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Salvatore Cammarano
Pia de' Tolomei

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  • PARTE SECONDA
    • QUADRO PRIMO
      • Scena seconda. Pia e Ghino
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Scena seconda. Pia e Ghino

 

PIA
Chi veggio!...

GHINO
L'uom, che salvarti e vuole, e può.

PIA
Tu!... Come?

GHINO
All'amor mio t'arrendi, e pronta fuga...

PIA
Taci,
lingua d'averno... Chi son io scordasti?

GHINO
E chi sei tu?

PIA
La sposa
di Nello.

GHINO
Infida sposa.

PIA
Io!

GHINO
Non tradisti
il tuo dover, l'onore?...
In quella orribil notte un seduttore
non accogliesti?...

PIA
Ciel!... che dici!... Accolsi
Rodrigo, il fratel mio...

GHINO
Donna... fia vero!...

PIA
Crudele inganno!... Ah! dunque
spergiura anch'ei, Nello, m’estima?... E quanto
credei furor di parte,
era gelosa rabbia!... Il fosco nembo,
che intorno a me ruggìa, sparisce!

GHINO
(abbassa la fronte, e rimane alquanto silenzioso)
Odimi, o Pia.
Per sempre dai viventi
di Nello un cenno ti separa, e Nello
sveller giurò dalla sua fronte i rai
anzi che più vederti. Ubaldo è schiavo
del mio voler: tu sei
già nella tomba; dalla tomba Ghino
sol può sottrarti, ed egli
t'offre il suo core... o morte.

PIA
Iniquo!

GHINO
Scegli.

PIA
Morte, o colpa? Tu ben sai
la mia scelta.

GHINO
Forsennata!...
Scegli?...

PIA
Morte.

GHINO
Ah! tu morrai
dalle genti abbominata...
e l'infamia un negro velo
sul tuo nome stenderà.

PIA
Benedetta e pura in cielo
il Signor m'accoglierà.
Dei miei giorni tronco il corso
fia tra poco... Ah! pensa, o Ghino,
quale in cor ne avrai rimorso!

GHINO
(Ahi! tormento!...)

PIA
Errar vicino
uno spettro ti vedrai...
il mio spettro!...

GHINO
Taci... (Ahimè!)

Ghino è raccapricciato: Pia cangia il tono severo in
quello della più commovente preghiera giungendo le
palme, e cadendo genuflessa innanzi lui.

PIA
Deh! ti cangia...

GHINO
Ciel!... che fai?...
Tu prostrata innanzi a me!

PIA
Ti muova il gemito dell'innocente...
La prece ascolta d'un cor morente.
Sorga del fallo in te l'orrore,
rendimi, ah! rendimi vita ed onore...
E la tua colpa fia cancellata,
ed io col cielo perdonerò.

GHINO
(Mi scende all'anima il suo lamento
a ragionarvi di pentimento
potrei lasciarla fra le ritorte
in braccio a lunga, terribil morte,
e senza colpa disonorata?...
No, tanto perfido il cor non ho.)

PIA
Ah, nel tuo seno atroce
non giunge la mia voce!...
Addio...
(avviandosi alla sua prigione)

GHINO
T'arresta...

PIA
Oh, giubilo!...
Ghino cerca di nascondere il volto.
Veggo negli occhi tuoi...
La mal frenata lagrima
invan celar mi vuoi.

GHINO
Donna...

PIA
Perché t'arresti?...
Finisci...

GHINO
Ah! sì, vincesti...
Corro a squarciar le tenebre
d'ingannofatale...
Corro di Nello a spegnere
l'ira crudel, mortale...
Quindi a me stesso in core
un ferro immergerò.

PIA
Che dici!... Qual furore!...

GHINO
Omai decisi.

PIA
Ah! no.

GHINO
Può la mia fiamma estinguersi
col viver mio soltanto...
Meglio è morir, che vivere
in disperato pianto...
Ah! sul mio freddo cenere
spargi talvolta un fiore...
A chi negasti amore
concedi almen pietà.

PIA
Sgombranere immagini...
A Dio solleva il core,
e forza avrai per vincere
un condannato amore.
Scosso dal reo delirio,
alla virtù rinato,
raggio del ciel placato
il viver tuo
sarà.

Ghino parte: Pia torna alla sua prigione.




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