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Francesco Melosio
Orione

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  • ATTO PRIMO
    • Scena undecima. Diana, Aurora, Coro di Ninfe, Amore a volo, Orione, e Filotero
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Scena undecima. Diana, Aurora, Coro di Ninfe, Amore a volo, Orione, e Filotero

 

Diana
Su Ninfe, su, su.

Aurora
Questo , ch'ancor n'avanza

Diana e Aurora, a 2
Sacro al Sole,
Si spenda in carole,
Si doni alla Donna
Che tardasi più:
Su Ninfe, su, su.

Diana
Ma mentre veloci
S'aggiran le piante,
Si sciolgan le voci,
Di Febo si cante.
Su, Ninfe, su, su.

Ninfe
Gran Nume di Delo,
Splendor de gli Dei,
Bell'Astro fecondo,
Tu solo, tu sei
E l'occhio del Cielo,
E il cuore del Mondo.

Diana
Più nobil arciero

Amore
No, [no] non è vero.

Coro
Di Febo

Amore
D'Amore.

Coro
No, no.

Amore
Ma perché?

Coro
No no che non v'è.
Tu cinto d'alloro
Sei Musico Nume,
Tu fonte del lume,
Tu padre dell'oro,
Tu vita del Mondo.

Diana
Più nobil Arciero
Di Febo

Amore
D'Amore

Coro
Il Cielo non ha.

Amore
Or or si vedrà.

Diana
Fermate, olà, fermate.

Aurora
Tacete, olà, tacete.

Diana
Resti muta la lingua.
Aurora
Immoto il piede

Diana
Nume dal Ciel disceso
Colà dormir si vede.

Aurora
Ma qual sent'io diletto
In rimirar quel volto?

Diana
Ma qual desio m'ha dentro il seno accolto
Quel suo leggiadro aspetto?

Aurora
Provo ne l'alma mia
Un non so che, ch'io non so dir che sia.

Diana
Ripieno il cor mi sento
D'un non so che, di gioia e di tormento.

Aurora
Oh come intenta, e fissa
Lo vagheggia Dïana;

Diana
Oh come gode ancora
Nel mirarlo l'Aurora!

Aurora
Se Dïana partisse, o me felice!

Diana
Felice me, s'io qui restassi sola!

Orione
Barbara crudeltà
Mostro di gelosia,
Nemico di pietà!

Aurora
Oh maraviglia strana!
Ei dorme, e mi conosce
Gelosa per Dïana.

Diana
E qual sent'io stupore?
È giunto a penetrare,
Ch'io per l'Aurora ho gelosia nel core?

Orione
Io da remote parti,
Per rimirar questa famosa Reggia,
Per adorarti umile
Mossi volante il piede,
E n'ho questa mercede?

Diana
Per ammirar questa famosa Reggia,
Per adorarmi umile?
A parte.
(Fortunato mio cor, s'ei non vaneggia).

Aurora
Questo sogno, cred'io, così di duolo,
Meglio sia che lo desti,
Che andrà col sogno il suo tormento a volo.

Diana
No, no, fermati pure,
Chi sa, che desto poi,
In affanno maggior ei non trabocchi:
Non voglia il Ciel che pria di me lo tocchi.

Aurora
Ma già muover lo veggio ed è già desto.
Oh qual'esce splendor da quei bei lumi!

Diana
Oh quai raggi d'ardor vibra quel guardo!

Orione
E quai festosi accenti
Han fugato col sonno i miei tormenti.
Io vi ringrazio, o belle,
Non so se donne, o Dive.

Diana e Aurora
Dive noi siamo, e del tuo duol pietose.

Orione
Vi conosco, e vi adoro.
E qual benigna stella
Pietose oggi mi rende
Del Sol la messaggiera, e la sorella.

Filotero
Misero me, che veggio,
Sfortunato Orïone,
E non t'hanno le donne ancor chiarito?
Per vagheggiar le belle
Tu già perdesti gli occhi;
E un giorno al fin vi lascerai la pelle.

Orione
Taci, taci insensato,
Non provocar Dive celesti a sdegno.

Diana
E chi fia mai costui,
Che sì libero parla e ti riprende?

Orione
Un mio fido seguace.

Filotero
Anzi, con più ragione,
Se cieco io ti guidai,
Più che seguace tuo, son tuo guidone.

Diana e Aurora
Ma chi sei tu
Che trai dormendo
lieto ?

Orione
Orïone son io,
A vedovo Bifolco
Da tre Numi del Ciel già dato in dono.
La Genitrice mia
Fu d'un ucciso toro ispida pelle
E di sotterra a questa luce uscito,
Vanto per Genitore
Mercurio, il sommo Giove,
E del vasto Ocean l'alto motore.

Filotero
E senza esser bugiardo,
Perch'egli ha più d'un padre,
Gli si può dir bastardo.

Diana, e Aurora
Ma qual sorte, o buona, o rea,
Giunger poi t'ha fatto qui?
Dillo, deh, dillo, .

Orione
Dalle paterne case
Mi trasse alto desio
Di vagheggiar la Reggia
De la famosa Chio:
Giunto colà d'Enopion regnante
Portai soave il giogo
Di dolce servitù lunga stagione,
Ma, perché non serba iniqua sorte,
Tosto cangiossi; ed ecco
Divenuto geloso...

Filotero
E in conseguenza...

Diana
Taci.

Orione
Mi danna l'empio a carcere noioso,
Indi fa trarmi, oh Dio, con qual tormento,
E l'una e l'altra luce.

Aurora
Ma chi seppe a l'uscita
Aprirti poi la via?

Diana
Chi ti salvò la vita?
A parte.
(Quasi ebbi a dir la mia).

Orione
Per celeste consiglio,
E senza remi, o prora,
Ma non senza periglio,
Siam giunti poi qui dove il Sol s'adora.
Ed ei nel tempio suo, col suo splendore,
Illuminato m'ha.

Aurora
Che stupor!

Diana
Che pietà!

Filotero

Perciò ritorno
Or siam per fare alle paterne case.

Diana
Partir oggi di qui?

Filotero
Giusto così.

Aurora
In così lieto giorno?

Filotero
E perché no?

Diana e Aurora
Non si , non si può.

Filotero
Che bello intrigo!

Diana
A prole degli Dei,
Qual'Orïon tu sei,
D'Apollo, il mio german, l'aurea magione
Offre degno ricetto,
Ma più degno il mio petto.

Aurora
Cangia, cangia pensiero,
Non lice a te, che sei la casta Dea,
Condurre al proprio albergo uno straniero.

Diana
Oh consiglio pietoso!
A te non si conviene,
Ch'hai marito geloso.

Filotero
Contesero tre Dee già per un pomo,
E queste faran peggio per un uomo.

Orione

Vi seguirò servendo; e poi che il Fato
Di due Dive del Ciel m'offre i favori,
Spiacemi, che formato
Io non sia con due alme, e con due cuori:
Seguimi Filotero.

Diana
E voi trattanto...

Filotero
Vo, qual serpe a l'incanto.

Diana
Traete già l'incominciato ballo.




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