Cadmo comparisce nel fondo della scena, condotto
da Artoo, cui impone di partire; quindi Ada e detti.
SELA
(dopo qualch'esitanza)
Si…
NOÈ
(a Jafet)
Tu dunque fedele l'attendi.
A te Sela fra l'ombre verrà!
SELA
(volgendosi per partire)
Cadmo!... Oh cielo!... Ove m'ascondo?...
Egli stesso!... Ove celarmi?...
Che dirò?... Che mai rispondo?...
(vedendo Ada che le si avvicina)
Ada!... Ah, sol tu puoi salvarmi!...
Deh, a me vieni... mi difendi...
Tu che Sela non abborri,
deh, pietoso a me tu rendi
il mio sposo; mi soccorri!...
Digli tu che mi perdoni;
ch'io l'adoro, né son rea!...
Se tu pure m'abbandoni,
da chi aìta implorerò!
CADMO
(a Sela)
Perché fuggi?... Non rispondi?...
Tremi, e al suolo hai fiso il ciglio?...
(a Noè)
E tu taci, ti confondi?...
Sciogli il labbro al reo consiglio!...
Vil profeta, che cospira;
che all'onore insidia e al culto! ...
Non ha freno in me più l'ira!...
Non andrà più Cadmo inulto!...
Questo Dio, che indarno ostenti,
a salvarti dal mio sdegno,
scenda allor che fra'
tormenti
mille morti a te darò!
NOÈ
(a Cadmo)
Troppo io dissi!... Tu il rammenti!
No, covrir nol puoi
d'oblio!...
Sacrosanti son gli accenti
che al mio labbro porge Iddio!...
Vil Noè?... Noè cospira?...
Temerario!... E il profferisci?...
Trema, trema, immensa è l'ira
de l'Eterno!... Inorridisci!...
Questo Dio che tu cimenti,
ch'ora oltraggi, ch'or calpesti,
nel furor degli elementi
invocar, allor ti udrò!
ADA
(a Sela)
(Non temer, no: teco io sono,
gli dirò che non sei rea;
l'amor suo, il suo perdono,
per l'amica implorerò!)
JAFET
(a Noè)
(Deh, ti frena, ah padre mio!...
Ei svenar ti può d'un cenno! ...
La tua destra salvi, oh Dio,
chi te sempre rispettò!)
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