CADMO
(Chi mai veggo! Ella
stessa!)
ADA
(Sela t'inoltra; appressati al tuo sposo.)
CADMO
A che vieni?... Vantar mi vuoi che l'arca
è illesa ancor per tua cagion?... M'è noto!...
Che vorresti...
SELA
Quell'ira
in te veder placata!... Che conceda
protrarre a un veglio inerme
insiem co' figli...
CADMO
Figli!...
SELA
Giorni scevri d'affanni.
ADA
(Date stessa ti accusi, e ti condanni!)
CADMO
Mi è palese di Sela un tal desìo!
...
E più palese ancor l'immenso amore
che nutre per l'odiata
famiglia!... Ma se al nuovo
sorgere della luce onniveggente,
di Sennáár non parte,
pena maggior di quella, ch'io volgea
nella mente, si avrà!...
E tu se tragg'il piè ver
quella gente,
perdi te stessa, e 'l figlio tuo...
SELA
Mio figlio!...
CADMO
Ciò basti.
(parte)
SELA
Ada, consiglio!
ADA
(Sorte, m'arridi!)
SELA
Ahi, come
rivelarlo a Noè! ...
ADA
Tu stessa il puoi.
Su te non veglia alcuno.
Va, di' che parta; involi i figli suoi
di Cadmo alla vendetta.
SELA
E se lo sposo
di me chiede?...
ADA
Ti fida.
Deluderlo saprò. Corri. T'affretta.
(Sela parte)
Artoo si cerchi! A Cadmo ei tutto sveli;
ei lo guidi là dove
secura ella ne va contra il divieto!
Ada, spera! Ti arride fausta sorte;
corre la tua rivale in braccio a morte!
Valle come nella scena prima.
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