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Arrigo Boito
La Gioconda

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  • ATTO PRIMO - LA BOCCA DEL LEONE
    • Scena quinta. La Cieca, Gioconda, Alvise, Laura, Isèpo, Zuàne, Marinai e Popolo, poi Enzo
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Scena quinta. La Cieca, Gioconda, Alvise, Laura, Isèpo, Zuàne, Marinai e Popolo, poi Enzo

 

Alvise
(alteramente e con gravità)
Ribellion!
Che? la plebe or qui s'arroga
fra le ducali mure
i dritti della toga
e della scure?
Parla, o captiva!
perché stai china fra quelle squadre?

Tutti
È una strega!...

Gioconda
È mia madre!
(La Cieca alza la testa.)

Laura
È cieca! o mio signor! fa' ch'essa viva!

Alvise
(sottovoce a Barnaba)
Barnaba! è rea costei?

Barnaba
(sottovoce ad Alvise)
Di malefizio.

Gioconda
(a Barnaba)
Ti udii!... tu menti!

Alvise
Sia tratta in giudizio.

Gioconda
(gettandosi ai piedi di Alvise)
Pietà! ch'io parli attendete... ora infrango
il gel che impietrava... e sgorga l'onda
del cor... Costei della mia infanzia bionda
l'angelo fu... Sempre ho sorriso... or piango.
Mi chiaman la Gioconda.
Viviam cantando ed io
canto a chi vuol le mie liete canzoni,
ed essa canta a Dio
le sue sante orazioni...

Enzo
(ritornato, seguìto dai marinai dàlmati)
Salviamo l'innocente.

Laura
(scorgendo Enzo)
(Qual volto!)

Gioconda
(alzandosi e trattenendo Enzo)
Ah no! ti ferma! Quel possente
la salverà!

Barnaba
(osservando Laura, poi Enzo)
(Come lo guarda fiso!)

Gioconda
(a Laura)
Dalle tue parole
la vita attendo.

Barnaba
(ad Alvise nell'orecchio)
(È una strega,
il suo silenzio tel dica.)

Laura
(ad Alvise)
Essa ha un rosario!
No, l'inferno non è con quella pia.

Enzo
(fissando Laura)
(Qual voce!)

Barnaba
Muoia!

Tutti
Muoia!...

Laura
(ad Alvise, supplichevole)
La salva!
La salva!!

Alvise
E salva sia.

Gioconda
Gioia!!

Tutti
Ah!

Barnaba
(Furore!)

Gioconda
(abbracciando la madre)
Oh gioia!!

Cieca
Voce di donna o d'angelo
le mie catene ha sciolto;
mi vietan le mie tenebre
di quella santa il volto,
pure da me non pàrtasi
senza un pietoso don!
(Si toglie il rosario dalla cintola.)
A te questo rosario
che le preghiere aduna;
io te lo porgo, accettalo,
ti porterà fortuna;
sulla tua testa vigili
la mia benedizion.

Gioconda
O madre mia, ti guarda
un angelo del ciel...

Laura ed Enzo
Ascolti il detto pio
l'onnipossente Iddio!...

Isèpo, Zuàne e Tutti
Protegge la vegliarda
visibilmente il ciel!...

Alvise
(Barnaba!)

Barnaba
(Mio padron.)

Alvise
(Facesti buona caccia
quest'oggi?)

Barnaba
(Sulla traccia
cammino d'un leon.)
(Laura s'avvicina alla Cieca e prende il rosario,
la Cieca stende le mani come per benedire;
Laura fa per inginocchiarsi,
Alvise vede e afferra il braccio di Laura,
sforzandola a rialzarsi.
)

Alvise
(a Laura, rialzandola)
Che fai? vaneggi?
(gettando una borsa a Gioconda)
Bella cantatrice,
quest'oro a te.

Gioconda
(raccoglie e s'inchina)

Messere.
(a Laura)
Acciò ch'io l'abbia nelle mie preghiere
dimmi il tuo nome, o ignota salvatrice.

Laura
(guardando Enzo)
Laura.

Enzo
(colpito)
(È dessa!)

Alvise
(a Laura, assorta)
Ti scuoti! al tempio andiamo!

Gioconda
Madre!... (Enzo adorato!Ah! come t'amo!)
(Tutti si dirigono al tempio. Alvise e Laura primi,
i due paggi dopo, indi tutto il Coro,
e Gioconda fra la madre ed Enzo.
Giunto alla porta della chiesa Enzo s'arresta
e rimane indietro assorto profondamente ne' suoi pensieri.
Barnaba lo sta fissando.La scena si vuota.
)

(Scena e Duetto)




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