SEBASTIANO
E della insidia a te commessa non hai ancora
rintracciato l'autore?
DUCA
Il reo s'invola dalle mie ricerche. Amico, ah! mille
dubbi agitano la mia mente! Io non rammento
di avere offeso alcuno: un solo, che io resi infelice,
avrebbe giustamente potuto vibrarmi il fulmine della
sua vendetta; ma egli finora, generoso, al vincolo del
sangue ha saputo sagrificare le ingiurie da me ricevute.
SEBASTIANO
E chi mai?
DUCA
Fernando, il mio sventurato fratello: mi si fece credere,
ch'egli insidiasse i miei giorni, perché aspirava alla
mia fortuna: io lo bandii dal mio fianco... Ed ora, che,
vinti da rimorsi i suoi calunniatori, mi hanno svelata
la sua innocenza, io non so dove rintracciarlo, per
stringerlo al mio seno.
SEBASTIANO
(Fernando si è a me svelato; il momento è felice.) E tu
non ravvisasti, o duca, quel giovane, che arrestò il
braccio del tuo assassino?
DUCA
Egli mi fuggì dallo sguardo inseguendo quel perfido.
Oh, quanto amerei di conoscerlo! Qual ricompensa
egli non merita dalla mia riconoscenza?
SEBASTIANO
Ebbene attendimi… or ora tu lo vedrai.
DUCA
Che? È egli a te noto?
SEBASTIANO
Attendimi, ti replico, e prepara il tuo core ad una
dolce sorpresa.
(via)
DUCA
Che sarà mai? Ed Alvarez ha potuto scovrire il mio
liberatore? Mi darà egli il piacere di mostrargli la mia
gratitudine? Eccolo! Egli già torna.
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