Cardenio accompagna Kaidamà,
che corre via fino
alla selva, ed assicuratosi che è partito torna indietro
lentamente, mentre esce Eleonora dalla capanna,
immersa in dolorosi pensieri, appresso a Fernando.
FERNANDO
Fratel! La mira, e a quelle
lagrime di dolor non esser cieco.
Ti parli la pietà.
CARDENIO
Lasciami seco.
(Fernando parte, Eleonora, s'inginocchia)
Perché?
ELEONORA
Perché son rea, perché pentita,
se perdón non ottengo, odio la vita.
Il seduttor crudele
del carnefice in man lasciò coi giorni
tutti i delitti suoi. Mi scossi, e vidi
le mie colpe, e ne piansi. A Cartagena
mossi in traccia di te.
CARDENIO
(facendola sorgere)
Di me!
ELEONORA
Bramai,
perdonata, i miei di chiudere in cupo
ignorato recesso, e là nel pianto
far che morisse a poco a poco il core
fra il dolor tardo ed il risorto amore.
Qua la tempesta mi balzò. Ti vidi,
ebbi orrore di me. Tu parti, io voglio
il tuo perdóno, e qui scontar desio,
ove errasti furente, il fallo mio.
CARDENIO
(Non vacillarmi, o cor!) M'odi: non posso
viver senza di te; con te no'l devo.
Involiamoci entrambi
a sì strano soffrir.
ELEONORA
Come?
CARDENIO
(cava le due pistole)
Di queste
una tu prendi... Per l'estrema volta
abbi un addio col mio perdóno in terra.
Quando la man ti stringo
sparerò, sparerai.
ELEONORA
Tua fra l'ombre sarò, tu mio sarai.
(prende una delle pistole)
A me.
CARDENIO
Coraggio.
ELEONORA
Questo è il voto mio: Cardenio!
CARDENIO
Eleonora!
ELEONORA e CARDENIO
A morte... addio.
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