Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Francesco Melosio
Orione

IntraText CT - Lettura del testo

  • ATTO SECONDO
    • Scena settima. Venere, e i suddetti a parte pensosi
Precedente - Successivo

Clicca qui per attivare i link alle concordanze

Scena settima. Venere, e i suddetti a parte pensosi

 

Venere
L'ho pur male indovinata?
D'una Dea, d'una nemica,
Oggi lieta mi credea
Vendicar l'offesa antica,
Se Cupido la pungea.
Ben la punse, ma che vale,
Se felice del suo male
Vive amante rïamata?
L'ho pur male indovinata?
Ma Venere io non sono,
S'infelice in amor costei non rendo;
Ma poi ch'io so per prova,
Che soffrir non si può duolo più forte,
Che di partenza, o morte:
Parta, o mora Orïone.

Orione
Ohimé, che dici?

Filotero
Io? nulla, taccio, e penso.

Orione
Ma chi?

Filotero
Che?

Orione
Disse: parta o mora Orione?

Filotero
Se ne viene da sé la conclusione.

Venere
Il Ciel mi favorisce, eccolo appunto...

Orione
E donde uscì così funesta voce?

Filotero
Voce fu degli Dei,
Se non fu di colei.

Orione
E chi sei tu che di qui intorno gridi:
Parta o mora Orïone?

Venere
Io neppur vi pensai,
Che no'l conosco e non lo vidi mai.

Filotero
Dal Ciel venne la voce.

Orione
E tu donna l'udisti?

Venere
L'udii purtroppo; e di timor gelai.

Orione
Son io quell'infelice,
Contro cui grida il Ciel partenza, o morte.

Venere
Ma chi partir ti vieta?

Filotero
Amore.

Orione
Amore.

Venere
Siete amanti, e che mi dite?
E qual crin v'incatenò?
E qual guardo vi ferì?
Saper dunque non si può
La beltà per cui languite;
Siete amanti, e che mi dite?

Filotero
Ei sol è amante, io son d'Amor nemico.

Orione
Amante di celeste Deità.

Venere
Ohimé, tu in Delo amante?
Non v'è scampo per te, se Apollo il sa.

Filotero
E sallo, e n'è sdegnato.

Orione
Partir dunque m'è forza.

Venere
E volar, se si può.

Orione
Partiamo Filotero.

Filotero
E come?

Orione
A nuoto.

Filotero
De l'onde l'orgoglio
Disfida pur tu,
Diventi uno scoglio
S'io v'entro mai più.
Così giurai, né voglio
Romper il giuramento.

Venere
Fallisce il mio disegno.

Orione
Sono placide l'onde, il mar in calma.

Filotero
O tempesta, o bonaccia,
Non vuò più in mar correr la posta a braccia.

Orione
E vuoi ch'io parta solo?

Filotero
Seguirotti a bell'agio in qualche legno.

Orione
Ma legno alcuno in sì festivo giorno
Scioglier non può dal lido.

Filotero
Né scioglier mi puoi tu dal giuramento.

Orione
Deh, qualunque tu sei, donna gentile,
In sì grave periglio
Porgemi per pietade
O soccorso o consiglio.

Venere
Ben di pietà sei degno.
E ben io sovra il dorso
Di veloci delfini
Navigar vi farei.

Filotero
Quale strega è costei?

Venere
Ma temo anch'io
L'ira del biondo Dio.

Orione
Nulla mai ne saprà.

Filotero
Deh fallo per pietà.

Venere
Ite dunque in disparte,
Sinché ai Numi del mare
Io porga i prieghi miei.

Filotero
Quale strega è costei?

Venere
Numi del salso regno,
Deh se la Dea d'Amore,
V'accese mai di dolce fiamma il core,
Qualche mostro natante
Porti costoro a sì remote sponde,
Ch'abbian sempre da Delo eterno bando,
Io, Venere, il dimando.
Ma già sentiro i Numi
De le mie voci il suono,
Olà, venite, le animate navi
Gia vi attendono al lido.

Filotero
Mi fido e non mi fido.

Orione
Ancor timido stai.

Filotero
No, no, vadasi pur, che sarà mai?

Orione
Io di tanto favor grazie ti rendo.

Venere
Ite felici.

Filotero
Ed io,
Che fui sempre nel mar tuo condottiero
Ecco imbarco il primiero.
Ferma, mostro crudel, soccorso, aìta!

Orione
Ohimé, nel mar precipitollo il mostro,
E dov'ei s'affondò, sorto è uno scoglio.
Donna malvagia, o rea, dunque così?
Ma lasso: ella sparì.
E chi vide giammai simil portento?
L'amico in scoglio, e l'inimica in vento.
O regnator de l'onde,
S'egli è pur ver che il misero Orïone
Anco di te già nacque,
Deh, non voler ch'io lasci
Sì fido amico entro il tuo vasto impero.
Rendimi Filotero;
Già si squarcia lo scoglio,
Già si muove, già nuota, o me felice!
Al lido, al lido, Filotero, al lido.

Filotero
Al lido.

Orione
E sei pur vivo.
Filotero
Vivo.

Orione
E pur ti abbraccio.

Filotero
Abbraccio.

Orione
Più non sperava il tuo ritorno.

Filotero
Torno.

Orione
Tornare in mare...

Filotero
In mare.

Orione
O questo no, che io più non voglio.

Filotero
Voglio.

Orione
E vuoi romper di nuovo
I giuramenti?

Filotero
Menti.

Orione
E così dunque ardisci
Di parlar meco?

Filotero
Eco.

Orione
Certo costui per gran timor vaneggia.

Filotero
Hai pur l'ingegno grosso,
Se io son fatto uno scoglio,
Sol come un'eco a te risponder posso.

Orione
Sì, sì, come ti aggrada,
Ma più qui non si stia, segui i miei passi.

Filotero
Non camminano i sassi.

Orione
Più di sasso non sei;
La tua primiera forma
Già ti rese Nettuno ai prieghi miei.

Filotero
Dici il vero, io non son
Più di sasso al sicuro,
Che in me non trovo più nulla di duro.
Ma colei che m'imbarcò
Dov'è, dov'è?

Orione
Fuggì a volo, sparì.

Filotero
Ben troverolla un dì.

Orione
Andianne dunque, e di partir di Delo,
Più non si parli mai.

Filotero
Anzi tutto si taccia,
Ch'io voglio andar di quella strega in traccia.

 




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License