COSTANTINO
(colpito)
Che veggio!...
CRISPO
(sorgendo)
(Mio padre!)
FAUSTA
(confusa)
(Lo sposo!...)
COSTANTINO
Al suo piè...
(a Crispo che tace)
Da lei che chiedevi?
(a Fausta)
Quai prieghi a te die'?
FAUSTA
(dopo esitanza)
Tuo figlio...
COSTANTINO
Prosegui...
FAUSTA
Aspira... ad oggetto...
per qual... terra e cielo
calpesta!
CRISPO
(fremendo)
Oh perfidia!
COSTANTINO
Chi mai?...
FAUSTA
Inorridisci!...
COSTANTINO
Chi?...
FAUSTA
Faus!...
COSTANTINO
Taci!
FAUSTA
Fausta!
TUTTI
Ahi, colpa tremenda!
Oh, eccesso d'orror!
COSTANTINO
(a Crispo)
Questa, ingrato, è la tua fede;
questo il bacio: il fido amplesso;
m'abbracciavi, e a un tempo istesso
mi rapivi e fama, e onor!
Tanto strazio, oh, avversa sorte,
mi serbava il tuo rigor!
BEROE
Questa adunque è la sua fede;
questo il giuro, il fido accento;
come a tanto tradimento
potea chiudere il suo cor!
Ah, vorrei vorrei la morte
che soffrir sì rio dolor!
CRISPO
(a Fausta)
Godi, ingrata, senza fede;
oltraggiasti ogni virtude!
Ma in me sacro si racchiude,
a rimorso tuo, l'onor!
Nel rigor d'avversa sorte
sol l'infamia è il mio terror!
FAUSTA
(a Crispo)
Questo core, ah, se vedessi,
piangeresti al suo tormento...
t'accusai!... ma fu un momento,
d'incertezza, e di timor!
Vuoi ch'io cangi la tua sorte?
Che in me piombi il suo rigor?
Dì che m'ami, e fin la morte
per te sfido, o dolce amor!
MASSIMIANO
(Come arride al mio pensiero
questo colpo inaspettato!
Deh, seconda, amico fato,
la grand'opra chiusa in cor!)
LICINIA e CORO
(No, non può quella bell'alma
sensi aver sì vili e rei,
deh, mostrate, o sommi dei,
l'innocenza del suo cor!)
COSTANTINO
Discolpa hai tu?
CRISPO
L'ho, e sacra!
COSTANTINO
Quale?...
CRISPO
Sono innocente.
BEROE
Fausta parlò; non mente...
CRISPO
Credermi reo, tu ancor?...
FAUSTA
(a Costantino)
Deh! a lui perdon
concedi!...
CRISPO
Perdono a me?... No 'l voglio!...
COSTANTINO
Audace!... Fin l'orgoglio
alle tue colpe aggiungi?...
Vanne in esilio!...
TUTTI
(Ahi, misero!)
COSTANTINO
Fuggi! Non ho più figlio!...
Ti nieghi il sol la luce!...
La terra le sue piante!...
Mendica, incerta, errante
sia la tua vita!
TUTTI
Ah!
FAUSTA
(a Crispo)
Taci! Ah, più non invocargli
l'ira tutta del creato:
troppo è reso sventurato,
da te merita pietà!
Deh, l'ottenga questo pianto:
placa tanta crudeltà!
CRISPO
(a Fausta)
Tardo, o donna, è il tuo consiglio.
Il destin m'hai già segnato!
Mi rendesti sventurato,
e favelli di pietà?
Verrà tempo che il tuo ciglio
vero pianto verserà.
COSTANTINO
A che darmi, ingiusti Numi,
figlio infido, e sì spietato!...
Sia per sempre cancellato
questo nome d'empietà!
Pianto io verso, ma fugace,
pianto eterno ei verserà.
MASSIMIANO
(Dell'età nel più bel fiore
è bandito ed esecrato!
Come il misero suo stato
in me desta ilarità!
Obliato nell'esilio,
più l'impero non avrà!)
BEROE, LICINIA e CORO
(Dell'età nel più bel fiore
è bandito ed esecrato!
Come il misero suo stato
fa scordar l'iniquità!
M'addolora e sforza il ciglio
ad un pianto di pietà.)
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