Scena seconda. Sela
e detti
SELA
(arriva spossata e si abbandona in braccio alle donne)
Pietade!... Aita!...
CADMO
Donna spergiura, infida!...
Chi da' lacci ti sciolse?... A me ti guida?...
SELA
(riavendosi a poco a poco)
Senza colpa mi scacciasti,
ed io vittima innocente,
più da te m'allontanava,
più per te d'amor ardea! ...
Di Noè chiamava il Dio,
ma quel Dio non rispondea!...
Solo Cadmo, il figlio mio,
Numi, apparvero al pensier! ...
Ahi, da tutti abbandonata,
dell'inganno allor m'avvidi!...
Disperata... forsennata...
Non bramai che te veder!...
Ah, se rea mi credi ancora,
né il tuo cor mi rendi, e 'l figlio,
per tua man deh fa ch'io mora,
e contenta io spirerò!
ADA
(a Cadmo)
Non dar fede a quegli accenti;
ingannarti ognor tentò!
SELA
Alma avvezza a' tradimenti,
giudicar di me non può!
CADMO
(prostrandole il piccolo figlio)
A te il figlio, l'amor mio
renderò se dal tuo labbro
maledir d'Adamo il Dio
Cadmo, ogni uomo ascolterà!
SELA
Renderai tu?...
CADMO
Sì!
ADA
(Lo perdo!)
CADMO
Maledici...
ADA
(Oh avversità!)
SELA
(va per profferire ed è assalita da un tremore)
(Perché un ignoto brivido
fiato e respiro invola!...
Chi sul mio labbro gelido
tronca la rea parola!...)
Ah, sposo, questo detto
non farmi profferir!
TUTTI
Venisti adunque, indegna,
a fingere, a mentir!
SELA
(facendo forza a se stessa)
Ah no... sia... maledetto...
Ohimè!!!
(nel profferire questa parola scoppia un tuono,
che vien seguito da continuate saette, e fulmini,
che si veggono strisciare a traverso
di un forame, ed ella singhiozzando muore)
Man... ca... il... re... spir...!!!
TUTTI
(atterriti e confusi senza saper dove rivolgersi)
Spirò!... L'empireo tuona!...
Mi sento abbrividir!...
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