Barnaba è vestito da pescatore con una rete in mano.
Un pilota
Chi va là?
Barnaba
La canzon ve lo dicea:
un pescator che attende la marea,
ho la barca laggiù nell'acqua bassa.
È tempora domani, e si digiuna,
per mia fortuna;
la mensa magra il pescator ingrassa.
Marinai
(ridendo)
Ah! ah! ah!...
Barnaba
(ad Isèpo)
(Siam salvi! Han riso. Sono ottanta
fra marinari e mozzi. Han tre decine
di remi e nulla più; due colubrine
di piccolo calìbro.Or va', con quanta
lena ti resta, e disponi le scolte
colà dove le macchie son più folte.
Io qui rimango a far l'ufficio mio.
Vanne con Dio.)
(Isèpo esce.)
Barnaba
Pescator, affonda l'esca,
a te l'onda sia fedel,
lieta sera e buona pesca
ti promette il mare, il ciel.
Va', tranquilla cantilena,
per l'azzurra immensità;
una placida sirena
nella rete cascherà.
Marinai
Una placida sirena
nella rete cascherà.
Barnaba
(fra sé)
(Spia coi fulminei
tuoi sguardi accorti,
e fra le tènebre
conta i tuoi morti.
Sì, da quest'isola
deserta e bruna
or deve sorgere
la tua fortuna.
Sta' in guardia! e il rapido
sospetto svia,
e ridi e vigila
e canta e spia...!)
Brilla Venere serena
in un ciel di voluttà; ...
Barnaba e Marinai
... una fulgida sirena
nella rete cascherà!...
(Barnaba esce all'entrare di Enzo.)
(Recitativo, Ripresa della Barcarola e Romanza)
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