Libro, Capitolo
1 2, 19| il Contaldi, ne sono da credersi i gravi cimenti, ne' quali
2 2, 24| ritrovò in Caposele. Non può credersi, quale e quanta consolazione
3 2, 25| della sua Diocesi. Non è da credersi in quale bisogno fossero
4 2, 28| fermezza del Re, non è da credersi. Prevedendo, che col Re
5 2, 34| tanto ottenne. Non è da credersi l'applauso, con cui quest'
6 2, 44| suoi Operaj.~ ~Non è da credersi l'applauso, e con quanta
7 2, 45| giorno per l'altro, non è da credersi come, e quanto vedevasi
8 3, 11| un rovescione. Non è da credersi quanto se ne dolse Alfonso.
9 3, 13| nel materiale. Non è da credersi la miseria in cui ritrovò
10 3, 14| Giuseppe Truppi. ~Non è da credersi, e pur è così: egli medesimo
11 3, 17| della buona morte. Non può credersi quanto profittasse Monsignor
12 3, 19| tutto il Regno. Non è da credersi in quali afflizioni ritrovossi
13 3, 60| informato di tutto, non è da credersi in qual'estro diede il buon
14 3, 67| per intiero. Non sono da credersi quali, e quanti fossero
15 3, 75| ottennero (ma è cosa da non credersi), avendo con se chi spalleggiavali
16 4, 7 | finalmente, ed è cosa da non credersi. Quell'istesso, che fa la
17 4, 8 | e disbrigata. Non è da credersi, essendosi prefisso il giorno,
18 4, 17| suo Monistero.~ ~Non è da credersi quale e quanto applauso
19 4, 31| il S. Giobbe: così è da credersi, avergli permesso, che anche
20 4, 32| cadavere sembrano cosa da non credersi, ma in Alfonso erano tali,
21 4, 44| preziose reliquie".~ ~Non è da credersi quale e quanto spaccio abbiano
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