Scena quinta. Nello
con seguaci e detti
NELLO
Piero...
PIERO
Io non traveggo!
Nello!
NELLO
Sconfitte dal nemico brando
fur di Siena le squadre, e trascinate
pel campo, entro la polve,
di Manfredi le insegne... Al mio castello
movemmo, e l’orme nostre
seguia dappresso un folto stuol
repente
di Guelfi... L'uragano, e la sorgente
notte ad essi ne tolse... I giorni miei
deggio alla fuga!... Oh rabbia!
PIERO
Gli ardenti spirti acqueta
ed al voler t'inchina
di lui, che a torto non punisce.
NELLO
O vecchio,
una parola onde ferirmi hai detta!
PIERO
Di tua crudel vendetta
il grido risuonò: viva sepolta
fu la tua sposa. Io di quel core, o figlio,
i più riposti affetti
conosco appieno. A me sovente aperse
gl'interni suoi segreti
quell'anima dolente. A me t'affida.
Rea di nefando eccesso
non è la tua consorte.
NELLO
Solo un istante dubitar vorrei
dell'onta mia; darei
per quell'istante mille vite. Ahi! Cruda
certezza ho della colpa!...
Pietà sì viva di colei tu senti?
E pietade non hai de' miei
tormenti?
(gettandosi nelle braccia di Piero con
abbandono di dolore)
Lei perduta, in core ascondo
una serpe... un dardo acuto...
Per me tomba è fatto il mondo;
parmi il ciel aver perduto.
Ah! la perfida consorte
io detesto... ed amo ancor!...
D'ogni strazio, d'ogni morte la
mia vita è assai peggior!
Si ode uno strepito d'armi quindi un grido lamentevole.
Fragor di spade!...
PIERO
Un gemito!...
NELLO
Si corra...
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