Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Bartolomeo Merelli
Zoraida in Granata

IntraText CT - Lettura del testo

Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

Scena terza. Alj, Guardie e Almuzir

 

ALMUZIR
Alj, che fa Zoraida! E ancor ricusa
i miei voti appagar?

ALJ
De' suoi lamenti
assorda l'acre, e di calmarla invano
Ines tentò l'ispana schiava. Ah! sire
l'acquisto di quel core a te contende
il solo Abenamet, e finché vive
l'abencerago altero...

ALMUZIR
(con ferocia)
No: molto ancora ei non vivrà, lo spero.

ALJ
Ma t'è d'uopo indugiar. Troppo sicuro
lo fa l'amor del volgo, e periglioso
esser potrebbe al tuo novello regno.

ALMUZIR
Ah, che io son giunto a segno
da sprezzar tutto; e la mia fiamma in seno
più ritegno non soffre

ALJ
Pensa...

ALMUZIR
Ebbene
l'unico mezzo io voglio
di scampo offrirgli...
Ah! ch'io lo vegga... Ah, tremi,
se a voti miei non cede:
se della data fede
non discioglie Zoraida, e ad altro suolo
non volge il piè. Vanne, t'affretta.

ALJ
Io volo.
(parte in fretta, ed Almuzir entra nell'Alhambra)

Interno del palazzo detto l'Alhambra. Magnifiche
colonne d'alabastro ne sostengono le volte, e l'oro
risplende da per tutto.




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License