Scena quinta. Filinto e detta
FILINTO
Questo giorno, amata sposa,
quanto è caro all'amor mio!
Il più tenero desio
lo precorse, il sospirò.
ROSINA
Senti qua: se per vedermi
Non affretti un poco il piede,
al desío che lo precede
obbligata io non sarò.
FILINTO
Ma ricordati, mio bene...
ROSINA
(seria)
Ricordarmi che potrò!
FILINTO
Che un tuo cenno! ...
ROSINA
Or mi sovviene.
FILINTO
Dunque il torto?
ROSINA
È mio lo so.
ROSINA e FILINTO
Ah! geloso, e reo sospetto
non mai più ci sorga in petto
il riposo a disturbar.
Pace scendaci nel core,
e ritorni dell'amore
tutt'i voti a ravvivar.
ROSINA
Io t'amo tanto!
FILINTO
Mi sei sì cara!
ROSINA
Sarai fedele?
FILINTO
Fedel sarò.
ROSINA, FILINTO
Fra pochi istanti a pie' dell'ara
La mia promessa confermerò.
Allora Imene
di pura gioja
le sue catene
ci spargerà.
E la costanza
Con dolce modo
sul casto nodo
riposerà.
ROSINA
Così va bene; ora sono contenta… Che guardi?
FILINTO
La tua eleganza; stai messa veramente di gusto!
ROSINA
È merito di Lauretta, e ti ringrazio di avermela
proposta.
FILINTO
(con vivacità)
È una buonissima giovine.
ROSINA
Dì la verità? Fosse qualche tua fiammetta
secreta?
FILINTO
Mi fai ridere.
ROSINA
Non ci è poi tanto da ridere: vi conosco signorino.
Due sono le passioni di voi altri militari,
la gloria e Le donne,
e quando si tratta o di acquistar l'una,
o di guadagnare le altre, vi date sempre da fare.
FILINTO
Brava! con molto spirito...
ROSINA
Però, se mi accorgo di qualche cosa,
la metto subito fuori di casa.
FILINTO
Poveretta! è tanto infelice.
ROSINA
Infelice! E perché?
FILINTO
In confidenza, essa ha il padre in prigione.
ROSINA
Come!
FILINTO
Non t'inquietare: io lo credo innocente: è un povero
copista impiegato presso un notaio, il quale imputato
di falsità è stato arrestato insieme co i suoi
scritturali,
ed egli forse a torto soffre questa disgrazia.
ROSINA
Mi dispiace tanto per quella sventurata giovine.
FILINTO
Madama di SevilIe perciò l'ha congedata.
ROSINA
Crudele! Si vede che ha un core ben cattivo!
FILINTO
Pur troppo è cosi: lo crederesti? Lauretta le ha chiesto
con una sua lettera un soccorso, e finora non ha
ricevuto risposta alcuna.
ROSINA
Oh, Dio! che pena ne sento! ... Oh, lascia ch'io
corra a confortarla... Voglio darle del denaro,
voglio che lo porti a suo padre...
FILINTO
In questo tratto io riconosco la mia buona Rosina.
ROSINA
E quando non si ha pietà de' nostri simili, a ché
servono le ricchezze? ... Orsù dammi permesso...
No no, vieni tu pure ....
Chi sa che non si presenti
Quella beghina di Melita! Non voglio lasciarti
solo con lei.
FILINTO
Mah...
ROSINA
Te lo impongo, e basta così... Avanti.
FILINTO
Questo è un comando che mi piace assai mia cara!
(escono)
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