Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Andrea Leone Tottola
La zingara

IntraText CT - Lettura del testo

  • ATTO PRIMO
    • Scena prima. Domestici di Ranuccio, Ranuccio, Ines, Amelia, Antonio
Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

Scena prima. Domestici di Ranuccio, Ranuccio, Ines, Amelia, Antonio

 

I domestici di Ranuccio si affrettano ad ornare le
mura del castello di fiori e di altri oggetti da festa;
indi Ranuccio ed Ines, infine Amelia, ed Antonio.

CORO

Dell'ospite illustre
l'arrivo si onori.
Più in quei festoni...
(dirigendo il lavoro, e sollecitando
gli altri domestici alla esecuzione)
Più in ordin quei fiori...
Trionfi fastosa
nel centro la rosa;
le cifre a due lati...
Che flemma! Oh, scempiati!
Ben presto il lavoro
si terminar.
E in giorno si lieto
ogni alma giuliva
far deve gli evviva
all'Etra echeggiar!

RANUCCIO
(ad Ines)
Al piacer, che spira intorno,
deh, risponda il tuo contento:
ah! per te più bel momento
forse appresta il nume Amor.

INES
Sarò lieta, se ti piace,
ma di amor non favellarmi:
io serbar vo' quella pace,
che gustai tranquilla ognor.

RANUCCIO
Paga appien ti bramo, o figlia.

INES
(Ma non già col mio tesoro!)

RANUCCIO
Il tuo ben se ti consiglia,
non opporti al genitor.

INES
Ad amar chi mi consiglia
guerra intima a questo cor.

RANUCCIO
Ad ubbidirmi
la figlia apprenda;
a miei voleri
pronta si arrenda,
o attenda il fulmine
del mio furor.

INES
Come all'istante
ti sei cangiato!
Deh, calma l'ira
o padre amato,
Ines non merita
tanto rigor.

ANTONIO
(dalla porta di prospetto con Amelia)
Il duca di Alziras
spedito ha un espresso.

AMELIA
E come ha promesso,
il nostro castello
quest'oggi egli stesso
con nobil corteggio
verrà ad onorar.

RANUCCIO
Che venga, l'attendo
con sommo piacere.
(Mie furie! v'intendo,
nel sen voi fremete?
Si, paghe sarete,
quell'empio cadrà.)

INES
(Quest'alma dolente,
confusa, smarrita,
più gioia non sente,
più pace non ha.)

AMELIA, ANTONIO e CORO
che feste! che spasso!
Che bell'allegria!
Fra i brindisi, e 'l chiasso
brillar si dovrà.

RANUCCIO
Oh, qual giorno felice è a noi serbato o miei
cari! Mi è dato alfine di riabbracciare un
rispettabile amico, che, suo malgrado, hanno
da me per qualche anno allontanato le gravi
cure della carica, che lo chiama continuamente
alla corte.

ANTONIO
Il duca di Alziras profitta della breve assenza del
suo sovrano, per dimostrarti, ch'egli tornando fra
le tue braccia, non ha dimenticati giammai i soavi
lacci di amistà, che a te lo strinsero un tempo.

RANUCCIO
Sia dunque accolto con ogni pompa, e quale
a tanto uomo è dovuta.

ANTONIO
Tutto risponderà alle tue giuste premure.

RANUCCIO
Non posso dubitarne, se tu ne assumesti l'impegno,
mio caro e leale Antonio. Oh, quanto anelo i
momenti per darti prova fino a qual segno
ti ama Ranuccio! Vieni, mi fa d'uopo parlarti.

ANTONIO
Pendo da' cenni tuoi.

RANUCCIO
(Ines rientra in te stessa, e se ti cale l'amor del
padre, disponiti a rispettarne i voleri.)
(esce con Antonio)

INES
E si può comandar sugli affetti? Può darsi legge
ad amore?

AMELIA
Ines? Che avete? Siete questa mattina accigliata
oltre il solito?

INES
E come no, se il padre vuol rendermi infelice...

AMELIA
Proponendovi forse la mano di Antonio?

INES
Ma che ne sai tu di ciò?

AMELIA
Mi ha egli premurato a disporvi a vantaggio di
quel giovane.

INES
Vi perdi il tempo. Ignori tu, che il mio cuore sia
di già prevenuto?

AMELIA
Pensate forse ancora a quell'incognito, che seppe
ammaliarvi nelle montagne dell'Andalusia,
ove, affidata alla mia custodia, vi fece il padre
educare? Maledetta l'imprudenza da me commessa
nel permettervi di passeggiar sola fra le ridenti
colline, che cingevano il vostro ritiro! Guai a
voi, ed a me, se il padre penetrasse il fatale se
greto!

INES
E quando l'avrà penetrato, saprà egli essere il mio
tiranno?

AMELIA
Orsù signorina, giudizio una volta. Non mi fate
tanto la bizzarra, se non volete perdere voi stessa.
Riflettete che degno di voi non può essere
giammai un giovane sconosciuto.

INES
Come sconosciuto, se io lo conosco benissimo?

AMELIA
E chi è egli?

INES
È Fernando.

AMELIA
E poi?

INES
E null'altro. Non basta?

AMELIA
Non basta: conviene esaminare i suoi natali, il suo
stato...

INES
Queste condizioni non sono impresse nel codice
di amore.

AMELIA
Oh! oh! come vi siete sviluppata in un momento!

INES
Amelia! Non renderti tanto importuna.
(via)

AMELIA
Oh, povera me! Costei farà trovarmi in qualche
tristo cimento. Non vi è che dire! Amore è un gran
brutto diavolo, ed ha fatto girare anche a me tante
volte il cervello.
(segue Ines)




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License