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Gaetano Donizetti
Il campanello

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Scena quattordicesima. Don Annibale e Spiridione, poi Serafina

 

DON ANNIBALE
Or venga pure il campanello giù:
gridi, crepi chi vuol, non apro più.
(corre col lume verso la camera di Serafina;
scoppiano le pallette sotto i suoi piedi;
gli cade il lume)
Chi è? Bestia ch'io son!
Dimenticavo le pallette!

SPIRIDIONE
(uscendo e gridando)
Al ladro!
All'assassino! Guardie!
(abbraccia all'oscuro Don Annibale)

DON ANNIBALE
No, son io!

ROSA
avanzando col lume)
Chi fu? Quai grida?

SERAFINA
(di dentro)
Mamma,
aprite: io sono alzata.
(uscendo dalla stanza)
Ebben? Che avvenne?

DON ANNIBALE
Nulla, nulla... un equivoco; ritorni
ognuno a letto. Io pur...

SPIRIDIONE
Adesso... adesso...
(il campanello suona; Spiridione va ad aprire)




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