Parte, Capitolo

 1    1,    12|       avrebbe gettato a terra il castello in pietra di un’arringa
 2    2,    17|       dai lazzaroni di Largo del Castello 2 . La povertà non è un
 3    2,    17|    costruzioni lungo il mare dal Castello al Mercato. E poi abbondavano
 4    2,    17|          santi del Mercato e del Castello si sarebbero subito ritrovati
 5    2,    18|          realtà anche il più bel castello comincia sempre con tre
 6    2,    18|          lui care della riviera: Castello, Orefici, Mercato), gli
 7    3,    26|  gioiosamente nella spianata del castello dal vecchio barone Angelo
 8    3,    26|         è Mons. Falcoia Vesc. di Castello a mare, Uomo che il mondo
 9    3,    27|       Sarnelli invitò i padri al castello, ma Alfonso andò nelle povere
10    3,    27| missionari in una dipendenza del castello. La casa redentorista di
11    3,    27|  oratorio. Non era certo vita di castello, in un padiglione pieno
12    3,    27|           la cappella attigua al castello, in attesa che i padri costruissero
13    3,    27|         napoletano il salone del castello e alcune camere14 . Veramente
14    3,    29|    Cammino della perfezione o il Castello interiore? Infatti proprio
15    3,    31|  Monteverde, Carbonara, Trivico, Castello, Cerignola, Canosa, ed altre
16    3,    32|       nella cappella esterna del castello, sulla piazza, pensando
17    3,    32|     piazza poi, presentandosi al castello, si fece annunziare all’
18    3,    34|    Monsignor Falcoja, Vescovo di Castello a Mare, affine d’impiegarsi
19    3,    35|         seguito:~ ~- Cosa è quel castello?~ ~- E una Casa de’ Missionarj
20    1,    40|      Goti e Suessula, barone del castello di Bagnoli, e Rettor Maggiore
21    1,    42|          qui, che abita sovra il castello di Ducenta, e colle sue