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Pio XII
Musicae sacrae disciplina

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Introduzione1

 

1. L'ordinamento della musica sacra Ci è stato sempre sommamente a cuore; Ci è pertanto sembrato opportuno riprenderne un'ordinata trattazione e insieme illustrare con una certa ampiezza molte questioni sorte e discusse in questi ultimi decenni, affinché questa nobile e ragguardevole arte giovi sempre più allo splendore del culto divino e a promuovere più efficacemente una più intensa vita spirituale dei fedeli. Abbiamo voluto allo stesso tempo venire incontro ai voti che molti di voi, venerabili fratelli, nella loro saggezza, hanno espresso e che anche insigni maestri di quest'arte liberale ed esimi cultori di musica sacra hanno formulato in occasione di congressi su tale materia, e infine a quanto hanno consigliato al riguardo l'esperienza della vita pastorale e i progressi della scienza e degli studi su quest'arte. In tal modo nutriamo speranza che le norme saggiamente fissate da san Pio X nel documento da lui a buon diritto chiamato "codice giuridico della musica sacra"2  saranno di nuovo confermate e inculcate, riceveranno nuova luce e saranno corroborate da nuovi argomenti, in modo tale che la nobile arte della musica sacra, adattata alle presenti condizioni e in certo qual modo arricchita, sempre più risponda al suo alto fine.

 




1 PIUS XII, Litt. enc. Musicae sacrae disciplina de musica sacra, [Ad venerabiles Fratres Patriarchas, Primates, Archiepiscopos, Episcopos aliosque locorum Ordinarios, pacem et communionem cum Apostolica Sede habentes], 25 dec. 1955: AAS 48(1956), pp. 5-25.

Origine e sviluppo della musica sacra, specie gregoriana. Motivi che ne debbono regolare ogni manifestazione, affinché sia di aiuto efficace al servizio divino e all'edificazione dei fedeli. Sue caratteristiche, che saranno quelle proprie della liturgia, inculcando l'uso universale del canto gregoriano, non respingendo altre forme, soprattutto polifoniche, purché ornate delle debite qualità, e disciplinando l'uso dell'organo e degli altri strumenti musicali nelle chiese, come pure dei canti in lingua volgare, anche nelle missioni. Raccomandata l'educazione musicale delle masse mediante la formazione di "scholae cantorum" e di pii sodalizi tra i fedeli, e l'istruzione teorico-pratica nei seminari e istituti missionari. Esortazione a promuovere sempre più quest'importante ramo della liturgia.



2 Motu proprio Fra le sollecitudini: Acta Pii X, vol. I, p. 77.






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