Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Giuseppe Ceccherini
Emilia di Liverpool

IntraText CT - Lettura del testo

  • ATTO PRIMO
    • Scena seconda. Emilia dal ritiro, immersa in profonda tristezza, e detti
Precedente - Successivo

Clicca qui per attivare i link alle concordanze

Scena seconda. Emilia dal ritiro, immersa in profonda tristezza, e detti

 

CANDIDA
Ecco, miratela,
qua volge il pie.

CORO
Oh, come è mesta!
Par fuor di sé!

EMILIA
Quest'aura mattutina,
quest'astro risplendente
sembra, che in dolce calma
riponga i sensi miei...
Sventurata ch'io son! che dissi mai?
Non vi è pace per me... dovunque inoltro,
ovunque io volgo il passo,
la squallid'ombra di mia madre irata
sempre... ahi! sempre rimiro!
Mi persegue il rimorso ov'io mi aggiro!
Madre! deh placati!
Misera me!
Ti spinse a morte
il fatto mio...
Mi rende un Dio
giusta mercé!
Ondeggio, e palpito!
Avvampo, e mi agito!
E resa stupida
mi manca il piè!

CORO
(Oh, come si agita!
Par fuor di se!)

CANDIDA
Emilia, a voi d'intorno
mirate i poverelli:
attendon, meschinelli,
l'usata carità.

EMILIA
Amici miei, prendete...
(scuotendosi, e dando danaro a' poverelli)
Preghiere al ciel volgete...

CORO
Che siate benedetta di tanta carità!

EMILIA
Ah! di contento
ripiena ho l'alma!
Il vostro giubbilo
ripone in calma,
e il cor più lieto
tornar mi fa!

CORO
Ognor la pace
con voi sarà.

CANDIDA
Grazie al cielo! vi veggo alquanto rasserenata.

EMILIA
Ah! cara amica, questi sono lampi di serenità
passaggiera; i miei rimorsi non me la fanno gustare
molto tempo.

CANDIDA
Andate, amici, e siate pronti ad accorrere, se mai nella
sottoposta valle qualche viandante si trovasse in
pericolo.
(i villani partono)
Or che siam sole, è tempo, che voi terminiate
il racconto delle vostre sventure. L'arrivo importuno
delle nostre suore lo ha altra volta interrotto.

EMILIA
A che riaprirmi una ferita,
che versa ognora tiepido sangue?

CANDIDA
Giova anzi talvolta il deposito delle proprie pene
Nel seno di una fedele amica.
Mi diceste, che voi siete figlia di Claudio,
signore di Liverpool, capitano di un vascello.
Che il suo dovere lo chiamò altrove,
mentre voi eravate bambina:
che i vostri beni furono malamente amministrati da un agente,
prescelto da vostro padre medesimo.
Intenta ad educarvi la ottima genitrice,
fu colpita dal ferale annunzio della morte di Claudio,
ucciso in un combattimento da' barbari africani,
che predarono il vascello.

EMILIA
Ah! mi è sempre presente quell'istante fatale!

CANDIDA
Mi diceste, che v'incontraste al passeggio in un
giovane uffiziale, che fece molta impressione sul
vostro spirito. Che costui vi chiese in isposa alla
madre, e n'ebbe un rifiuto, perché essa vi aveva
impegnata ad un ricco signore napolitano, di origine
spagnuolo, che in breve doveva a quest'oggetto
giungere in Inghilterra.

EMILIA
Oh, infausta circostanza, che decise del mio destino!

CANDIDA
Che il colonnello, vostro amante, riuscì a sollecitarvi
ad una fuga...

EMILIA
Ah! il barbaro mi sedusse, e mi trasse in una casa di
campagna, come trofeo della sua perfidia!

CANDIDA
Ma subito il pentimento si fece sentire nel vostro core,
e non potendo esistere lungi dalla genitrice,
meditaste, ed eseguiste il disegno di rientrare la notte
istessa nelle vostre domestiche mura.

EMILIA
Ah! vi regnava il pianto, e la desolazione! la
sventurata mia madre pel dolore della mia perdita,
sorpresa da una terribile convulsione, era spirata.

CANDIDA
Oh Dio!

EMILIA
Come una forsennata, e spinta dalla disperazione, qui
venni a gittarmi a' piedi di mia zia; ella mi accolse,
perché io avessi in questa solitudine pianto i miei
falli: volle anche il cielo di lei privarmi, ed io, sola, e
priva di ogni soccorso, vivo per mia eterna sciagura in
un pelago di amarezze.

CANDIDA
Consolatevi. Avete in me una leale amica. Ma il tempo
si fa burrascoso!

Comincia un temporale, che va sempre crescendo.

EMILIA
Eppure il nascente giorno sembrava così ridente!

CANDIDA
Ritiriamoci. I contadini saranno solleciti ad assistere
i viandanti. Appunto nella valle si vede una carrozza:
oh come cresce il turbine!

VOCI DI DENTRO
Aiuto! aiuto!

EMILIA
infelici! il legno è ribaltato!

CANDIDA
Correte amici... andate a soccorrere quei meschini.

I contadini si affrettano verso la valle.

EMILIA
Sommo Nume! ah! la tua celeste mano accorra a
sottrarli dal periglio!
(entrano nel ritiro)

Infuria il turbine che va quindi a poco, a poco
cessando, e succede la calma.




Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License