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Giuseppe Ceccherini
Emilia di Liverpool

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  • ATTO SECONDO
    • Scena settima. Claudio, Federico
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Scena settima. Claudio, Federico

 

Claudio precede con fiaccola accesa Federico,
che resta sugli ultimi scalini.

CLAUDIO
E a che ti arresti?

FEDERICO
Ove mi traggi? E in questo
mesto asilo di morte
perché mi guida il suo furor?

CLAUDIO
Del mio straziato core a pascer la vendetta
questo feral soggiorno, empio! ti aspetta.

FEDERICO
Chi sei? Qual di oltraggiarmi dritto ti arroghi?

CLAUDIO
In quella effigie il guardo
(indicandoli il ritratto)
volgi, o crudel! la vittima in lei mira
del tuo delitto, e se rimorsi intendi
del giusto furor mio l'oggetto apprendi.

FEDERICO
Che! La madre di Emilia! Oh ciel! mi sento le
chiome sollevar!

CLAUDIO
Vedi quel ciglio
molle di pianto? Il sangue tuo mi chiede,
e il verserò.

FEDERICO
(Del fallo mio l'orrore il coraggio mi toglie!)
Ah! per pietade, dimmi chi sei?

CLAUDIO
Comuni a me le offese
rende di Emilia un sacro
vincol di sangue, e a vendicar qui vengo
la madre sua, che il tuo misfatto ha spenta...
In me di un dio la ultrice man paventa!
Nel campo del valore
seppi sfidar la morte:
senno, virtude, onore
i passi miei guidò.
E un vile, un traditore
mai perdonar saprò.

FEDERICO
Di giovanile errore
mi trasportò l'eccesso:
del grave fallo io stesso
soffrir l'idea non so.
Ma dal mio duol oppresso,
estinto or or cadrò.

CLAUDIO
Che giova il pentimento,
se Emilia è già infelice?
Se nel crudel tormento
già langue il genitor?

FEDERICO
Ma il genitor già spento...

CLAUDIO
No, mancatore! In vita
lo serba il cielo ancor.

FEDERICO
Ah! chi la via mi addita
da trarmi a tant'orror?
Saresti mai? Favella...

CLAUDIO
Son Claudio... alma rubella!
Che non da vil qual sei,
ma vengo i torti miei
a vendicar così.
Scegli...
Cava due pistole e le presenta a Federico.

FEDERICO
Che fai? Non fia!

CLAUDIO
Scegli, ti dico, e pria
quel foglio sottoscrivi,
ove del tradimento
espresso è in te l'autore...

FEDERICO
Ah! per pietà... signore!

CLAUDIO
Tu non l'avesti un !
Per te son misero
padre dolente...
Di eterne lagrime
tu sei sorgente...
Pietà non merita
un seduttor!

FEDERICO
Se inesorabile
al pianto mio,
di sangue ti anima
crudel desio,
di morte il fulmine
mi vibra al cor!

FEDERICO e CLAUDIO
Ah! delle smanie,
che provo in seno,
non posso esprimere
l'aspro rigor!

CLAUDIO
Non più indugio, sottoscrivi quel foglio.

FEDERICO
Tutto farò, se il vuoi, ma giammai scenderò al
cimento delle armi col genitor di Emilia.

CLAUDIO
Speri invano di sedurmi, come facesti
coll'infelice mia figlia.

FEDERICO
Spero di persuaderti ad un generoso perdono...

CLAUDIO
Perdono! E lo implori all'aspetto di colei che uccidesti,
e che in questo momento accende vieppiù il mio furore?
Difenditi... o mori...

Nell'impugnare la pistola accorrono dalla scala tutti
gli attori a sviare il colpo.




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