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Bartolomeo Merelli Zoraida in Granata IntraText CT - Lettura del testo |
CORO e ALMANZOR
Fior d'ogni bella,
ch'hai vaga l'anima
più della stella
nunzia del dì,
pietà Zoraida
per quell'invitto,
che ti ferì.
Non ha delitto
fuor che l'amarti;
ma nel mirarti
chi reo non è?
La colpa è in te.
Cangia il cor d'Almuzirre sdegnato,
spezza i ceppi del duce sovrano...
ALJ
(entrando con amara ironia)
Alme sacre a viltà piangete invano.
Si vi tradì la sorte.
Zoraida è al re consorte.
La femmina incostante
l'amante abbandonò.
CORO
Stelle! qual colpo! ahi misero!
ALJ
Dal tempio ove giurò...
ad Almuzir fè stabile
Zoraida già tornò.
(Furia mia, che nel petto profondo
già tant'anni fremendo frenai,
(da sé con gioia feroce)
or contenta esultare potrai;
più rival la mia gloria non ha.
La fortuna volubile alfine.
nel sentier dei trofei l'abbandona,
la corona che aveva sul crine
la mia chioma ad ornar passerà.)
ALMANZOR e CORO
Ma l'eroe che la patria ha salvata,
il guerrier nostro duce?
ALJ
Morrà.
Di quel sangue alla vista bramata
l'alma mia di piacer brillerà.
ALMANZOR e CORO
Sei contenta, fortuna spietata?
Che sperar? Se quel duce cadrà?
ALJ
Tremate, Abenceraghi. Il vostro orgoglio
è quella quercia altera,
che si famosa un giorno
spandea le frondi, e i larghi rami intorno,
ma crollò sul terreno
per un colpo di vento,
e le và sopra ad insultar l'armento.
Partite, e il ciglio basso,
ed il passo smarrito
dica, che il regno vostro oggi è finito.
(parte)
ALMANZOR
E Zoraida... Zoraida a questo segno
tradisce il caro amante?