio di pietà!
Barnaba
Le angoscie dell'amor tuo soccorro.
Enzo
O Laura mia!
(O grido di quest'anima,
scoppia dal gonfio core!
ho ritrovato l'angelo
del mio celeste amor.)
Ma alfin chi sei, mio lugubre benefattor?
Barnaba
T'abborro.
Sono il possente dèmone
del Consiglio dei Dieci.
(Apre il suo mantello e la giubba
e mostra sul giustacuore ad Enzo
queste lettere in argento: C. X.)
Leggi...
Enzo
Infamia!...
Barnaba
Al supplizio
trarti potea, nol feci.
Gioconda amo, essa m'odia...
giurai schiantarle il core.
Enzo morto era poco...
ti volli traditor.
Enzo
Gran Dio! la togli all'orrida
condanna di dolore,
l'idolatrata Laura
a me ridona ancor.
Barnaba
Va': corri al tuo desìo:
spiega le vele in mar.
Tutto il trionfo mio
negli occhi tuoi m'appar.
Ebben?
Enzo
A notte bruna
sul brigantino aspetto
Laura.
Barnaba
(inchinandosi e sogghignando)
Buona fortuna!
Enzo
(sul limitare della scena)
E tu sii maledetto!
sii maledetto!
Barnaba
Spiega le vele in mar!
(Enzo esce.)
(Scena, Recitativo e Monologo)
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