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Francesco Melosio
Orione

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  • ATTO PRIMO
    • Scena terza. Vulcano, e Ciclopi
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Scena terza. Vulcano, e Ciclopi

 

Vulcano
Voi, con sì lento piede
Sterope e Bronte i passi miei seguite,
Che in vostro paragone io sembro alato:
Troppo s'è dimorato
Lungi da la fucina.
Chi nobil desio
Nel petto non ha,
Ver la fatica
Più che formica
Lento sen va.

Ciclope
In questo festoso
Lasciaci per pietà stare in riposo;
Che con forze maggiori
Ritorneremo poi
A gli usati lavori.

Vulcano
E chi tra tanto
Fabro sarà dei fulmini di Giove?
Chi fornirà di strali
Più d'un Celeste Arciero?

Sterope e Bronte, a 2
Maledetto sia il mestiero,
E colui che lo trovò.
S'un momento
Di riposo, e di contento
Mai godere non si può.
Maledetto sia il mestiero
E colui che lo trovò.




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