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Gaetano Donizetti
Il campanello

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Scena quinta. Serafina, Enrico

 

Serafina dal lato opposto ballando la galoppa con Enrico:
questi, giunto in mezzo alla scena, prende un tono serio,
caricato, e sospira.

SERAFINA
Ebben! Siete già stanco?

ENRICO
Orsù, cugina;
bando agli scherzi... Voi mirate adesso
in me l'amante offeso, rispondete:
perché sposarvi senza il mio permesso?

SERAFINA
E voi melo chiedete?
Perché in Enrico ritrovai l'infido, il mostro,
l'incostante, il traditore.

ENRICO
Sei tu la traditrice...

SERAFINA
Addio, signore!
(per partire)

ENRICO
Non fuggir!... T'arresta, ingrata!
Senti almeno una parola,
o il rival che a me t'invola
spento innanzi ti cadrà.
La mia fiamma disprezzata
crebbe al par d'un Mongibello...
(passando dal furore al pianto)
Ma ben presto un freddo avello
tanto incendio estinguerà.

SERAFINA
Non morrete, non morrete!
Vi conosco seduttore.
È dispetto, e non amore
che infierir così vi fa.
Or che d'altri mi sapete
arde in voi cotanto foco!
Obliaste che fui giuoco
della vostra infedeltà?
Altre due, lusinghiero, ne amate
ed intanto...

ENRICO
Menzogna infernale!...

SERAFINA
(con sicurezza)
Ne son certa, ed invan lo negate
altre due.

ENRICO
(con più forza)
No, ti dico... son tre.
Donna infida, leggera, sleale,
lo facea per scordarmi di te.
(con accento piagnucoloso)
Sempre, ah sempre! t'amai come s'ama
di potente indicibile affetto!
Per te sola m'avvampa nel petto
una fiamma cui pari non ha.
Questo cor te domanda, te brama;
senza te questo cor morirà.

SERAFINA
Io v'amava sperando che il core
v'accendesse una fiamma verace;
ma la speme fu un sogno mendace
come nebbia che all'aura sen va.
Ah! vien meno, s'estingue l'amore,
cui la speme alimento non .
Buona sera.

ENRICO
Dispietata.
Odi ancor.

SERAFINA
Son maritata!

ENRICO
Di me dunque?

SERAFINA
Non mi curo.

ENRICO
Non più amor?

SERAFINA
Non più... Lo giuro.

ENRICO
(con esagerato furore)
Se ogni speme io perdo al mondo
corro appresso a quel birbante;
qual vampiro sitibondo
succhierollo ad ogni istante...
E finita omai la festa...
non avrà più testa in testa;
a talun da lui fia dato
per la china il sublimato.
Un stringente chiederanno,
e una purga invece avranno.
E a te pur, fatal cugina,
traditrice Serafina
sale inglese, teriaca
per sciroppo toccherà.

SERAFINA
(ironica)
Ogni sdegno il tempo placa,
anche il vostro placherà!
(per andare)

ENRICO
(Ecco lo sposo!... A noi!)
Tu non mi fuggirai, perfida, ingrata!...
(inginocchiandosi avanti a Serafina e
ritenendola per la veste)




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