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Gaetano Donizetti Il campanello IntraText CT - Lettura del testo |
DON
ANNIBALE
Bella cosa, amici cari,
bella cosa è cangiar stato;
quando l'uomo s'è ammogliato
uom divien di qualità.
Chi trovato ha una ragazza,
bella e buona come questa,
più non teme per la testa,
sempre allegro se ne sta.
Già parmi d'essere
padre beato
già veggo i bamboli
sedermi a lato.
L'un vorrà pillole,
l'altro pagnotte;
ciascun chiamandomi
il dì e la notte:
" Papà io voglio pillole! "
"Papà ed io pagnotte! "
In essi il tenero
padre felice
come fenice
rinascerà.
E tutta Napoli
pien di pistacchi
in breve spazio
si troverà.
DON ANNIBALE
Amici se ballar volete ancora
l'orchestra è pronta a secondarvi.
SPIRIDIONE
Andiamo.
Evviva il principal!... Vivan gli sposi!...
CONVITATI
Al ballo, al ballo... Evviva don Annibale,
evviva Serafina!...
(correndo nella sala con Spiridione)
DON ANNIBALE
Per Bacco!...
(osservando sulla tavola)
Addio dispensa!... Addio cantina!...
Un campo sbaragliato
questa mensa mi par!